Recensione: “Save us (Maxton Hall #3)” di Mona Kasten
Ruby Bell ha due obiettivi nella vita: entrare a Oxford e rendersi invisibile a tutti i suoi compagni snob del Maxton Hall College, una delle scuole private più prestigiose d’Inghilterra, che lei può permettersi solo grazie a una borsa di studio. Con l’inizio dell’ultimo anno, il traguardo sembra sempre più vicino, finché un giorno Ruby sorprende il suo professore in atteggiamenti equivoci con una studentessa. E non con una studentessa qualsiasi, ma con Lydia Beaufort, erede di una delle dinastie più facoltose di tutta la Gran Bretagna, nonché sorella gemella di James, il leader indiscusso del Maxton Hall, che, bellissimo e ricchissimo qual è, non fa che passare da una festa all’altra, da un eccesso all’altro. Deciso a fare di tutto per proteggere il segreto di Lydia, James comincia a tallonare Ruby e, in poco tempo, lei perde il suo mantello dell’invisibilità e si ritrova a fare i conti con una notorietà inaspettata, quanto sgradita. Tuttavia, più i due si frequentano, più entrambi si rendono conto di essere molto diversi da ciò che sembrano: James si accorge che Ruby non è la secchiona senza personalità che appare ai più, mentre quest’ultima capisce che l’aria da bad boy è solo una maschera che il giovane rampollo sfoggia per schermarsi dal mondo e, soprattutto, dalle pressioni della sua famiglia. I Beaufort, infatti, hanno già scritto il destino di James e di una cosa sono certi: Ruby non dovrebbe farne parte Dopo il successo della serie Again torna in libreria Mona Kasten, autrice bestseller di Der Spiegel, che con questa nuova saga – ironica, sexy e piena di colpi di scena – ha riconquistato i vertici delle classifiche d’oltralpe.
Fonte della trama: Sperling & Kupfer
“Ruby deglutisce con fatica. E poi china la testa al rallentatore e me la appoggia su una spalla. Fa un profondo respiro, mentre le sue braccia mi scivolano intorno ai fianchi. Si aggrappa a me, come se fossi l’unico che in questo momento può darle sostegno. Non so se creda veramente alle mie parole o se l’alcol l’abbia sfinita. Tuttavia alzo la mano e le accarezzo la nuca. Quando Ruby mi è così vicina, mi sembra che il peso del mondo non gravi sulle mie spalle. Piuttosto, mi sembra che il mondo si trovi tra le mie braccia.”
Bentornate, Fenici.
Oggi scopriremo insieme cosa l’autrice ha riservato ai ragazzi di Maxton Hall, nell’ultimo attesissimo capitolo dell’omonima serie.
Save us, questo il titolo del volume conclusivo, chiude il cerchio di una trilogia sorprendente, in cui la Kasten ha dimostrato la sua capacità di dar voce a personaggi diversissimi fra loro, le cui storie si intrecciano dando vita a un’ottima produzione nell’ambito della narrativa new adult.
Nelle prime pagine del libro, viviamo la disperazione di Ruby che, sospesa da scuola, deve fare i conti con i suoi sogni infranti e con il fatto che la causa di tutto ciò che le è accaduto pare essere proprio James. Ma il giovane Beaufort, nonostante sia in parte responsabile delle sventure di Ruby, non intende permettere che sia la sua ragazza a pagare per gli errori e l’egoismo degli altri. Ben presto scoprirà l’autore dell’inganno ordito ai danni della giovane e l’identità di chi, spinto dalla rabbia, ha collaborato con lui.
Vi anticipo che, giunti poco dopo la metà libro, già la maggior parte delle situazioni critiche sembrano risolte; ma è qui che la tendenza della Kasten di ricorrere ai colpi di scena torna prepotentemente. La storia subisce un nuovo scossone, ma non disperate… Non solo James e Ruby avranno il loro happy ending, ma anche Lydia e Graham, Alistair e Keshav, Ember e Wren. In questo volume tutti i pezzi del puzzle trovano il loro posto con un incastro, oserei dire, perfetto.
Devo ammettere che lo stile della Kasten mi è piaciuto molto. Non mi era ancora capitato di leggere un libro in cui la storia venisse raccontata dalla voce di tutti i personaggi, o quasi. Sì, quasi, perché ce n’è uno a cui l’autrice ha deciso di negare qualsiasi possibilità di espressione, ma senza il quale la storia si sarebbe di certo fermata al primo volume. Sto parlando del più cattivo tra i cattivi, della strega malefica presente in ogni fiaba che si rispetti: Mortimer Beaufort. Un personaggio oscuro, al quale la Kasten ha negato non solo la voce, ma anche la redenzione, nonostante sia il burattinaio che muove i fili della storia.
Amore, amicizia, legami familiari e scoperta di se stessi sono gli ingredienti di questa trilogia, che mi sento di consigliare soprattutto alle amanti dei new adult.
Decisamente una di quelle serie da non lasciarsi sfuggire!