Recensione: “Snow White” di Rosanna Fontana
Care fenici, oggi la nostra Aina ha recensito per noi il libro “Snow White” di Rosanna Fontana
Alex e Maya si conoscono da tre anni, ma in modo superficiale. Frequentano la stessa classe, eppure sono come due mondi che non si incontrano mai.
Hanno entrambi grandi sogni: Maya passa i suoi pomeriggi ad allenarsi per diventare una famosa ginnasta e partecipare alle Olimpiadi, mentre Alex nasconde la sua passione per la musica rap dietro la facciata di studente modello.
Un giorno, all’improvviso, qualcosa cambia. Maya è costretta a chiedere aiuto proprio a lui, il secchione della classe, sempre schivo e solitario.
Così le loro vite, finora condotte su linee parallele, finiscono per incrociarsi, e scoprire che, forse, è bello non essere soli.
Maya entra in contatto con il vero volto di Alex e si ritrova a mettere in gioco se stessa, le proprie ambizioni e il suo futuro, perché, conoscendo meglio questo ragazzo schivo e misterioso, è difficile non provare qualcosa per lui, qualcosa di nuovo e inaspettato, che Maya non credeva possibile.
Maya e Alex scopriranno così che, a volte, le rime giuste sono quelle di due anime che si intrecciano.
Un amore delicato ma travolgente, che si scopre pian piano e sconvolge cuore e sensi, da cui sarà impossibile fuggire.
Fonte della trama: Amazon
Finalmente uno Young Adult che non solo parla di adolescenti, ma è anche davvero destinato a lettori adolescenti, sia nelle tonalità usate per la fisicità dell’amore, sia per la capacità di entrare nelle dinamiche psicologiche di quell’età così difficile: dai saliscendi emotivi repentini alle amicizie per la vita, dagli scontri con genitori iperprotettivi alla solitudine del non sentirsi ascoltati e capiti.
Maya è un’atleta che aspira alle Olimpiadi e considera lo studio un dovere superfluo per la sua carriera. La sua famiglia, pur non ostacolandola, cerca di indurla a una visione più razionale, più realistica, del futuro, e cerca di sottoporla a regole e punizioni con la stessa fatica, frustrazione ed eccessi di quei genitori che non sanno più da che parte prendere i figli affinché non commettano errori.
Maya e le sue amiche del cuore vivono insieme i primi amori, i primi baci, i primi approcci all’intimità, le prime insicurezze. Le troviamo immature, ma allo stesso tempo tenaci ed esuberanti, si affacciano alla vita mettendosi alla prova con le prime scelte difficili, quel genere di scelte che non si possono prendere chiedendo aiuto ai genitori, che devono essere maturate attraverso delle prese di coscienza e degli atti di responsabilità. Avendo a che fare per la prima volta con sentimenti totalizzanti, le vediamo compiere quegli errori che inevitabilmente fanno crescere: gelosie, dubbi, orgoglio, senso di protezione.
Alex è un ragazzo che è dovuto crescere troppo in fretta, ma non per questo ha rinunciato ai propri sogni, ai valori, alla sua integrità. Quella della sua famiglia disastrata è una storia forte e straziante, che lo porta a un atteggiamento schivo nei confronti degli altri compagni. Non riesce però a star lontano da Maya.
La storia è quindi quella di una relazione giovanile che nasce nel modo più fresco e ingenuo, ma che presto deve fronteggiare situazioni più grandi del dovuto. Ma non è solo questo, è anche un rovesciare le responsabilità su genitori chiusi, che per eccesso di protezione si affidano ai pregiudizi che fanno ricadere sui figli le colpe dei padri, portandoli ad allontanare da Maya quel ragazzo che avrebbe maggior bisogno di aiuto o di comprensione. È proprio Alex, con la sua storia che spacca il cuore, a fare da capro espiatorio per le ansie dei genitori di Maya. Eppure lei non rinuncia a stare con lui finché non si rende conto che la loro storia non li porterà ad altro che a soffrire.
È un libro dolcissimo, sensibile, che non nasconde la fatica del praticare sport ad alto livello (e che quindi trovo adatto anche agli amanti del genere Sport Romance), ma soprattutto è un libro che insegna a non bruciare necessariamente le tappe in fatto di sesso, rispettando ed essendo onesti con se stessi e con gli altri.
È un libro che invita a rincorrere i propri sogni senza demordere, ma allo stesso tempo a lavorare sodo per essere certi di riuscire a salire sui treni che ci condurranno in quella direzione.
Con il palmo della mano seguo la curva della sua colonna vertebrale. Nonostante la barriera dei vestiti, riesco lo stesso a percepire la morbidezza della sua pelle. Appoggio la guancia contro la sua testa e chiudo gli occhi, lasciandomi trasportare dalle sensazioni che sfiorarla mi procura.