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Recensione: Scratcher di E.M. Lindsey 

Serie: Irons and Works vol.7

Titolo: Scratcher

Serie: Irons and Works vol.7

Autore: E.M. Lindsey 

Genere: Romanzo contemporaneo MM

Editore: Quixote Edizioni

Data di pubblicazione: 20 gennaio 2025

Età di lettura consigliata: +18

La serie Irons and works è composta da :

  • Free hand Vol. 1—-> Recensione
  • Blank canvas Vol. 2
  • American traditional Vol. 3—-> Recensione
  • Bio-Mechanical Vol. 4—-> Recensione
  • Stick and Poke vol.5
  • Scarification vol.6—-> Recensione
  • Scratcher vol.7
  • Ornamental (Irons and Works Book 8)(inedito in Italia)
  • Fine Line: Irons and Works: Key Largo(inedito in Italia)
  •  Heavy Hand: Irons and Works: Key Largo(inedito in Italia)
  •  Cover Up: Irons and Works: Key Largo(inedito in Italia)

“Ero serio quando ho detto che ti amo. Temevo che non avrei riconosciuto quel sentimento, se lo avessi provato. Ma lo riconosco.”
Niente cognomi.
Niente secondi appuntamenti.
Niente notti trascorse insieme.
Quelle tre regole per gli incontri occasionali sono le uniche cose che mantengono a galla la vita amorosa del nuovo tatuatore, Micah. Senza di esse cadrebbe in una spirale. Il suo DBP non definisce chi è veramente, e lo porta ad amare a fondo e velocemente. Le sue fiamme ardono alte, finché tutto è ridotto in cenere intorno a lui. Il suo lavoro alla Irons and Works e il rapporto di amicizia con gli altri artisti lo tengono con i piedi per terra e il resto… sono solo dettagli.
Ma quando un uomo meraviglioso con indosso una polo stropicciata e il peso del mondo sulle spalle entra in un bar, un giovedì sera, tutto ciò che tiene insieme la routine di Micah viene messo alla prova. Perché nel momento in cui Ryan apre la bocca, Micah lo vuole.
Ma la vita di Ryan è complicata quanto la sua, se non di più.
Micah è disposto a piegare le regole per lui, ma Ryan non è in grado di offrirgli qualcosa di più dei loro incontri senza impegno del giovedì sera, e non ha alcuna intenzione di dirgli il perché.
Per la prima volta nella sua vita, Micah vuole lottare per tenersi ciò che ha, ha solo bisogno di sapere che Ryan è disposto a dargli qualcosa per cui valga la pena combattere.

Micah ha un disturbo borderline di personalità, questo lo porta ad alternare momenti di serenità ad altri maniaco-depressivi. A causa di una di queste crisi autolesioniste, da giovane ha perso un piede per setticemia.

Nello studio di tatuaggi “Irons and Works” ha trovato una famiglia non di sangue che gli regala affetto, sostegno e comprensione. Anche se le insicurezze dovute a una infanzia anaffettiva pesano ancora su di lui, sta imparando a riconoscere i segnali per prevenire le crisi peggiori.

Ryan è un bravo ragazzo che aveva imboccato il classico percorso sognato dai genitori: l’università e poi una carriera di successo, seguita da una famiglia cattolica con tanti figli. Per un errore giovanile si è ritrovato padre single di una bambina malata di fibrosi cistica. Alle prese con una malattia invalidante che assorbe tutte le sue energie e le risorse emotive, deve accontentarsi di un lavoro da casa e dedicarsi completamente a sua figlia, accantonando le proprie esigenze personali. Sa di non avere tempo per la vita privata, e di certo non ha spazio per una relazione fissa o un potenziale cuore infranto, perché tutte le sue attenzioni sono concentrate sui bisogni di una figlia che, oltre ad avere frequenti crisi respiratorie e difficoltà ad alimentarsi, ha anche le normali necessità di un bambino in età prescolare.

C’era qualcosa nel modo in cui Ryan lo guardava, qualcosa nel modo in cui gli aveva afferrato la mano che gli era terribilmente familiare: come se fosse affamato di contatto fisico ma non sapesse bene come chiederlo.

Il primo appuntamento tra i due ragazzi avrebbe dovuto essere un semplice incontro occasionale, ma entrambi si sono da subito rispecchiati nella sofferenza e nella fragilità dell’altro. Stare insieme consente loro di ritagliarsi un angolo tranquillo per concedersi intimità e tenerezza, dimenticare i problemi quotidiani e dare sfogo ai desideri passionali a lungo ignorati.

Il dialogo tra loro non è facile. Entrambi dovranno imparare ad aprirsi, trovando il coraggio di comunicare agli altri ciò di cui hanno bisogno.

Il disturbo di Micah lo rende incline a spirali di pensieri negativi che si autoalimentano in modo ossessivo, ingigantendosi fino a creare deliri sconnessi dalla realtà. A volte sembra che questo livello di drammaticità sia dovuto a un certo egocentrismo con sfumature di vittimismo: le preoccupazioni hanno modo di gonfiarsi fino a diventare ansie o paranoie solo perché Micah è totalmente concentrato sui propri bisogni non soddisfatti, come le poche attenzioni ricevute o la paura di non essere abbastanza capace per affiancare Ryan. Non riesce (può/sa…) dare il giusto peso alle condizioni esterne e alla complicata situazione familiare di Ryan, considerazioni che potrebbero scusare o giustificare le sue azioni e mostrargli che non sono nate con cattive intenzioni nei suoi confronti.

«Non mi piace dirti di no, Micah. Lo odio, cazzo. Odio cancellare le nostre serate, odio non poter dormire qui e svegliarmi con te. Odio essere presente a metà quando siamo insieme senza Violet, e avere sempre l’orecchio teso per sentire il telefono. Ma questa è la mia vita. E tu continui a dire che lo sai, ma continui anche a chiedermi di fare cose impossibili.»

Micah fatica a capire quanto sia controproducente opporre il proprio bisogno di attenzioni a quello della figlia di Ryan. Essendo una persona molto sensibile, sentirsi trascurato lo fa soffrire molto e finisce spesso per dire le cose sbagliate, magari con rabbia, e per compiere gesti estremi verso se stesso o la relazione, con l’esito di rovinare tutto.

La situazione familiare di Ryan, del resto, è altrettanto dolorosa e totalizzante. La malattia della figlia viene ben mostrata, a partire dalle bombole d’ossigeno che riempiono il suo zainetto, e passando per le varie visite e ricoveri. Non ci viene risparmiato un promemoria sulla ridotta aspettativa di vita o sulle difficoltà di vivere le normali esperienze di crescita di una bambina della sua età. L’accudimento della figlia assorbe tutte le energie di Ryan, è estenuante, sia fisicamente che mentalmente. Da un lato è comprensibile che lui non abbia una certa spinta per ritagliarsi tempo per la sua vita personale, oltretutto rischiando gli scossoni emotivi di un cuore infranto, dall’altro risulta chiaro quanto questo sia sempre più una scusa per evitare di mettersi davvero in gioco sentimentalmente. 

«Sai, continua a dirlo anche lui. Che sarà difficile e che ci sarà tanto lavoro. E forse ci saranno momenti in cui saremo entrambi esausti, ma innamorarmi di lui è stata la cosa più facile che abbia mai fatto. La parte difficile è stata combattere contro me stesso.»

Nel complesso si tratta di una lettura struggente, che ci fa provare tutta l’angoscia per le difficoltà che i ragazzi devono affrontare. Problemi senza una vera soluzione ma che se affrontati insieme, specie se i protagonisti riusciranno a essere onesti sui rispettivi bisogni, potranno essere fronteggiati con più facilità e maggior sostegno.

Hot 🔥 | presente ma delicata
Sentimento❤️| Molto romantico

valutazione

voto

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