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Recensione: “Shadowhunters Le Origini – L’Angelo” di Cassandra Clare (The infernal devices #1)

 

 

Tessa Gray, orfana sedicenne, lascia New York dopo la morte della zia con cui viveva e raggiunge il fratello ventenne Nate, a Londra. Unico ricordo della vita precedente, una catenina con un piccolo angelo dotato di meccanismo a molla, appartenuto alla madre. Quando il fratello maggiore scompare all’improvviso, le ricerche portano la ragazza nel pericoloso mondo sovrannaturale della Londra vittoriana. Sarà rapita, ingannata, sfruttata per la sua straordinaria capacità di trasformarsi e assumere l’aspetto di altre persone. La salveranno due Shadowhunters, Will e Jem, destinati a combattere i demoni, nonché a mantenere l’equilibrio tra i Nascosti e fra questi e gli umani. Tessa sarà costretta a fidarsi. Si unirà a loro nella lotta contro i demoni per poter imparare a controllare i propri poteri e riuscire finalmente a trovare Nate. Ma tutto ciò la porterà al cuore di un arcano complotto che minaccia di distruggere gli Shadowhunters, e le farà scoprire che l’amore può essere la magia più pericolosa di tutte.

L’Angelo” è il primo libro della trilogia “The Infernal Devices” prequel di “The Mortal Instruments” scritto dall’americana Cassandra Clare.

Faremo la conoscenza di nuovi personaggi che troveremo poi citati a partire dal romanzo “Città di vetro” ed è per questo che la Clare consiglia di leggere questo prequel prima di cominciare a immergerci nella storia di Jace e Claire.

Il racconto è ambientato a Londra durante l’epoca vittoriana. Protagonista è una sedicenne newyorkese, Theresa Gray, che si trasferisce nella dinamica città inglese dopo la morte della zia – unica parente che si è presa cura di lei e del fratello in seguito alla perdita dei genitori. Decide di raggiungere il fratello Nate che l’aspetta in Inghilterra, dove vive e lavora. Una volta sbarcata sulle rive del Tamigi, due donne dall’aspetto inquietante, le Sorelle Oscure, fanno credere alla nostra Tessa di essere stata mandate dal fratello ad accoglierla. In realtà la ragazza viene sequestrata e imprigionata a causa del suo potere: potere di cui nemmeno lei è a conoscenza e che le permetterebbe di assumere le sembianze di chiunque, solo toccando un oggetto della persona in questione. Questo suo dono fa gola a uno strano e misterioso personaggio, detto Magister, che le farà addirittura una proposta di matrimonio… che ovviamente non potrà rifiutare!

Per sua fortuna, dopo settimane di prigionia troverà la libertà grazie a un giovane e affascinante Shadowhunters (atletico, moro e con occhi celesti) – e ti pareva! – che la introdurrà nel mondo dei Cacciatori, dove farà la conoscenza di Charlotte Fairchild, a capo dell’Istituto insieme al marito Henry, e di James Carstairs (occhi e capelli dal colore argento e salute cagionevole) che l’aiuteranno a trovare il fratello scomparso.

Diversamente dagli altri romanzi della Clare, ho trovato questo più lento a carburare. Nonostante ciò, ho continuato imperterrita nella lettura perché non lascio mai un libro al suo destino e, devo dire la verità, mi sono pentita del mio giudizio affrettato. Molto probabilmente mi ero affezionata ai personaggi di TMI e non volevo dare una possibilità a questi tre nuovi protagonisti.

Tessa Gray è una ragazza determinata e coraggiosa, amante dei libri ma un po’ troppo curiosa e invadente, tanto da risultare abbastanza antipatica – non ho fatto altro che insultarla durante la lettura dell’intero libro.

Will Herondale è un abile Cacciatore, presuntuoso, sarcastico e con un ego smisurato. La sua apparente arroganza non è nient’altro che una maschera; con il tempo cadrà in mille pezzi e finalmente riusciremo a scoprire il vero Will.

Altro protagonista indiscusso è James Carstairs, parabatai di Will, dotato di una pazienza infinita e una grande sensibilità. A differenza del cattivo ragazzo che affascina le lettrici in qualsivoglia romanzo, facendo loro esclamare: “Perché tipi del genere non esistono sulla faccia della terra?”, James è un Cacciatore valoroso, dolce e d’animo nobile. È messo in secondo piano rispetto al suo amico, ma nella storia ha il suo bel da fare, soprattutto nel placare l’irruenza del compagno indisciplinato. Come in TMI, anche qui la Clare con la sua inconfondibile scrittura rende reali i suoi personaggi facendoci vivere le loro emozioni e le loro avventure. La caratteristica di questo romanzo è che non è solo un urban fantasy, ma in esso ritroviamo anche il filone steampunk (per chi come me non conosce questo termine, si tratta di un genere che gioca con anacronismi e tecnologie immaginando “come sarebbe il passato se il futuro fosse accaduto prima”).

L’Angelo” è raccontato in terza persona, al passato, e la sua trama è ricca di suspense e i dialoghi sono brillanti.

Lo consiglio non solo agli amanti della Clare, ma a tutti coloro a cui piacciono l’avventura e i colpi di scena.

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