Recensione: Sopra ogni cosa di Simona Morani
Titolo: Sopra ogni cosa
Autore: Simona Morani
Editore: Giunti editore
Genere: narrativa italiana
Target età: 18+
Data di pubblicazione: 31 agosto 2022
Alina, sguardo dolce e colori mediterranei, nata in un piccolo paese dell’Appennino, è in fuga dall’orizzonte ristretto della provincia e da due genitori incapaci di capirla; Noah, occhi scuri e riccioli ribelli, ha lasciato la Siria a causa del padre, un uomo rigido e ambizioso, che gli ha imposto un destino da medico. Quando si incontrano per la prima volta sono dei giovanissimi studenti universitari in cerca di una possibilità all’estero: ad accoglierli è la città tedesca di Saarbrücken, e in particolare un variopinto reticolo di studentati in cui alloggiano ragazzi di varia nazionalità.
Nonostante le differenze dei loro mondi, Noah e Alina condividono la stessa sensibilità e ben presto tra loro nasce un’amicizia viscerale, talmente preziosa che hanno paura di trasformarla in qualcosa di più. Se il termine del semestre li obbligherà a separarsi, lungo gli anni un filo sottile ma indistruttibile continuerà a tenerli legati nel pensiero, al di là della distanza, dei rispettivi percorsi professionali, delle relazioni che scandiscono le loro esistenze. Finché la vita, un giorno, li rimetterà sulla stessa strada ponendoli davanti a una domanda che potrà cambiare il loro futuro: quanto coraggio serve per amare qualcuno sopra ogni cosa?
Con una penna delicata e attenta, capace di mescolare ironia e dramma, Simona Morani torna con un romanzo sui confini – tra culture, tra giovinezza ed età adulta, tra amicizia e amore –, ma anche sul peso delle nostre scelte, soprattutto quando dobbiamo decidere qual è la nostra vera casa.
“Sei il mio passato, il mio presente e rimarrai per sempre il mio cielo”.
Alina, giovane ragazza italiana, parte per un semestre di studi in Germania, a Saarbrücken: il viaggio verso una nuova realtà, tante volte sognata e desiderata. Qualche istante prima di salire sul treno, Davide, suo fidanzato da due anni e al suo fianco sin dai tempi dell’asilo, la lascia. Frastornata ma anche affascinata ed entusiasta dal nuovo ambiente in cui si ritrova, Alina, dopo qualche tempo, incontra negli alloggi studenteschi Noah: occhi scurissimi, una massa di riccioli ribelli e un animo inquieto. Il ragazzo ha lasciato la Siria spinto dal padre rigido per intraprendere gli studi di medicina nella città tedesca. I due giovani si conoscono pian piano: hanno caratteri diversi, provenienze lontane, tuttavia le differenze anziché allontanarli li avvicinano, agevolati dalla medesima sensibilità. L’amicizia che li unisce si fa sempre più profonda, un sentimento totalizzante e molto forte, ma il futuro che li vedrebbe sicuramente lontani li frena dall’ammettere anche a loro stessi che fra loro c’è ben più di un’amicizia. I sentimenti, però, non possono essere repressi. Né le differenze religiose, né quelle culturali e neppure la distanza potranno cancellarli.
“C’è del miracoloso nel sognarsi a vicenda. È come incontrarsi senza viaggiare. Un ritrovo di anime in un mondo parallelo. Ci accade perché la vita reale ci è preclusa. Tanti altri al nostro posto si sarebbero arresi. Noi ci abbiamo provato ad amarci di meno, a essere meno folli, ma non ci siamo riusciti.
«Quando ti deciderai a trovare un ragazzo normale? Dovresti lasciarmi perdere, farti una famiglia.»
«Sei tu la mia famiglia.»
Che te ne fai della vita vera quando puoi vivere di sogni?”
Noah e Alina cercano di costruirsi quel futuro che hanno sempre sognato, ostacolati dai rispettivi genitori che per loro hanno ambizioni diverse. Mentre l’italiana è più coraggiosa e segue le sue aspirazioni, il giovane siriano non riesce a opporsi al volere del padre. Si rivedono, anni dopo, ancora legati da quel fantasma di sentimento che si muove tra loro, timido ed esitante, senza che nessuno dei due abbia il coraggio di fare quel passo in più.
“L’ultima volta in cui mi era sembrato di respirare era stato a Francoforte, quando avevo rivisto Alina. Parlare con lei mi aveva rievocato un’altra vita possibile, una vita in cui poter essere me stesso. Il fatto di averla di nuovo vicino mi aveva reso felice.”
Gli anni che trascorrono lontani, anche con lunghi periodi senza vedersi o parlarsi, non mitigano i loro sentimenti: c’è sempre quel filo rosso che li unisce e avvince in un legame che sembra quasi nutrirsi di quella distanza solo fisica, non dei loro cuori.
“…il desiderio che avevo provato per Noah derivava dal nostro passato e da ciò che ci eravamo confidati, nell’intimità delle parole e della fiducia reciproca, dalla naturalezza con cui riuscivamo ad aprire pensieri ed emozioni all’altro. Non era una cosa calcolabile: era un dono che ci era stato dato, una chimica naturale per cui nessuno dei due aveva colpa.”
Rivivono nel romanzo pagine importanti e drammatiche della storia recente: l’11 settembre 2001 e l’attacco alle torri gemelle, le repressioni e le proteste, culminate nella guerra in Siria, che di riflesso, nella finzione letteraria, hanno causato grandi difficoltà e cambiamenti per la famiglia di Noah. Drammatico e toccante il racconto delle atrocità subite dai siriani costretti a scappare in Germania e che il protagonista incontra nella terrificante realtà dei campi d’accoglienza: miraggio per molti ma anche luoghi di altri soprusi. Eventi drammatici che hanno influenzato la vita di molti e che ci vengono narrati dalle voci dei protagonisti con grande coinvolgimento emotivo.
Un romanzo estremamente profondo e commovente, con pagine dolorose contrapposte ad altre con momenti di grande romanticismo. Sopra ogni cosa non è solo una storia d’amore, bensì anche il racconto della difficile situazione dei migranti in Europa, anche quando si tratta di ragazzi benestanti partiti per studiare ma che si trovano ad affrontare pregiudizi e discriminazioni. È altresì il cammino difficile di una giovane donna che vuole inseguire il proprio sogno, lavorativo e sentimentale, lottando contro la sua stessa famiglia.
Noah e Alina mi sono entrati nel cuore: sono due ragazzi a cui la vita non ha risparmiato prove e dolori ma che hanno affrontato tutto con coraggio, donando anche tanto di loro stessi agli altri. L’autrice ha saputo costruire un romanzo di grande impatto, che non lascia indifferenti e che, giunti all’ultima pagina, fa versare più di una lacrima.
Ho seguito il percorso letterario dell’autrice e questo suo ultimo lavoro è una splendida prova di maturità. Ho trovato una scrittura empatica, incisiva e poetica, capace di trasmettere emozioni profonde e vivide, senza però tralasciare di rimarcare in modo approfondito molte vicende che hanno contraddistinto questi due decenni del nuovo millennio, con una narrazione delicata e scorrevole. Una storia che racchiude un corollario incredibile di sentimenti: dai legami familiari, all’amicizia, dall’amore alle differenze religiose.