Recensione: Sangue Reale di Ilaria Varese

Stanotte è nata una sanguepuro, e sappiamo che sarà speciale. Lo è già. È Winter Fe’. Il Winter Fe’ è alle porte e i venerdì sera in casa Dunn sono diventati una consuetudine per Gwen. Ma, mentre Zachary non fa che riempirla di attenzioni e regali, chi proprio non accetta la sua presenza è Avery. Tra scoppi d’ira e gelosia incontrollata, la situazione diventa sempre più tesa e Avery non si rende conto di quanto in realtà questo per lui potrebbe essere anche pericoloso. Riuscirà la giovane ragazza d’argento a creare un legame con il futuro erede del branco di New York?

Abbiamo una missione da compiere e la porteremo a termine a qualunque costo.
Dopotutto siamo Dunn, e i Dunn ottengono sempre ciò che vogliono.

Fenici, buongiorno, quella di oggi è un’integrazione a una recensione precedente, sto parlando della raccolta di racconti Sangue puro e Sangue Reale della saga Winter Fe’.
Come preannunciato, ho proseguito la serie e, dopo aver letto il quarto volume, sono qui a parlarvi del 4.5: Sangue Reale.
Leggere la Varese non delude per quanto riguarda lo stile, ma, a differenza del primo spin-off, questo lo considero un’integrazione utile. A mio avviso, infatti, ci sono scene significative che meritavano però di essere inserite nel quarto volume perché, sono certa, alcuni comportamenti non si possono comprendere se non si leggono gli episodi di questo racconto e, diciamocelo, non tutti tengono conto degli spin-off di una saga.
La storia, in breve, parla del legame che si instaura fra Gwen e la famiglia Dunn. I Dunn sono i personaggi più denigrati, in quanto crudeli e incestuosi, ma, come nella storia di Cappuccetto Rosso, il lupo sarà sempre il cattivo se ascoltiamo una sola campana, quindi, con questo scorcio sulla famiglia Dunn, imparerete ad apprezzarli. (P.S. Se non fosse per il dettaglio dell’incesto a me piacevano comunque!)
Come ogni romanzo dell’autrice anche questo contiene dei colpi di scena che vanno necessariamente letti a meno che non si voglia perdere dei pezzi per strada.
Conoscerete il punto di vista di Avery, il piccolo adolescente e futuro erede dei Dunn e come lui e Gwen troveranno il modo di andare d’accordo; scoprirete come Andrew, Stephen e Luke giungeranno a un punto d’incontro e, infine, capirete l’atteggiamento di Christian che si ostina a mantenere il suo mutismo nei confronti di Gwen.
Quindi, come potete intuire in queste poche righe… tanta roba.
Alla fine di questo racconto Ilaria ci lascia un capitolo bonus, dal titolo HORO, in cui ci narra come nacque la foresta degli alberi di ferro dove furono concepiti i primi licantropi, Sköll e Hati.
Ormai sono immersa fino al collo nella vita di Winter Fe’, procedo perciò senza remore con il quinto volume, anche se inizio a temere che per Gwen non ci sarà un lieto fine.