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Recensione:” Rei ,il male della mafia parte 1″ di Faby Daddy

 TITOLO:Rei il male della mafia parte 1

SERIE:#9 Mafia romance saga

AUTORE:Faby Daddy

GENERE:Mafia romance

EDITORE:Self

Rei Seul ha trent’anni è il terzogenito della famiglia mafiosa turca, è cresciuto senza nessuna guida familiare e alcun valore morale. Per lui tutto è permesso, non ha il senso del rimorso, è indifferente: tutti lo vedono come lo scarto della criminalità organizzata e viene soprannominato il male della mafia. Nella vita ha molti obiettivi: sposare Tresy Nicosia per ottenere la sua eredità russa, crescere come mafioso e ricevere da suo padre Anthony la gestione delle miniere turche.
Tresy ha ventiquattro anni, è la nipote di Damien e Luce Nicosia, lavora e vive per conto suo lontana dalla mafia. Purtroppo, il suo destino è stato segnato da un errore del passato: una notte, ingenuamente, è entrata dentro la camera da letto di Rei Seul e da quel momento è stata segnata la sua esistenza in modo prepotente e crudele.
Per Rei lei è sua, le appartiene da quella notte.
Per Tresy lui è il diavolo.

Affezionate fenici e amanti dei mafia romance, ho letto per voi la prima parte di Rei il male della mafia, della strabiliante Faby Daddy che ormai seguo accanitamente data la sua bravura e le emozioni che riesce a suscitarmi.

Come già anticipato dalla stessa autrice, il panorama mafioso cambia location e si trasferisce in Turchia, dove finalmente si aprono le porte del castello dei Seul.

Le dinamiche di potere si concentrano nella contesa tra la mafia turca e quella tedesca, capeggiata dal boss Michael Drago.

Il repertorio è davvero succulento ed esplosivo: io immagino che questi personaggi fisicamente siano proprio come Faby ce li mostra nei suoi trailer appassionati.

Dopo sei anni da quella fatidica notte che ha segnato il futuro di Tresy, è giunta l’ora per Rei di andare a riprendere il suo bottino succulento e farne man bassa.

La ragazza ha ventiquattro anni ed è la figlia di Adrian e Chantal, nonché la nipote dei mitici Damien e Luce Nicosia. La sua vita si svolge serenamente in Russia dove è cresciuta da donna libera e indipendente, a differenza delle altre femmine della famiglia, esercitando la professione di medico.

Fin da ragazzina ha sempre avuto una forte attrazione per Rei Seul ma, dopo la notte in cui il ragazzo si è preso la sua verginità a soli diciotto anni, lei vive costantemente con quel ricordo nebuloso e angosciante, al punto di farsi seguire da una psicologa.

Come sottolinea sempre l’autrice, qui non stiamo a pettinare le bambole e il tema trattato è forte e adatto a un pubblico adulto e consapevole. Se fino a ora avevamo assistito a un trattamento molto discriminatorio nei confronti delle donne appartenenti alla mafia, non avevamo fatto i conti con la malavita turca. La povera Tresy dovrà farne le spese amaramente, perché l’ossessione di Rei per la bella dottoressa è un sentimento malato e dal giorno in cui ha preso la sua innocenza, ha deciso che la giovane sarebbe stata sua, un oggetto da possedere e usare a suo piacimento.

Lo stile dell’autrice non si discosta dagli altri libri della serie, la passione e l’amore viaggiano a braccetto con la violenza e il possesso. Rei ha trent’anni ed è considerato da tutti il male della mafia, lui è il terzo erede in linea di successione come capo clan dopo i suoi fratelli maggiori Azus, che è il boss principale della mafia turca e Santos Seul, sposato con Jador, la cugina di Tresy.

Lui non ha alcun potere in Turchia ma, se sposasse Tresy, questo aumenterebbe enormemente perché otterrebbe una parte dell’eredità russa della ragazza. Con questi presupposti Rei, che è stato considerato da sempre lo scarto della criminalità ed è cresciuto senza punti di riferimento, cerca di farsi un posto al sole, sgomitando e tramando con astuzia. Il suo acerrimo nemico, Michael Drago ha in serbo però una contro offensiva di tutto riguardo. Il panorama malavitoso tedesco è un altro luogo affascinante e impenetrabile che ho sbirciato appena e che già mi ha ammaliata. Farete la conoscenza della teutonica famiglia mafiosa e finalmente il quadro diventa più completo. Come al solito il finale al cardiopalma ci lascia in sospeso sulle sorti dei nostri beniamini e ho il sentore che la famiglia Nicosia sarà ancora presente nel prossimo futuro. Il POV alternato è un tratto saliente della saga perché aiuta moltissimo a comprendere gli stati d’animo dei protagonisti.

Rei è un uomo disturbato psicologicamente e alterna i suoi stati d’animo risultando anche ironico e affascinante, si percepisce che ha subito qualcosa di molto doloroso durante l’infanzia, non posso condividere certamente i suoi atteggiamenti sono indispensabili per entrare nel personaggio creato dall’autrice.

La lotta per il potere è appena cominciata e non ci resta che aspettare la seconda parte di questo capitolo appassionato e sanguinoso.

A presto care lettrici e buona lettura.

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