Recensione: Reckless Player: Senza coscienza di R.C. Stephens

Paris

Ho da sempre un debole per il mio migliore amico. Ma lui è un giocatore di hockey con una certa fama tra le puck bunnies, le fastidiosissime conigliette del fun club, mentre io sono solo una mamma single, una nerd che cerca di portare a termine una laurea in biochimica.

Se la scienza mi ha insegnato qualcosa è che i fatti non mentono. E la realtà è che io e Ryse veniamo da due mondi completamente diversi. Lui è destinato al professionismo e io probabilmente verrò lasciata indietro… di nuovo.

Ryse

Quando la mia favolosa migliore amica si trasferisce alla porta accanto, le cose tra noi si fanno incandescenti. Ora la vedo sotto una luce completamente diversa. È sexy da morire e il fatto che sia una mamma single, proprio come lo è stata la mia, non costituisce più un deterrente abbastanza forte da impedirmi di cedere al suo fascino. Adorare suo figlio è solo l’ennesima aggravante nell’equazione.

Innamorarmi di lei è una complicazione che non avevo previsto, ma far finta di amarla è la partita più facile che io abbia mai giocato. Spero solo di non perderla per sempre a gioco concluso.

Oggi vi parlo del quarto volume di questa serie sport romance edita da Triskell e scritta da R.C.Stephens.

Paris e Ryse sono migliori amici ma sono anche due persone dalla vita molto diversa. Lei è una madre single, studentessa universitaria che cerca di assicurare al figlio la migliore educazione possibile, lui è una star sportiva del campus con una fila di ragazze pronte a cadere ai suoi piedi. 

Finché non si troverà costretto a dover ripulire la propria immagine con l’avvicinarsi di un eventuale ingaggio per la lega professionistica… e indovinate con chi fingerà di essere fidanzato per raggiungere l’obiettivo? Perché lei dovrebbe accettare? Beh, perché la scuola privata a cui vuole iscrivere suo figlio ha una mentalità un po’ retrò e preferisce le famiglie “tradizionali”.

Se poi ci mettete che i due sono segretamente attratti l’uno dall’altra ma hanno troppa paura di parlare apertamente mettendo a rischio la loro amicizia, riuscite a immaginare cosa potrebbe succedere se la vicinanza li obbligherà a diversi contatti, abbracci più frequenti e sguardi rubati?

Non aiuterà il loro passato fatto di abbandoni genitoriali che hanno portato a una scarsa fiducia nel prossimo, quindi non sarà proprio una passeggiata trovare un punto di incontro e iniziare a fidarsi del partner. Ci riusciranno o lasceranno che la diffidenza prevalga?

Mi è piaciuto ritrovare i protagonisti dei volumi precedenti e il doppio pov (punto di vista) in prima persona resta la mia tecnica di narrazione preferita perché permette al lettore di avere una visione completa dei dubbi e dei motivi dietro ogni azione dei personaggi.

Non sono impazzita per alcuni passaggi un po’ ripetitivi, ma se cercate uno sport romance piacevole dai toni leggeri, una trama non troppo complicata e uno stile di scrittura scorrevole, questo romanzo fa al caso vostro.