Recensione: Sono io la tua preferita. You said I was your favorite di Monica Murphy

Bestseller del New York Times
Bellissima e molto timida, Daisy passa sempre inosservata. A scuola, si muove per i corridoi come un fantasma, la sua presenza si nota appena. Ma Arch Lancaster la vede benissimo, anzi, non riesce a toglierle gli occhi di dosso. La osserva da lontano, mentre studia con diligenza o si perde tra le pagine di un romanzo d’amore che la fa sognare. Quando Arch finisce nei guai ed è costretto a passare del tempo con Daisy, la sua ossessione peggiora. E, giorno dopo giorno, appare evidente che anche lei subisce il suo fascino. E così, tra i due si accende la passione. Ma c’è un problema: Daisy non fa parte del mondo scintillante dei Lancaster. È la studentessa borsista, e nessuno approva la sua relazione con Arch. Non gli amici, non i genitori di Arch, e nemmeno il padre di Daisy. Arch, però, non si preoccupa di ciò che pensano gli altri, ma solo di ciò che desidera…
Relazioni proibite, amori segreti, tentazioni:
si torna alla Lancaster Prep.
Una storia affascinante e seducente, da leggere d’un fiato.
«Ho amato Daisy e Arch.»
«Il mio romanzo preferito della Lancaster Prep.»

Questa serie young adult è stata un’altalena di emozioni: ho amato i primi volumi, non mi hanno fatta impazzire quelli centrali, ma l’autrice non mi ha delusa e ha chiuso con il botto. Ecco perché posso affermare senza ombra di dubbio che il quinto e ultimo volume della Lancaster Prep è il mio preferito!

I protagonisti sono la timida e inconsapevolmente bellissima Daisy Albright, figlia del custode della scuola, che può frequentare la prestigiosa Lancaster solo grazie a una borsa di studio, e il giovane Archibald Lancaster, re dell’ultimo anno dall’intelligenza fuori dal comune e l’unico che nota tutto di lei senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso.

Quando i due si ritrovano a trascorrere del tempo fianco a fianco, la chimica tra loro crescerà inesorabile, anche se la razionalità di entrambi li esorti a scappare il più lontano possibile.

I due si stuzzicano, si allontanano, litigano, si feriscono e, forse, possono guarirsi a vicenda, nonostante nessuno intorno a loro approvi il loro rapporto.

Di questo romanzo mi è piaciuto tutto: la caratterizzazione dei personaggi, lo sviluppo che vivono dall’inizio alla fine e il modo in cui tra loro cresce la tensione. Non vi nascondo che il gioco dei bigliettini mi ha fatto venire gli occhi a cuoricino.

Il doppio pov (punto di vista) in prima persona permette al lettore di conoscere dubbi e insicurezze dei protagonisti, empatizzando con entrambi.

Buoni anche i personaggi secondari, la mia preferita è sicuramente Edie, la sorella minore di Arch.

Ho ritrovato lo stile scorrevole e coinvolgente dell’autrice che ha permesso al ritmo di lettura di rimanere costante e sostenuto, portandomi a divorare in meno di tre giorni le quasi cinquecento pagine della storia.