Recensione: Revenge di Silvia Carbone

Ilja

Hanno cercato di portarmi via tutto. Hanno provato ad annientare la mia Bratva.
Volevano spazzare via anche me, ma non hanno considerato la mia forza.
Sono rimasto immobile mentre cercavano di distruggermi, come pietra impossibile da scalfire. Da allora ho sofferto e atteso il momento giusto per fargliela pagare, e adesso finalmente sono pronto.
Avrò la mia vendetta.
E lei, Yuliya Sorokova, sarà solo un danno collaterale di questa guerra, qualcosa da cancellare, un torto da punire. Un’ossessione da cui fuggire.
Anche se lei è diversa, resiliente. Anche se è qualcosa a cui non ero preparato.
Ma si può davvero scappare e ignorare il proprio destino quando è scritto su una pietra e fra le crepe c’è un fiore che sboccia?

Yuliya

C’è stato un momento in cui ho pensato che avrei potuto ricominciare a vivere. La mia libertà era a portata di mano, pronta per essere colta.
In troppi avevano deciso della mia vita, costringendomi a esserne spettatrice, ma finalmente ero pronta a sbocciare.
Forse sarei morta, ma sarebbe stato un prezzo che avrei pagato volentieri in cambio della possibilità di scegliere per me stessa. Ma poi è arrivato lui.
Ilja Kamenev ha cancellato i miei piani in nome della sua vendetta, facendomi diventare un debito da riscattare nelle sue mani. Una pedina nel suo gioco al massacro.
Quello che non sa è che non avrà mai la mia resa. Avrò la mia libertà, e lui sarà solo un brutto ricordo.
Ma ho ignorato che non si può combattere contro il proprio destino, soprattutto se ha le fattezze di un amore oscuro.
Non ti dà scampo, non l’ho scelto, ma lo ha fatto lui.
E anche se sei un fiore che nasce sotto la durezza della pietra che prova a soffocarlo, non riuscirai a contrastarlo.

ROMANZO AUTOCONCLUSIVO

Ilja è nato con la consapevolezza che un giorno avrebbe guidato la Bratva Kamenev, l’intera sua esistenza non è altro che una lunga e dura prova volta a prepararlo a ricoprire questo ruolo. Ciò che non avrebbe mai potuto prevedere, però, è la modalità con cui avverrà la sua ascesa: il massacro dei genitori e il quasi annientamento della sua Bratva per opera di Juris Sorokov, il capo delle guardie della fratellanza.

Per un Vor non c’è nulla di più sacro della vendetta.

Quando finalmente rintraccia il traditore, scopre che è morto e la figlia diventerà suo malgrado il mezzo tramite il quale Ilja riscatterà l’affronto subito. Yuliya Sorokova è un danno collaterale in una guerra non sua, ma nella quale si trova coinvolta.

Yuliya e Ilja non sono estranei. La ragazza è cresciuta nell’ambiente pericoloso e corrotto del Clan Kamenev e, sebbene i due non abbiano mai familiarizzato, lei è sempre stata attratta da quell’affascinante e pericoloso ragazzo molto più grande.

Lo stesso uomo che ha ucciso suo padre e che ora le sta strappando di mano quella libertà tanto agognata. Colui che ha il potere di azzerare i suoi pensieri e renderla viva, di distruggerla per poi ricomporla.

I doveri di un Vor prevarranno sull’inevitabilità del destino?

“Lei rimescolava le carte del nostro rapporto nello stesso modo in cui, in modo lento e inesorabile, io scalfivo le sue emozioni. Arrivava a toccare ventricoli e atri che pulsavano il sangue nel mio cuore, scalfendo quell’acciaio con cui pensavo, invece, di averlo avvolto. Io penetravo il suo con la stessa ferocia, facendola vibrare sotto le mie mani e impossessandomi della sua oscurità.”

Ho adorato la forza di questa giovane donna che si è trovata intrappolata, suo malgrado, in una situazione più grande di lei. Un carattere deciso, ma con una vena di sofferenza. Yuliya è danneggiata dalla sua estenuante battaglia per sopravvivere che la porta allo stremo delle forze e che non può fare altro che conquistarvi.

Amore e odio sono solo due dei sentimenti che troviamo in questo romanzo. 

Rimarrete affascinate dal susseguirsi di emozioni contrastanti che animano Ilja: la sorpresa di realizzare che quella ragazzina, che con lui non dovrebbe avere nulla da spartire, gli fa totalmente perdere il controllo. La sente sua sebbene lei rappresenti una distrazione che lui non può proprio permettersi. La consapevolezza che Yuliya sia la sua donna ideale, oltre che il suo debito più pericoloso. 

“La sua forza di volontà a non farsi intrappolare dalla vita nonostante si sentisse distrutta, i suoi sorrisi, il suo corpo, le sue lacrime, tutto quello era destinato a travolgermi. E avevo tutte le intenzioni di farlo accadere perché un solo pensiero mi balenò nella testa quando le appoggiai le labbra sulla gola: tutte quelle sfaccettature di lei erano mie. Il suo dolore mi apparteneva. E lo volevo.”

I POV alternati dei due protagonisti consentono di capire meglio i personaggi, mentre la scrittura fluida e ben ritmata rendono una lettura davvero piacevole.

Consigliato.