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Recensione: “Reaper’s Spawn” di Noah Maddix – SERIE: Tribal Dogs MC #1

 

TITOLO: Reaper’s Spawn

SERIE: Tribal Dogs MC #1

AUTORE: Noah Maddix

GENERE: Mafia Romance

EDITORE: Self publishing

DATA DI PUBBLICAZIONE: 4 Gennaio 2021

Un biker senza un Club. Una principessa della mafia senza una famiglia. Un intreccio di vendetta che potrebbe ucciderli.

Proprio quando pensavo di aver finalmente trovato l’uomo responsabile del massacro del club dei Tribal Dogs, tutto è andato a rotoli.

Tutto per colpa di una donna.

Lucky sembra che porti dei guai, per il mio piano di vendetta e per il mio cuore.

La donna è combattiva e determinata a vendicarsi di quello che le è stato fatto.

E non posso biasimarla.

Non più di quanto possa incolparmi per averla voluta.

Lei è un pericolo per me e per il mio piano, ma non posso voltarle le spalle.

Soprattutto quando la sua vita è in pericolo.

Amare Lucky potrebbe farmi uccidere.

Così come il mio bisogno di vendetta.

Ma non rinuncerò a nessuna delle due.

 

Amo tutto il mondo che circola intorno ai club di motociclistici e ho scelto questo libro proprio perché si presentava come un’avventura di viaggi in moto e adrenalina, ma, quello che ho trovato è stato un romanzo su mafiosi e vendette.

La nostra storia inizia in modo brutale, con Lucky Davinno che si trova in uno dei posti più malfamati della città per nascondersi dagli assassini che hanno ucciso i suoi zii e il cuginetto per una vendetta di sangue.

Lucky era uscita di nascosto con degli amici e così si è salvata la vita senza saperlo. Ma tornare a casa e trovare tutta la famiglia assassinata è uno shock: ha perso tutte le persone care che aveva. I suoi genitori sono morti quando era piccolissima in un incidente d’auto e gli zii l’avevano cresciuta per entrare nel giro della famiglia mafiosa a cui suo zio apparteneva, riciclando i soldi della famiglia Ricci, la più importante del paese.

Parte, quindi, per la vendetta e, durante il viaggio, incontra due motociclisti che stanno cercando di raggiungere un club sicuro dopo che il loro, il Tribal Dogs Motor Club, è stato sterminato dai mafiosi russi poiché non avevano accettato di lavorare per loro come sicurezza nei trasporti di schiave del sesso e bambini.

Tex e Siege sono gli unici rimasti del loro club, dei maledetti mafiosi hanno assassinato tutta la loro famiglia, compresi donne e bambini.

Si rivolgono ai club vicini per del supporto e incontreranno alla Pista, il posto più malfamato della città e perfetto per nascondersi quando si è in fuga, una ragazza molto bella, Lucky appunto. I tre scopriranno ben presto di avere nemici comuni e decideranno di unirsi per cercare vendetta.

Tra Tex e Lucky però l’attrazione è forte e i due nonostante cerchino di stare a distanza e non affezionarsi non potranno ostacolare i loro sentimenti.

Che dirvi se non che questa storia ha un ritmo molto veloce ma, purtroppo, la scarsa revisione si nota, difatti alcune frasi sembrano scritte di getto senza poi essere state rilette e sistemate. Alcuni errori ortografici e il voler far sembrare supereroi i protagonisti azzerano il realismo che io adoro.

Lucky è una super tosta ma l’autrice l’ha resa così dura che si fa fatica a pensare a lei come una persona reale. Si è addestrata così duramente per tutta la vita per entrare a far parte della famiglia mafiosa che è diventata crudele con i più deboli e il fatto che si sappia difendere non è un deterrente per l’immunità ai sensi di colpa, ma, considerando che trova giusto agire per vendetta oserei dire che non ne prova affatto.

Tex, d’altro canto, del motociclista ha ben poco; ok è un gran frigo, ma questo non è sufficiente a renderlo tosto infatti nel libro sembra quasi sia lui la fanciulla da difendere e non Lucky.

I malavitosi russi poi, sono dei veri scemi, vengono descritti come degli ebeti che possono essere raggirati facilmente anche da un ragazzino senza immaginazione, davvero poco realistico.

I personaggi non ci vengono descritti fisicamente e questo mi ha reso difficile immaginarli; quello a cui punta la Maddix è il descrivere un film malavitoso a parole ma il voler aggiungere troppe informazioni, alle volte, rovina l’effetto “Wow” che in questo libro, nonostante l’azione sia il fulcro della storia, si perde e non lascia nulla di sé.

Tex e Lucky si alternano i capitoli raccontando le loro storie e i loro sentimenti, non che Lucky ne abbia molti, e ci fa capire ciò che è successo prima e che li ha portati a dove sono.

La mancanza di un editing per me è una pecca enorme che non rende giustizia a una storia che forse poteva essere qualcosa di molto interessante.

 

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