Recensione: Rose (La Saga dei Chase #7) di Lauren Royal
Inghilterra, 1677
L’ultima di tre sorelle a sposarsi, Rose Ashford è decisa ad aggiudicarsi un marito ricco e titolato—forse un marchese o perfino un duca. Dopo aver sofferto una terribile delusione in passato, ha deciso che il sistema per conquistare un uomo è nascondere la sua intelligenza e i suoi interessi accademici e mettere invece in mostra i suoi attributi più femminili. Con la madre ‘combina-matrimoni’ al seguito e la strategia ben fissa in testa, Rose parte per la Corte di Charles II per trovare l’amore…
E finisce proprio per trovare Christopher ‘Kit’ Martyn, l’unico uomo che potrebbe rovinare i suoi piani. Kit è un cittadino comune, attraente e di successo, che aspira al posto di Architetto Reale—ed è l’unico uomo con cui Rose teme di poter sinceramente parlare di tutto. Kit conosce la vera Rose e la vorrebbe in moglie, ma lei pensa a lui solo come a un amico di famiglia. Riuscirà Kit a convincerla che un titolo non è così importante, in confronto alla passione che sa che sono destinati a condividere?
La Saga dei Chase:
- Amethyst;
- Emerald;
- Novella: Cent’anni e un giorno ;
- Amber;
- Violet;
- Lily;
- Rose;
- Un Natale segreto.
Buongiorno fenici, benvenute alla corte di re Charles, con l’ultimo capitolo della saga dei Chase, quella dedicata a Rose, l’ultima delle tre sorelle Ashcroft.
Se amate i romanzi lunghi che fanno sospirare per giungere al lieto fine, dove la seduzione è di casa, allora dovreste proprio leggerlo.
E’ ambientato in Inghilterra, nel 1677, nonostante i personaggi siani inventati rispecchiano la società dell’epoca e, vi sono vari riferimenti a fatti storici realmente accaduti, descritti alla fine del libro per chi vuol saperne di più.
La storia d’amore di Rose è quella più snervante e confusa. Rimasta l’ultima delle tre sorelle da sposare, nonostante non sia la più piccola, a ventun anni sente di dover affrettarsi a trovare marito, perché si considera già troppo vecchia e soffre nel vedere le sorelle e le amiche già sistemate.
La sua scelta però è mirata alla conquista di un duca quindi, nonostante provi una forte attrazione per l’architetto Christopher Martyn ( Kit), si ostina a cedere alle lusinghe di qualsiasi uomo altolocato le faccia la corte.
La splendida mamma, impicciona e sensale di matrimoni, non perde occasione per cercare di avvicinare i due giovani, affinché Rose capisca che Kit è la sua anima gemella; con la scusa di presentarla alla società altolocata, alla quale tanto ambisce, la conduce alla corte del Re, dove lei ben sa’ di trovare Kit, che si trova a palazzo in funzione del suo lavoro di architetto.
Tra i due personaggi ho preferito sicuramente Kit, un uomo tutto di un pezzo, ambizioso, intelligente e altruista, nonché di una bellezza sconvolgente. Un uomo comune però, e questo è il filo conduttore di tutto il romanzo, con i tira e molla di Rose che non si rassegna a dover sposare un uomo senza titolo e al fatto che nessun altro potrà fargli provare le stesse emozioni che prova con lui. I baci si sprecano e in alcuni momenti la protagonista mi ha fatto sorridere, risultando molto infantile: la metà del libro infatti la passa a baciare ogni pretendente che proverà ad avvicinarla e ciò la porta ad essere ridicolizzata e considerata un po’ libertina.
Vari personaggi proveranno ad arrivare al suo cuore, tutti con un titolo naturalmente e così la nostra autrice, durante il tempo che Rose passerà a corte, ci fa una bella descrizione della vita di Corte, con lustrini, gioielli, finti nei, maschere meravigliose e gran balli.
Quindi spazio alla fantasia e immergetevi in questa nuova e ultima avventura.