Recensione: Rising silver mist di Olivia Wildenstein

L’ho ucciso con le mie bugie per poterlo salvare con il mio amore.

C’erano tre cose di cui ero certa.
Non avrei mai ucciso.
Non avrei mai stretto un altro patto.
Non avrei mai respinto l’uomo che amavo per sposare quello che odiavo.

Ma alla fine ho ucciso, ho stretto un altro patto e mi sono sposata.

Un finale che vi farà cuocere a fuoco lento, dove l’amore e il tradimento coesistono insieme ai Fae e ai Cacciatori.

Care Fenici,

a mio parere questa terza parte alza abbastanza il livello dell’intera serie. Dico questo non solo perché essendo il libro conclusivo molte dinamiche e dubbi trovano finalmente un epilogo, ma soprattutto inquanto ho trovato in Rising silver mist protagonisti più d’impatto e più decisivi.

Partendo dal precedente epilogo, avevamo lasciato Catori sempre in un mare di guai, non del tutto sicura di chi potersi realmente fidare e ancora decisa a non schierarsi completamente né dalla parte dei fae, né da quella dei cacciatori. L’amore con Ace era ancora problematico, pieno di situazioni scomode da sistemare e di verità da esplorare. Secondo voi, qualcosa poteva andare liscio?

Tutti insieme possiamo rispondere con un SICURO e GRANDISSIMO “NO!”.

Per una serie di sfortunati eventi, Catori si ritrova promessa in sposa a Cruz, suo primo interesse amoroso. Ed ecco quindi che, letteralmente, il lettore viene teletrasportato a Neverra, il regno dei fae.

Il cambio di ambientazione ha dato alla narrazione un tocco di novità, un pizzico di esotico e di curiosità nello scoprire questo regno, in precedenza solo accennato, che l’autrice presenta bene.

Ecco quindi che il tutto si fa più frenetico, misteri da svelare, un governo da rovesciare e un amore da riconquistare. Tanti fili narrativi che si intrecciano a quelli già preesistenti, ma con una nuova prospettiva che ho apprezzato molto. In questa terza parte c’è più azione, più dinamicità e finalmente protagonisti non in balia degli eventi, ma più consapevoli e pronti a lottare per ottenere ciò che vogliono.

Tutto ciò è stato una vera e propria spinta prorompente che mi ha permesso di apprezzare la storia in maniera diversa, stimolando maggiormente il mio interesse e la mia curiosità.

Nel finale alcuni punti restano in sospeso, quindi, credo che l’autrice abbia in mente per noi una sorta di spin-off su alcuni personaggi secondari, che probabilmente ci permetterà di vedere un po’ anche come si evolverà la vita di Catori dopo le nuove scoperte e le decisioni prese alla fine.

Concludendo, consiglierei la serie a un pubblico molto giovane, capace di saper cogliere il meglio da storie che puntano fortemente sull’impulso emotivo e poco sulla personalizzazione accurata. La serie resta una lettura leggera, ottima come buon passatempo.