Recensione: “Rei. Il Male della Mafia – Mafia Dark M.J.B. Saga #1” di Faby Daddy
Titolo: Rei. Il Male della Mafia
Autrice: Faby Daddy
Serie: Mafia Dark M.J.B. Saga #1
Genere: Mafia Romance
Self Publishing
Pagine: 800
Data di pubblicazione: 1 luglio 2021
Rei Seul ha trent’anni è il terzogenito della famiglia mafiosa turca, è cresciuto senza nessuna guida familiare e alcun valore morale. Per lui tutto è permesso, non ha il senso del rimorso, è indifferente: tutti lo vedono come lo scarto della criminalità organizzata e viene soprannominato il male della mafia. Nella vita ha molti obiettivi: sposare Tresy Nicosia per ottenere la sua eredità russa, crescere come mafioso e ricevere da suo padre Anthony la gestione delle miniere turche. Tresy ha ventiquattro anni, è la nipote di Damien e Luce Nicosia, lavora e vive per conto suo lontana dalla mafia. Purtroppo, il suo destino è stato segnato da un errore del passato: una notte, ingenuamente, è entrata dentro la camera da letto di Rei Seul e da quel momento è stata segnata la sua esistenza in modo prepotente e crudele. Per Rei lei è sua, le appartiene da quella notte. Per Tresy lui è il diavolo.
REI IL MALE DELLA MAFIA 2 PT:
I ricordi riaffiorano uccidendo i suoi sentimenti e la sua anima. Odia sé stesso perché tutti lo odiano. Lui non doveva nascere né innamorarsi. Tutto quello che gli è successo è colpa sua. È così che Rei inizierà la sua autodistruzione per raggiungere la morte.
Sola e abbandonata. Dormire per evitare di soffrire. Cercare sollievo nel sonno più profondo per non affrontare la realtà. È così che Tresy inizierà il viaggio nel tunnel dell’autodistruzione.
REI IL MALE DELLA MAFIA PT 3:
Grazie all’aiuto di Drago, Rei si riprende mentalmente e fisicamente. Per la prima volta in vita sua vive all’interno di una vera famiglia. Nel frattempo, Tresy riprende in mano la sua vita e decide di aprire delle associazioni di beneficenza contro la violenza sulle donne e sui bambini. Tale progetto però, ha bisogno di molti soldi. Chiede aiuto alla sua famiglia che rifiuta di investire denaro su un progetto che non darebbe frutto negli affari mafiosi. Nicolas le consiglia di richiedere indietro l’eredità di Gulliver rimasta in mano a Rei. Dopo mille dubbi Tresy decide di contattare il suo ex marito per chiedergli quello che, per diritto mafioso, le spetta. Mentre tutto sembra andare per il verso giusto, un nemico pericoloso cammina silenziosamente all’interno della famiglia Drago, rischiando di far nascere una guerra sanguinosa, senza via d’uscita.
***Attenzione, contiene argomenti e temi delicati, adatto solo a un pubblico adulto e consapevole***
M: Care Fenici, Dany e io siamo tornate a parlarvi di questa incredibile nuova serie che, dopo varie anticipazioni, finalmente Faby Daddy ha chiamato “Mafia dark M.J.B.” di cui fa parte il volume unico di Rei il male della mafia. La terza parte, di cui andremo a raccontarvi, è una sorta di anticipazione del prossimo capitolo, Il Boss dei diamanti, quindi diremo addio una volta per tutte ai Nicosia per dare spazio ai Drago. Dany sei pronta a cominciare?
D: Altroché, e inizio subito dicendo che tra tutti i libri scritti da Faby questo è quello che mi ha entusiasmato meno: lento, noioso ma soprattutto… che personaggi triti e ritriti! Avrei sparato a Tresy un centinaio di volte, è vero che di solito gli uomini sono meglio caratterizzati ma sta tipa batte tutte le amebe del mondo! Inoltre, non mi sta a genio che la precedente serie, quella sui Nicosia per intenderci, sia finita nel pieno del suo svolgimento senza un reale finale per dare spazio a una nuova vicenda che comunque si incastra benissimo con l’altra.
M: Era inevitabile, ormai l’attenzione era tutta incentrata sulla mafia tedesca. Nello splendido fan club di Faby si è parlato spesso dei nuovi personaggi, quindi me lo aspettavo. Ora si chiude un po’ il cerchio e veniamo catapultati in mezzo a questa famiglia completamente diversa dalle altre, dove la mafia e la vita familiare sono ben distinte. Ma parliamo della terza parte di Rei. Come hai trovato la narrazione? Francamente l’inizio è stato lento, addirittura pensavo di aver sbagliato romanzo, mi sembrava impossibile che la nostra bravissima autrice avesse scritto una cosa così.
D: Diciamo che la parte iniziale è stata davvero noiosa e dispersiva, per poi velocizzare un po’ troppo verso la fine, sottolineo troppo poiché alcuni passaggi si perdono e la logica va a farsi benedire sfociando nel fantasy, soprattutto in una certa scena in cui vengono scaraventate di sotto delle persone senza capire come e in che modo. Invece ho apprezzato la nuova realtà di Rei, però bollare la sua famosa vendetta in poche pagine è stato un vero tiro mancino! In quanto a Tresy no, mi rifiuto di commentare questa assurda, distruttiva, pseudo storia d’amore tra un ragazzo abusato e una donna senza arte né parte.
M: Ammetto che le logiche non esistono, non che siano granché mai esistite in questa serie, ma non toccarmi i due piccioncini! La relazione d’amore di Rei e Tresy, di cui aspettavo il finale con trepidazione, non ha deluso le mie aspettative. Ho amato il rapporto che si è instaurato con la famiglia Drago, ma in modo particolare tra padre e figlio. Forse posso trovare qualche pecca sul carattere del protagonista, a tratti ridicolo e piagnone, ma lancio una freccia a favore dell’autrice perché ogni azione è corredata da una spiegazione scientifica per la qualsivoglia patologia (la sindrome dell’abbandono) di cui è affetto Rei e che giustifica questo cambio di personalità.
D: Verissimo, ma seriamente, un bravo psichiatra no?! Da una parte manuale di psicologia e dall’altra libro mafioso. Sono invece rimasta piacevolmente impressionata da quel colpo di scena magistrale riguardo i fratelli Drago. Questo e solo questo, per me, salva tutta la narrazione “lapalissiana”, ma tranquille, non spoilero nulla! Certo che ribattezzare il loro modo di fare mafia in “Mafia Dark” mi ha fatto storcere il naso.
Seriamente Faby? Sembra più un nome da film pornografico piuttosto che qualcosa che dovrebbe instillare il terrore. Fortuna che lo stile cambia completamente da metà in poi. Cara Faby, hai deciso di farmi venire un infarto precoce? Sono rimasta talmente sbalordita da certe rivelazioni, accidenti alla tua vena sadica! Ovviamente lo dico con tutto l’affetto possibile.
M: Assolutamente, tutto cambia verso la fine quando scende in campo l’Ira dei Drago.
Si aprono nuovi scenari e interazioni fra i vari componenti della famiglia, che rendono il racconto molto avvincente. Con un colpo di scena spettacolare, l’attenzione del lettore viene catapultata in un turbinio di sensazioni ed emozioni tipiche dello stile di cui riconosco la firma inconfondibile dell’autrice e che mi spiazza sempre.
Come fa non lo so, ma ne inventa sempre una nuova e non ce n’é per nessuno.
Gli intrecci amorosi, i segreti, i retroscena pazzeschi nascosti dietro personaggi disparati fanno sì che ogni volta finisco un libro e mi ritrovo a smaniarne per un altro in uscita.
D: Di norma ti darei ragione, ma non questa volta, credo che per me la smania di leggere il seguito si sia interrotta drasticamente, la nuova mafia non mi ha preso particolarmente. Mi aveva parecchio intrigato Angelica, ma in seguito alle nuove rivelazioni mi è scaduta non poco. Resto interessata alle sorti di Jason ed Esmeralda, ma il resto non suscita in me quel bisogno accecante di continuare la lettura.
M: Mi spiace la pensi così, ma per conto mio sono coinvolta al massimo e ora con i nuovi meccanismi in gioco ancora di più. Sono più che interessata alla relazione tra Michael ed Esmeralda, la donna generata per soddisfarlo (genialata). Tutta l’aura di mistero che si nasconde intorno alla sua figura mi ha intrigato parecchio. Jason è il personaggio più interessante per la spiccata personalità, decisamente emblematica. Non vedo l’ora esca il prossimo!
D: Per concludere, plaudo all’autrice la bravura nel rimescolare le carte con il suo solito charme. Come diamine ci riesca è una bella domanda, però, parlando solo per me, il massimo della sua forza lo ha raggiunto con Shion, questo libro non regge il confronto, ma resta da leggere, soprattutto se vi piacciono i mafiosi tedeschi!
M: Nel finale la carne sul fuoco è talmente tanta che ho dovuto rileggere alcune parti per trovare il filo conduttore e alla fine sono rimasta basita per le rivelazioni appena accennate ma precursori di verità sconvolgenti. Come sempre rimango in trepidante attesa del seguito e consiglio la lettura agli amanti del genere.
Maria Antonietta
Dany