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Recensione: “Sceglimi” di Julie Kenner (Stark Trilogy #2)

Care Fenici, oggi Barbara ci parla di “Sceglimi” di Julie Kenner 

Giovane, ricco e affascinante, Damien Stark è il sogno proibito di ogni donna, un uomo cui è difficile, se non impossibile, dire di no. Eppure, dietro quella maschera di granitica sicurezza, si cela una personalità profondamente tormentata, e l’unica a conoscere la sua fragilità è Nikki Fairchild. Fin dal loro primo incontro, infatti, tra i due è nata una complicità tanto intensa da non poter essere repressa. Un sentimento così puro e sincero da spazzare via ogni paura. Un’attrazione tanto potente da sgretolare le loro difese e mettere a nudo le loro anime, rivelando i segreti di un oscuro passato di cui entrambi portano le cicatrici. Nikki ha deciso: sarà soltanto sua. Ma, in fondo al cuore, sa che Damien le nasconde ancora la verità e che non si è liberato delle ombre che offuscano la sua vita. Lei però non è disposta ad aspettare per sempre. Perché ha bisogno di essere scelta, perché ha bisogno di essere amata…

Il secondo romanzo della Stark trilogy comincia là dove il primo si era interrotto.

Nikki ha accettato di posare nuda per Damien Stark e di ricevere da lui, come compenso, la modica cifra di un milione di dollari. Ha accettato di farsi ritrarre da un artista emergente acclamato per le sue opere erotiche e che il quadro diventi proprietà di Damien pur mantenendo agli occhi del mondo il completo anonimato.

Tutta la prima parte della storia, anzi, praticamente tutta è di una banalità e di una noia inimmaginabili.

La trama è povera di ogni originalità, i momenti di tensione sono inesistenti e la curiosità sonnecchia fra una scena di sesso e l’altra.

Nikki si lancia in una nuova avventura lavorativa ma osteggiata dai colleghi che la credono una raccomandata, dai paparazzi che la inseguono dovunque e da misteriosi detrattori che spifferano la verità sul quadro di Damien, non ha vita facile e finisce per sbattere contro una realtà che non premia le capacità ma condanna le apparenze.

Damien è alle prese con misteriosi problemi di cui non vuole parlare, ma il suo unico cruccio sembra essere proteggere Nikki dall’invadenza della stampa e da chi cerca di metterla in guardia da lui.

Ma ben più importante, Nikki e Damien si frequentano solo perché hanno fatto un accordo, un milione di dollari per un nudo d’autore e una settimana di sottomissione.

E ancora più importante, i loro sentimenti sono ben più profondi e li portano oltre questo semplice patto.

Solo che l’argomento è appena accennato. Non c’è un momento in cui si evidenzi questo cambio di rotta, nè un’epifania che liberi i protagonisti dagli ostacoli che li bloccano. Forse perché Damien non è un vero dominatore e tutta questa storia tra padrone e sottomessa, sembra un di più che non aggiunge niente alla storia ma la contorce e la complica senza nessun vero motivo.

La mia impressione è che l’autrice abbia esagerato nel voler descrivere quest’uomo forte e misterioso, così bello e ricco da non dover chiedere mai per ottenere qualcosa. Invece di riuscire nell’impresa di creare un personaggio affascinante ed eccitante, ha dato vita a una specie di caricatura. Tant’è vero che spesso quando Damien parlava, si sperticava in complimenti o lodi, metteva a nudo i suoi sentimenti o sbraitava contro qualcuno, avevo l’impressione di sentir parlare una donna.

Nikki e Damien sono normali ragazzi con un passato problematico che possono diventare l’uno la cura dell’altra e dovrebbero essere trattati come tali. Tutto qui. Tutto il resto è una nota stonata in una melodia che potrebbe essere semplice ma se non altro piacevole.

Sul finire però, la trama si riprende e getta l’amo giusto per catturare abbastanza attenzione da voler proseguire con il prossimo libro.

Damien finisce nei guai, guai grossi, e la storia d’amore con Nikki prende finalmente la strada giusta.

 

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