Recensione: “Solitude: L’ultima guardiana” di Francesca Maggi
Thea ha lunghi capelli neri, un cappuccio scuro sempre calato sulla fronte e non ama andare a scuola. Ne ha cambiate parecchie, ultimamente, a causa del lavoro dei suoi genitori. È la scusa che accampa nell’ufficio della sua nuova preside, che l’ammette all’anno scolastico non senza riserve, in completo di tweed e sguardo indagatore. Thea Jacobs è in realtà una giovane guardiana della Terra: deve preservare il pianeta dal disequilibrio tra bene e male ed è in guerra con le ombre scatenate dall’ira vendicativa di Aimon, discendente delle forze di Caos. È in pericolo: i nemici hanno fatto piazza pulita dei suoi compagni guardiani e lei deve fuggire, o la Terra ne subirà amare conseguenze. Intorno, anche le ultime persone care vengono meno e Thea rimane sola, fatta eccezione per Lucas, il suo compagno di banco. È un umano così mediocre… le fa una corte spietata e le è sempre fra i piedi. Colta in flagrante nell’atto di uccidere un nemico sotto mentite spoglie, Thea non ha più alternative e decide di coinvolgere il ragazzo in un’avventura che li porterà a scoprire mondi paralleli aldilà di ogni immaginazione. Salti spazio-temporali, portali magici, creature alate di innata bellezza aspettano i due compagni di scuola, così diversi eppure così vicini, entrambi alla ricerca del vero senso dell’amore e in balìa di quei poteri tutti umani che ognuno di noi possiede ma che nessuno mai si rende conto di avere.
Solitude: L’ultima guardiana è il lavoro d’esordio di Francesca M. Maggi, autrice milanese. Un’avventura che trascina la guardiana Thea ed il protetto Lucas in un viaggio ricco di fantasia, scoperta, speranza, ma anche dolore, che li condurrà alla rivelazione di nuovi mondi e di cosa si cela nell’animo umano. Quale sarà il destino della Terra?
Thea Jacobs ha sedici anni, lunghi capelli neri, occhi azzurri profondi ed intensi, e lineamenti nobili come quelli di una principessa. All’apparenza potrebbe sembrare una ragazza curiosa, ribelle ed alternativa, ma ha un segreto: in realtà è una semidea, l’ultima guardiana rimasta sulla Terra. Rimasta orfana, dopo che Aimon ha ucciso i suoi genitori, è costretta a cambiare scuola spessissimo (la scuola di River Creek è la sesta degli ultimi due anni) perché i discendenti di Caos la cercano. Se la uccideranno, la Terra cadrà nelle mani di Aimon che la distruggerà per acquisire il potere che gli permetterà di impadronirsi degli altri Pianeti. Leda e Tereo si occupano di lei, come due genitori amorevoli, e per questo motivo hanno deciso di toglierle i poteri nascondendoli in un posto sicuro; questo le permette di guadagnare del tempo e di essere meno rintracciabile.
Ormai Leda considerava Thea una figlia, ma spesso si chiedeva come avrebbe reagito Eirene se si fosse trovata al suo posto. Gestire una guardiana era una cosa, gestire una guardiana sedicenne e umana un’altra, e Thea purtroppo assomigliava sempre di più a una terrestre: sensibile, testarda, lunatica. Non aveva idea di quanto a lungo avrebbe potuto sostenere quella situazione.
Aimon è il nemico, prediletto dei discendenti del Caos. È colui che è scappato dal Limbo dove era stato intrappolato ed ora comanda sia i discendenti del Caos che le ombre sulla Terra. Vorrebbe uccidere Thea, l’ultima Guardiana della Terra, in maniera che l’equilibrio venga spezzato ed il Caos si riversi in ogni anfratto e cuore terrestre.
Conosceva ogni lingua moderna o antica parlata sulla Terra e questo le permetteva di spostarsi da una città all’altra senza problemi. Si chiese quanto tempo sarebbe potuta rimanere prima che la trovassero di nuovo. Ogni volta era una corsa contro il tempo e, più passavano i mesi, più i suoi nemici diventavano abili ad anticipare le sue mosse. Guardò i suoi compagni, totalmente ignari di ciò che stava accadendo intorno a loro. Promise a sé stessa che avrebbe fatto di tutto per mantenere l’equilibrio tra i mondi e impedire la distruzione della Terra.
Lucas è il nuovo compagno di classe. Un ragazzo magro, dai capelli folti, un viso innocente e lo sguardo perso nel vuoto. E si sente attratto da lei, senza quasi conoscerne il motivo. Si troverà nel posto sbagliato, al momento sbagliato; per questo motivo Thea sarà costretta a portarselo dietro mentre fugge dai discendenti di Caos. Altrimenti Lucas andrebbe incontro a morte certa. Qui inizierà la vera e proprio avventura!
Dopo qualche secondo si ritrovarono in piedi uno di fianco all’altro in una stanza vuota e bianca. Di fronte a loro, solo un cofanetto appoggiato su un tavolino, anch’esso bianco. Lucas si guardò intorno e iniziò a tastare i muri alla ricerca di un’uscita.
Durante i loro spostamenti, i viaggi fra i mondi e quelli spazio-temporali, molti saranno i personaggi che si uniranno a loro, così come ne conosceranno altri dall’animo corrotto. Guardiani pronti a sacrificare il Pianeta Terra, pur di non avere perdite fra di loro, ignari che la Terra sarà soltanto il primo dei Pianeti distrutti se Aimon avrà realmente il potere. Un viaggio nei meandri di sé stesso per ognuno di loro, se non saranno accecati (e corrotti) dal Potere.
Riusciranno ad affrontare Aimon, a sconfiggerlo ed a salvare la Terra? Colei che ha l’animo di una Guardiana, ma il cuore di una terrestre, riuscirà nel proprio intento? Quali sorprese ci riserverà Lucas che, come ogni terrestre, è pronto ad immolarsi per un nobile ideale?
Un fantasy Young Adult con una trama intrigante, dalle sfumature romance delle prime cotte e del primo amore. Un libro scorrevole, invitante e diverso dai soliti che si trovano sul mercato. Da lettrice trovo i libri Young Adult sempre troppo leggeri, però mi sono divertita e fatta trasportare in un mondo magico che non è solo adatto per l’età a cui è rivolto, ma anche ad un pubblico più adulto. Non vi sono indicazioni su prossimi volumi, ma per il finale della storia -ed alcuni passaggi dell’intreccio- si auspica un continuo. Spero però che venga inserito un glossario: i termini sono molti, sia dei luoghi che dei personaggi, e sarebbe un bene averli concentrati in poche pagine da consultare.
Un libro che racchiude in sé la prerogativa di imparare ad ascoltare sé stessi, ma anche l’animo altrui e di agire con il cuore. Non con la testa o la convenienza.
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