Recensione: Rival game di Irene Catocci
Serie: Wild players series - New generation vol. 3
Serie: Wild players series – New generation vol. 3 Autrice: Irene Catocci Genere: sport romance Editore: self publishing Data di pubblicazione: 30 aprile 2024 La serie Wild players series – New generation è composta da: “Nemici. Amanti. Siamo un vero casino.” SCOTT Giocare a basket è la mia priorità, sogno di diventare una stella dell’NBA da quando ho tirato il primo canestro e non lascerò più che qualcuno si metta tra me e la gloria. Mi sono reso ridicolo davanti agli occhi dell’intero campus e ho giurato vendetta contro la infame che ha osato ostacolarmi. ALYA Ho chiaro in mente cosa voglio: Rival Game è un romanzo: Fenici questo romanzo è bello tosto che si può definire un enimies to love. Stavolta però non siamo su un campo da football ma su quello di basket, sì sembrava strano anche a me ma vi posso assicurare che non vi mancherà perché stavolta parleremo di Scott, il figlio di Pilar e Roho! Aspettavo con ansia la sua storia perché già dal romanzo precedente si intuiva qualcosa e devo dire che, come tutti gli altri libri della Catocci, non mi ha deluso. Scott è il playmaker della USC, amante dei tatuaggi e della musica hip pop, r&b e gangster rap. É una testa calda soprattutto negli ultimi anni dopo aver saputo che Roho non è il suo padre biologico e ha dentro di sé un mondo di sentimenti contrastanti. Solo negli allenamenti e in campo è una persona tranquilla e pacata che calma e dispensa consigli ai compagni di squadra. Come ogni giocatore che si rispetti ha stuoli di ragazze che gli cadono ai piedi, gli basta uno schiocco di dita per divertirsi, ma da diverso tempo prova una sorta di odio verso Alya. Alya è una ragazza rotta, ha sofferto e continua a soffrire molto, così tanto, che ha eretto un muro attorno a sé, non ha amici ma solo conoscenti e in più combatte ogni giorno contro un demone che rischia di spezzarla se solo cedesse. Nasconde queste sue debolezze dietro il sorriso, cerca di non abbattersi anche quando il mondo le crolla addosso e la battuta non le manca mai. Ma soprattutto ha imparato a non fidarsi e a non farsi calpestare da nessuno. Si sente libera e in pace con se stessa solo in due occasioni, quando disegna e quando pattina. Tra i due protagonisti non scorre buon sangue perché Scott è convinto che Alya sia coinvolta in una punizione che lui ha subito e che gli è costata la panchina per tre partite, cosa che per un giocatore come lui equivale ad avere una mano mozzata. Purtroppo, essendo entrambi amici di Hope, capita molto spesso che si incontrino e le battute acide e cariche d’odio vengono giù che è una meraviglia. A un certo punto le cose cambiano perché Scott ha un asso nella manica che, se usato, potrebbe buttare all’aria tutto il futuro per cui Alya ha lottato e lotta duramente. Lei si ritrova così sotto ricatto e farà cose assurde solo per compiacere il playmaker idiota. Sì Fenici, nella prima parte del romanzo vorreste usare la testa di Scott per fare canestro ma per fortuna successivamente ritrova il senno. In più tra i due l’attrazione è palpabile, vorrebbero sempre essere avvinghiati l’uno all’altro e il fatto di non poterlo fare, visto l’odio reciproco, li porta a essere ancora più repressi. Secondo voi che succederà? Esatto ragazzi, finiranno per cedere e nonostante il sesso migliore di sempre, per un po’ continueranno a farsi la guerra fin quando, soprattutto Scott, non capirà di essersi innamorato di Alya, ma lei è un osso duro che non vuole cedere e in più, visto il suo passato, non crede nell’amore. Il playmaker avrà il suo bel da fare per riuscire a far sciogliere la donna di ghiaccio che ha scelto e non sarà facile nemmeno riuscire ad abbattere il muro e a capire cosa ha dentro l’anima la sua Pumpkin. Meno male che gli occhi di quest’ultima parlano al posto suo e che Scott sia un abile lettore. Fenici stavolta penso che amerete tutte e due i personaggi. A parte un iniziale odio verso Scott che si comporta da bimbominkia poi non potrete fare altro che adorarlo, cambia molto perché capisce ciò che lo turba e fa i conti con se stesso, maturando tantissimo. Penso che, se non avesse fatto questo cambiamento interiore, non sarebbe mai riuscito a mettersi insieme ad Alya. Quest’ultima, anche se per gran parte della sua vita ha dovuto tirare fuori gli attributi, è come una delicata farfalla o un tenero cucciolo ingabbiato e arrabbiato con la vita perché pensa che porti solo disillusione e dolore, ma che in realtà vuole essere coccolata e rassicurata perché è sempre stata lei a badare agli altri. Li adorerete ne sono sicura e poi i due capitoli finali sono una cosa di cui la Catocci ci delizia e di cui io personalmente non potrei mai farne a meno, ormai mi ha creato una dipendenza. Non vedo l’ora che pubblichi il prossimo!
Alya Hayes me la pagherà cara. Per un colpo di fortuna, so anche come.
1) laurearmi con il massimo dei voti
2) restare fuori dai guai
3) essere un buon capitano per la squadra di roller derby.
4) restare lontano da Scott Henning: il suo sguardo mar dei Caraibi mi indispettisce, le sue parole mi umiliano e le sue mani bruciano la mia carne come un’ustione.
In più, quando siamo insieme è difficile restare coi vestiti addosso.
Sono tutti buoni propositi, ma c’è un problema. Per un ignobile gioco del destino, Scott mi ha in pugno e sono costretta ad accettare un accordo vergognoso da cui non posso fuggire.
Non alzerò bandiera bianca senza lottare. Se è la guerra quella che vuole, che si prepari al massacro.
– autoconclusivo
– sport romance
– enemies to love
– college romancevalutazione
voto