Recensione: “Rosso Sangue – Serie Gold And Iron #1” di Lily Carpenetti & K. Elise
Dopo aver perso sul campo il suo partner lavorativo, Edward Davis guarda la vita con occhio cinico e la affronta a muso duro, passando le sue giornate tra lavoro e incontri occasionali con ragazzi più giovani, che non lo mettano in condizione di impegnarsi.
Nel bel mezzo di un caso complicato, viene piantato dall’ennesimo collega, che viene sostituito dal figlio di un politico, appena approdato alla sezione omicidi. Dopo l’iniziale diffidenza, il detective dovrà ammettere che David Briggs è molto di più del raccomandato che credeva e che i meriti sul campo non sono l’unica attrattiva dell’uomo.
Lo svolgimento delle indagini prosegue a pari passo con la crescente attrazione tra i due, fra incomprensioni e momenti di estrema vicinanza.
Come l’acciaio e l’oro del distintivo che portano, i due si scopriranno opposti e complementari.
Ma il detective Davis capirà la forza di questa nuova unione quando sarà sul punto di perdere Dave e si getterà al salvataggio del collega.
La circostanza estrema riuscirà a scuotere le sue convinzioni e predisporlo più positivamente verso
un’eventuale frequentazione. Non una vera e propria relazione, ma qualcosa che gli si avvicini molto.
“Maggie continuava a fissarlo e l’espressione era tornata minacciosa. Poi si rilassò, accarezzandogli una mano. «Lotta per quello a cui tieni, allora,» cercò di spronarlo, con una nota di tristezza, che gli strinse il cuore. «Hai ragione quando dici che la vita è imprevedibile e, spesso, più breve di quel che ci aspettiamo, ma è proprio per questo che non dobbiamo sprecare le occasioni che ci vengono offerte. Edward Davis sarà anche lo stronzo più cinico e rompicazzi che io abbia mai conosciuto, ma è uno che non si dà per vinto.» Si abbracciarono e quella piccola donna forte si sciolse in lacrime fra le sue braccia. Avrebbe voluto avere la stessa fiducia in se stesso che nutriva lei. Non era certo di nulla, a parte il fatto che gli capitava di pensare a Briggs più di quanto avrebbe voluto e che parlare di lui era stata un’esperienza appagante.”
Edward Davis ha un’indagine molto difficile fra le mani; un serial killer che non sembra fare nessun errore e che lascia dietro di se cadaveri smembrati con inaudita violenza. Oltre a ciò si deve destreggiare fra i vari partner che il dipartimento gli mette alle costole e che lui, con il suo “adorabile” caratterino, puntualmente fa fuggire. Ma del resto, lui, un nuovo partner non lo desidera: dopo la morte del suo collega che ha lasciato moglie e figlio, Edward non desidera più affezionarsi ad un compagno e preferirebbe continuare l’indagine da solo, ma il suo capo, stufo di questa situazione, gli sta ponendo un ultimatum, fare in modo di andare d’accordo con David Briggs oppure andare per qualche tempo a dirigere il traffico o, peggio ancora, lavorare ad una scrivania. Ed è perciò con grande risentimento che accoglie il detective Briggs, che per la prima volta è riuscito ad avere un lavoro sul campo dopo aver lavorato in ufficio per anni. David è l’esatto opposto di Edward, è un giovane ancora pieno di fiducia nella giustizia, dal carattere solare e che riesce ad essere subito simpatico alla gente. Nel suo passato un solo grande amore, Kenneth, che ora è rimasto il suo migliore amico; la loro è stata una storia davvero dolce e molto triste e David non si è ancora del tutto rassegnato alla sua fine. L’animosità del nuovo collega non gli giunge del tutto inaspettata, il nome di suo padre lo ha messo spesso in situazioni in cui ha dovuto dimostrare che non è stata una raccomandazione paterna quella che gli ha permesso di avanzare nella carriera, e sa bene che dovrà dimostrare sul campo il suo valore. Non è il migliore degli inizi, eppure in breve tempo Edward scoprirà che David è un uomo disposto a lavorare sodo e che insegue con determinazione ogni indizio, capace inoltre di sorprendenti intuizioni e dotato di un fascino a cui neppure lui sembra resistere.
Sono due personaggi dotati di grande fascino quelli che le due autrici mettono in campo, due uomini forti e dal carattere deciso che hanno un animo ferito e tanta paura di soffrire. Edward non ha mai desiderato una relazione stabile, è abituato a notti di sesso e passione senza domani e raramente si ricorda il nome del partner della notte precedente. Il suo nuovo collega, lo affascina e nonostante le sue riserve si accorge ben presto di lavorare bene con lui, anche se lo trova maniacale nel suo ordine e nei suoi innumerevoli appunti, e complice una serata e qualche libagione in più i due hanno una nottata di sesso strepitoso. Ma niente può essere semplice nel loro rapporto Edward ha troppa paura di amare qualcuno, perché pensa che prima o poi lo perderà, e fuggire lo mette al riparo dal dolore. David è più disposto a dare una possibilità al loro rapporto, ma non lo aspetterà per sempre, il rifiuto di Kenneth che ha amato così tanto ancora lo fa soffrire e nonostante sia disposto a dargli del tempo, è anche deciso a non privarsi della compagnia di altri uomini che sembrano davvero provare qualcosa per lui. Ora tocca ad Edward decidere se vale la pena correre qualche rischio.
Ho amato molto questo romanzo, perché non solo racconta l’inizio di una storia d’amore, ma ha anche una trama davvero intricata e ben strutturata. L’indagine per scoprire il serial killer è scritta benissimo ed indizio dopo indizio anche il lettore attento scoprirà chi fra i tanti personaggi che vi sono coinvolti sia il vero assassino. I comprimari sono ben caratterizzati e non vi nascondo che non disdegnerei affatto un bel ménage, perché il personaggio di Kenneth è bellissimo e merita certamente di essere felice. La scrittura delle autrici è bella e scorrevole e il libro si legge davvero con grande piacere, si arriva alla fine in un attimo, desiderose di sapere come continuerà la loro storia, e quale pericolosa indagine ci aspetterà nel prossimo capitolo di questa serie che è veramente partita in maniera strepitosa.
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