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Recensione: Royal Pain di Melissa Pratelli

Serie: Royal Series #6

Titolo: Royal Pain

Serie: Royal Series #6

Autrice: Melissa Pratelli

Genere: contemporary romance

Editore: self

Data di pubblicazione: 6 febbraio 2025

Età di lettura consigliata: +16
  • La serie Royal Series è composta da:
  • Royal Deal di Alessia D’ambrosio vol.1—-> Recensione
  • Royal Tale di Paola Garbarino vol.2—-> Recensione
  • Royal Collision di Martina Pirone vol.3—-> Recensione
  • Royal Promise di Deborah . P. Cumberbatch e Elvereth Ahn vol.4—->Recensione
  • Royal Trick di di Maria Luisa Gingilli vol.5 —-> Recensione
  • Royal Pain  di Melissa Pratelli vol.6

Una famiglia. Una corona. 7 autrici. 6 romanzi

La principessa invisibile. È questo ciò che sono, per il regno e per la mia famiglia.
Essere l’ultimogenita, per di più femmina, della Famiglia Reale mi rendeva già un pezzo trascurabile nella grande scacchiera di Fiann, ma è la mia inadeguatezza a ricoprire il ruolo che mi viene richiesto dal mio cognome a rendere la mia vita ancor più difficile. Per questo vivo quasi isolata. Per questo non lascio mai le mura del palazzo. Per questo cerco sollievo procurandomi dolore.
Maelle Lilian McLochlann quasi non esiste.
Il mio unico conforto sono le piante della mia amata serra e Fergus, il Primo Maggiordomo di palazzo. Lui è come un padre per me, la sola famiglia che ho sempre avuto accanto.
Purtroppo per me, una parte della sua vera famiglia è approdata a Willow Palace e sembra aver intenzione di rovinare la mia già disastrata esistenza.
Lennox Byrne è una vera sciagura e io non vedo l’ora che se ne vada.

Non ho bisogno di aiuto, tantomeno di essere cacciato di casa e spedito in un regno di cui non so nulla per frequentare un’accademia militare. Il mio nome è Lennox Byrne e la mia vita è perfetta così, anche se mia madre ritiene che stia perdendo il controllo.
È lei che mi fa perdere il controllo. Sono le sue pretese, è il modo in cui mi guarda, così carico di delusione da farmi venire voglia di distruggere ogni cosa. E ora mi ritrovo incastrato in questo posto assurdo, in mezzo a un mucchio di ricconi che mi trattano come se fossi spazzatura, solo perché sono diverso da loro.
E poi c’è lei. La principessa rompipalle, con i lunghi capelli rossi e lo sguardo perso, invisibile al mondo, ma fin troppo visibile a me.
Non la voglio intorno, soprattutto ora che ho trovato degli amici e un posto in cui trascorrere il mio tempo per sopportare quest’agonia.
Eppure, sembra che Maelle McLochlann abbia deciso di voler essere a tutti i costi la mia spina nel fianco.

ATTENZIONE: Nel presente romanzo sono contenute scene di autolesionismo che potrebbero urtare la sensibilità di alcuni lettori. Si consiglia pertanto la lettura a un pubblico maturo e consapevole.

Oggi vi parlo del sesto e ultimo volume della Royal Series, che ho seguito e apprezzato fin dall’inizio, e che chiude il cerchio con i due protagonisti che più aspettavo: Maelle Lilian McLochlann, la principessa invisibile, ultimogenita della Famiglia Reale, e Lennox Byrne, giovane ragazzo un po’ allo sbaraglio che ha un disperato bisogno di rimettere ordine nella propria vita e con la grande fortuna di essere il nipote di Fergus, Primo Maggiordomo della Famiglia Reale.

Entrambi si sentono fuori luogo, entrambi cercano un posto a cui appartenere, un modo per non sentirsi soli e sbagliati, entrambi trovano la via peggiore per scaricare frustrazione e dolore.

All’inizio lo scontro è immediato e le loro posizioni sociali sembrano inconciliabili, poi i battibecchi si attenuano e da un contrasto apparentemente irreparabile nasce la consapevolezza di non essere soli. Intanto, sullo sfondo, i misteri vengono risolti e la caccia all’assassino del re arriva alla conclusione.

Conoscevo l’autrice e si è confermata padrona di uno stile scorrevole e coinvolgente che tiene incollato il lettore per le oltre cinquecento pagine della storia, e ha chiuso alla perfezione la Royal Series. Mi è piaciuta tantissimo la caratterizzazione dei protagonisti e il modo in cui hanno interagito con i caratteri secondari, i dialoghi e il mio amato doppio POV (punto di vista) in prima persona, che permettono al lettore di entrare in sintonia con emozioni e pensieri dei personaggi.

Un complimento va a tutte le autrici che hanno partecipato a questo progetto per essere riuscite a tirar su una storia complessa, intrigante e dalle mille sfaccettature; per aver regalato ai lettori una serie che vale la pena leggere dal primo all’ultimo volume; ma, soprattutto, per essere riuscite a lavorare insieme come autrici, non è mai scontato ed è bellissimo vedere un tale spirito di collaborazione.

Hot 🔥 | alcune, ben descritte
Sentimento❤️| hate to love, emotional scars, social gap
Violenza ⚔️ | no

valutazione

voto

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