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Recensione: Qui giace un santo di C.L. Matthews

Serie: Qui giace Vol. 2

Titolo: Qui giace un santo

Serie: Qui giace Vol. 2

Autore: C.L. Matthews

Genere: Dark romance RH , bully romance

Editore: Virgibooks

Data di pubblicazione: 16 novembre 2023

Età di lettura consigliata: +18

La serie Qui giace è composta da:

  • Qui vive un cadavere Vol. 1
  • Qui giace un santo Vol. 2
  • Qui ama un sociopatico Vol. 3 —-> Recensione
  • Here Prays A Sinner (Here Lies #4) (inedito in Italia)
  • Here Saves a Killer (Here Lies #5) (inedito in Italia)

 

Essere ricchi è fantastico, finché non diventi il santo di Arcadia.

Un gentleman.
Un seduttore.
Una stella.
 le verità che nascondo, verrei etichettato come un peccatore.

Dico bugie, compio i peggiori misfatti, specialmente quando tornano a vantaggio di lei.

Lei è l’oscurità ma anche la luce.
Lui è la mia rovina ma anche la mia redenzione.
Due opposti, ma in qualche modo tutto ciò per cui ho sempre lottato.

Non riesco a pensare ad altro che a guadagnarmi lei e salvare lui.

Santo o peccatore, conquisterò lei.
Nella vita o nella morte, proteggerò lui.
Nella verità o nella menzogna, salverò entrambi.

Arcadia non è pronta per la guerra.

Mi definiscono un santo, ma se conoscessero le menzogne, le falsità e

È un bene che io sia un combattente.
Nessuno ha mai detto che mi sarei inchinato a un re indegno.

“Qui giace un santo” è il secondo volume della serie RH Dark NA Academia Romance “Qui giace” di C.L. Matthews. Vanno letti secondo 

 

 

Il secondo volume della serie “Qui giace” introduce finalmente i punti di vista dei ragazzi, grazie ai quali iniziamo ad aggiungere sfaccettature psicologiche ed emotive in ognuno di loro. In particolare, ci addentriamo nella storia di Lux e del nuovo arrivato Jordan, ma rimane il complesso gruppo che vede ora Colton alle prese con ben sette maschi. 

La trama inizia a svelare i meccanismi che governano la sorta di setta: i nostri protagonisti diciassettenni sono solo l’anello più giovane della gerarchia delle famiglie fondatrici di Arcadia. Anche se al termine della lettura avremo il dubbio di aver capito ancora ben poco, percepiamo molto vivido il senso di pericolo e di minaccia che tutto il mistero comporta. Iniziamo anche a capire un paio di finalità che questi ragazzi devono perseguire. C’è sicuramente una gara-gioco per prevalere (non si sa con quale scopo, né si conoscono le regole e sulla base di cosa si vince), e uno dei rischi tangibili è la morte (l’abbiamo già visto con il fratello di Colt), ma sono da temere anche l’esclusione e la Damnatio memoriae (la cancellazione della memoria storica) della propria stirpe.

I ragazzi sono sottoposti a pressioni sociali tremende, tenuti a rispettare i ruoli, le tradizioni, il potere di chi appartiene agli anelli superiori. Sanno, in genere per l’esperienza di un passato di violenze, che non rispettare tali regole può essere fatale.

Sono tenuti a fare cose che non vorrebbero e a mantenere segreti, per mancanza di fiducia verso gli avversari, per tutelare il mandante o semplicemente per vergogna. In qualche modo, però, tutti asseriscono (nonostante ciò che abbiamo potuto pensare dei loro modi nel precedente libro) di avere come unico fine quello di proteggere Colt. Non che ci riescano spesso. 

Abbiamo anche capito che il fratello di Colton, Cass, non è stato una vittima innocente, ma faceva parte della stessa organizzazione, in quanto erede della sua linea di sangue.

 

Nemmeno noi lo siamo, vorrei aggiungere. È la verità. Condividiamo una ragazza. Tutti noi ne vogliamo una sola, e lei ci vuole tutti. Prima o poi dovremo decidere se varranno la pena i litigi, il testosterone e le pene d’amore per lei perché, siamo onesti, amare una ragazza che ha solo tre buchi disponibili e un cuore non è esattamente una ricetta per la felicità.

 

La trama passionale viene alimentata da diversi tira e molla. Colton aveva l’intenzione di usare il sesso per scoprire di più, ma in realtà pare trascinata dagli eventi e dalla sua attrazione incontenibile per loro. Più volte lei stessa si chiede se sia normale essere attratti in modo così feroce e implacabile da tutti i ragazzi che vede (tant’è che ormai sono sette). Effettivamente ho maturato perfino il dubbio che questo atteggiamento possa nascondere un pezzo del puzzle nel mistero da ricostruire (forse un trauma, ricordi rimossi, una stregoneria di qualche tipo…). 

In ogni caso, questo porterà a scene border line, sporche, umilianti, depravate, plurime, con violazione della privacy ma generalmente consenzienti. Il sesso assume delle sfumature di dominio con perversioni kink e MM, anche di gruppo, e verrà praticato ovunque e nei momenti anche più assurdi, imprevisti e poco logici, facendoli risultare quindi un po’ forzati.

Se Colton sperava di usare il sesso per scavare più a fondo sul mistero, ha fatto male i suoi conti: non dimostra grande acume strategico, anzi tende a focalizzarsi su aspetti secondari, abbandonandosi a reazioni di pancia, col risultato di mettere tutti in pericolo.

 

“Pensi che si ricorderà mai di noi come eravamo?” chiede Ten, con la voce che si incrina. “Sai, prima che le venisse incasinata la mente, intendo.”

 

Inizia a tratteggiarsi anche un’ulteriore trama secondaria, con la nascita di una storia romantica tra alcuni dei ragazzi. Questo aggiunge ulteriore complessità al possibile poliamore incentrato su Colton e somma problemi relazionali, gelosie, intrecci emotivi sia nel gruppo dei ragazzi omo-bi, sia in lei, che non si sente più un’ape regina. Seppur causa di conflitti, questa nuova forma di legame dà speranza per costruire l’imbastitura di un rapporto di fiducia nel gruppo e un senso protettivo e di fratellanza inatteso che potrebbe portare a una svolta negli equilibri di potere.

Nel complesso, anche questo secondo volume mi ha lasciata perplessa in alcuni punti. Molte sono le contraddizioni e gli sbalzi d’umore, i personaggi mostrano comportamenti altalenanti e poco coerenti (prudenza-ribellione, tragedia-festa…) rendendo gli sviluppi in alcuni punti, specie sul finale, poco credibili.

È vero che la vicenda è molto complessa, che si basa su una moltitudine di segreti ancora da svelare. Ci sta, quindi, che alcuni sviluppi non siano chiarissimi; ma talune reazioni dei ragazzi sembrano del tutto incoerenti rispetto alla caratterizzazione, alle strategie messe in campo, all’esperienza che dovrebbero aver maturato, e finiscono per risultare illogiche e sembrare una forzatura volta ad aumentare la drammaticità per animare la trama.

 

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