Recensione: Serpent and Dove. La strega e il cacciatore di Shelby Mahurin
UNA STREGA E UN CACCIATORE DI STREGHE LEGATI NEL SACRO VINCOLO DEL MATRIMONIO.
UN AMORE CHE GIOCA COL FUOCO.
Louise le Blanc è fuggita dalla sua congrega e si è rifugiata a Cesarine, rinunciando a ogni forma di magia e vivendo di furti ed espedienti. Perché in quella tetra città le streghe come lei fanno paura. Vengono braccate. E mandate al rogo.
Reid Diggory è un cacciatore, ha giurato fedeltà alla Chiesa e da sempre vive secondo un unico, ferreo principio: uccidere le streghe. La sua strada non avrebbe mai dovuto incrociare quella di Lou, eppure un perverso scherzo del destino li costringe a un’unione impossibile: il santo matrimonio.
Ma anche se quella tra le streghe e la Chiesa è una guerra antica come il mondo, un nemico crudele ha in serbo per Lou un destino peggiore del rogo. E lei, che non può cambiare la propria natura e nemmeno ignorare i sentimenti che stanno sbocciando nel suo cuore, si trova di fronte a una scelta terribile.
Siamo legati a doppio filo dall’amore, dall’onore, o dal fuoco… E l’amore si prende gioco di tutti noi.
Questo è uno di quei romanzi che divori letteralmente dalla prima all’ultima pagina, uno di quei libri di cui non sei mai sazio, di cui non vorresti mai arrivare alla fine e di cui ti innamori a prima vista!
E’ da gennaio che lo tengo d’occhio aspettando di leggerlo poi, complice il COVID e il conseguente ritardo delle uscite, siamo arrivati a ora… mai fu momento migliore. Da divoratrice di libri quale sono, al termine della lettura di una serie lunga e che non mi ha pienamente soddisfatta, temevo il blocco del lettore e invece… mai libro fu più adatto per ovviarlo!
Ma veniamo alla storia.
La protagonista, Louise le Blanc (Lou per gli amici) è una di quelle donne cazzute (si può dire?) di cui ci si innamora a prima vista. Dal carattere dirompente, testarda, arrogante e con quel po’ di piccantezza sexy che non guasta… ma soprattutto è una strega.
Il protagonista maschile invece è Reid Diggory, un cacciatore (uno chasseur per l’esattezza) bello da far paura, con ciglia folte e occhi scuri color mare da perdercisi, naso dritto e labbra carnose, capelli color rame e statura imponente. Il suo cognome significa dimenticato (e capiremo poi perché) ed è legato da un profondo giuramento di fedeltà assoluta alla Chiesa. Il suo migliore amico è un basilardo, un pugnale forgiato con all’interno le lacrime della prima strega, Angelica e con il potere di proteggerlo da tutte le donne come lei. L’eau mélanconique nasconde una storia strappalacrime che non starò a raccontarvi per lasciarvi il piacere di leggerla.
Lou ha un’amica di vecchia data che la affiancherà in ogni momento, anche nei più inaspettati: Cosette o Coco, per gli amici, una donna tale e quale a Lou.
La prima volta che Lou e Reid si incontrano lei è vestita da uomo, ma sebbene il cacciatore mai avrebbe pensato di potersi innamorare di una zuccona egoista come lei, fin da subito si capisce che tra i due nascerà qualcosa, anche se l’inizio della loro storia sarà tutt’altro che florido e piacevole.
Ormai si sa, quella tra le streghe e la Chiesa è una guerra antica come il mondo, ed è proprio questo che, oltre alla copertina, mi ha attratto di questo libro. Nello specifico, un nemico crudele ha in serbo per Lou un destino peggiore del rogo, e lei, che non può cambiare la propria natura e nemmeno ignorare i sentimenti che stanno sbocciando nel suo cuore, si trova di fronte a una scelta terribile: l’amore o la famiglia? La decisione sarà quasi obbligata visto che sua madre è la regina de socières, la sovrana di tutte le streghe… e la vuole morta.
Troviamo due fazioni ben distinte: les dames blanches, come Lou, la cui magia viene da fuori, dalla natura; e les dames rouges, come Coco, la cui magia viene da dentro, dal sangue.
La narrazione è fluida e scorrevole, vengono trattati temi ben più profondi di quelli affrontati generalmente da uno ya, come l’amicizia, l’onore e la fedeltà.
Una faida lunga anni si srotola in questo primo romanzo di quest’autrice esordiente. Un libro che ho adorato dalla prima all’ultima pagina, una storia piena di amore, odio, violenze e passioni carnali che non vi lascerà in pace fino a che non l’avrete terminata! Ho adorato inoltre le varie inflessioni francesi e il linguaggio a dir poco colorito di Luo! Molte volte mi sono ritrovata a ridere da sola, mentre altre a brontolare ad alta voce perché spinta dal mio parteggiare per l’uno o l’altro personaggio… tanto che, temo, le persone attorno a me, mi abbiamo presa per pazza. Ma credetemi, questo libro vale il rischio!