Recensione: “Senza pentimento” di Meredith Wild (serie Hacker #3)
Care Fenici, Barbara continua a recensire la serie Cult di Meredith Wild, ecco per voi il terzo volume,”Senza pentimento”
Il ricchissimo e potente Blake Landon non pensava che avrebbe mai trovato nessuno per cui rinunciare alla propria natura e al controllo dei propri sentimenti, ma la testarda Erica Hathaway sembra davvero incarnare i suoi desideri più profondi. Erica, nonostante il burrascoso inizio, ha dato a Blake la sua fiducia e il suo amore e ha stabilito che affronteranno insieme tutte le sfide. E proprio perché chiede di più a questo rapporto è costretta a sfidare i segreti oscuri che ha tenuto nascosti fino a ora. Ma una volta uscita allo scoperto, le cose non sono più così semplici e il pericolo di perdere tutto è imminente…
Siamo al terzo libro della Hacker Series e devo dire che la storia non ha ancora smesso di emozionarmi.
Mi sono affezionata ai personaggi e alle ambientazioni, complice l’ottimo stile dell’autrice, ed è un vero sollievo rendermene conto dovendo passare in loro compagnia ancora molto tempo.
Gli unici difetti degni di nota, se di difetti si può parlare, sono la completa assenza di ironia o autoironia nei protagonisti, che sembrano avere invece un’indole piuttosto tragica, e l’accanimento dell’autrice a voler far loro consumare a tutti i costi sesso sadomaso.
Non è una novità che sculacciate, manette, parole di sicurezza, padroni e sottomesse non siano proprio il mio genere, che non riesca a immedesimarmi in certe situazioni, e che francamente non riesca proprio a capire il bisogno di metterle nero su bianco. E tutto questo è ancora più vero quando si tratta di Blake ed Erica.
Il Blake dominatore mi è sempre sembrata una forzatura, così come l’Erica sottomessa, ma è anche vero che in questo particolare caso Meredith Wild sia stata bravissima a rendere tangibile ed evidente l’amore che li lega, e quindi tutto l’ambaradan di corde e “sì, padrone” è diventato decisamente più sopportabile.
Mi sono soffermata su questo particolare perché, a conti fatti, è il nodo centrale di tutto il romanzo.
Sì, ci sono ancora Risa e Max che tentano di fare concorrenza sleale al sito messo in piedi da Erica, Alli e Heath che sono ancora insieme e sostengono Blake ed Erica come fan sfegatati, e poi ancora Marie e il suo affetto quasi da madre, Daniel e la sua campagna elettorale… ma il centro di tutta la storia è il bisogno di Blake di controllare tutti e tutto e la resa incondizionata di Erica a questo fatto.
Come dicevo, il Blake dominatore non ha molta sostanza né giustificazioni che stiano davvero in piedi, ma accettiamolo e andiamo oltre. Ovvio che, venendo a conoscenza del bacio che si sono scambiati Erica e un suo collega durante la loro precedente sofferta separazione, dia di matto e incolpi Erica di aver dato spazio a un altro uomo invece che accordargli la fiducia necessaria a raccontargli di Daniel e delle sue minacce di morte.
E in poche parole le dà un ultimatum: o accetta di cedergli il controllo totale sulla sua vita o smetteranno di stare insieme.
L’uomo cavaliere dall’armatura lucente che non ha macchia né paura è affascinante per principio, chi non si sdilinquirebbe per uno come Blake? Per uno che promette cazzotti a tutti coloro che minacciano di fare del male alla sua bella e sembra votato alla protezione della fidanzata come se fosse l’unico scopo della sua vita?
Però chiedere alla propria donna di cedere il comando in tutto e per tutto, di smettere di agire di propria iniziativa, di abbandonare l’indipendenza costruita faticosamente durante tutta la vita l’ho trovato decisamente prepotente e fuori luogo.
E per un bel po’ ho sperato che Erica gli lanciasse l’anello di fidanzamento e gli intimasse di andare a spigolare.
Poi, però, ho cercato di riflettere su quale fosse il messaggio che l’autrice voleva inviarci e credo di aver capito che questa storia sia in realtà un inno all’amore romantico e un decalogo su come farlo funzionare.
Fiducia, accettazione e abnegazione.
Erica e Blake sembrano dirci che non può durare un matrimonio dove l’io prevarica il noi, dove non ci sia piena fiducia o apertura totale.
E questo messaggio l’ho davvero apprezzato. Ha reso speciale una storia che forse speciale non è, e tantomeno originale, e ha reso in qualche modo meno scontati e più appassionanti i luoghi comuni già letti e riletti in decine di altri romance.
Quindi un altro voto alto, un altro pollice alzato e un’ovazione per Erica e Blake.
#1 Senza difese
#2 Senza colpa
#3 Senza pentimento
#4 Senza controllo
#5 Senza rimpianto