Recensione “Sposare Un Highlander” di Lynsay Sands (Serie Highlander #3)
Saidh Buchanan non è una vera e propria lady: tira di spada, impreca come un uomo e non sa nascondere la sua natura sensuale. Il suo arrivo al castello dei MacDonnell suscita immediatamente l’interesse del laird, che la chiede in sposa ai fratelli dopo una notte di passione. Ma non appena Saidh diventa lady MacDonnell, le accadono strani incidenti, che presto si riveleranno tentativi di omicidio. Chi può volerla morta? Tutti i sospetti si concentrano su Fenella, cugina di Saidh… Solo l’amore potrà svelare la verità.
“Greer s’irrigidì a quelle parole. Era la prima volta che la zia rimetteva a lui una decisione. Da quando era arrivato, si era comportata come la lady del castello e aveva deciso ogni cosa, come se gestisse ancora il castello. E, con gran disgusto di Alpin, Greer l’aveva lasciata fare; non capiva perché la cosa sconvolgesse il suo scudiero, e in realtà neppure il perché del proprio comportamento, o perché il fatto che adesso gli avesse lasciato il bastone del comando lo allarmasse, ma era chiaro che non era l’unico sorpreso. A giudicare dalla sua faccia, Danvries non aveva idea che il titolo e la terra fossero passati a lui. Per qualche ragione, lo sgomento di quell’uomo gli fece venir voglia di ridere. Cogliendo del movimento, si girò verso le scale e vide una donna che scendeva. Di piccola statura e tutta curve sotto l’abito verde scuro, sembrava quasi fluttuare sui gradini piuttosto che camminare. Fece scorrere lo sguardo sulla cascata di riccioli neri e selvaggi che incorniciavano il volto ovale e, quando lo posò sulle labbra piene e sui luminosi occhi verdi, gli mancò il fiato. La donna sembrava proprio l’amante che, da ragazzo, sognava di avere accanto nel letto prima di addormentarsi.”
Saidh è stata allevata da sette fratelli e un padre indulgente, il suo avventuroso temperamento la rende quando di più lontano dal concetto di lady vi possa essere: si arrampica sugli alberi, nuota come un pesce e i suoi fratelli, per non dover sempre andare a recuperare le loro spade che non esita a prendere in prestito, ne hanno fatto costruire una su misura per lei che sa usare con grande maestria. Si trova in visita da un’amica quando viene a conoscenza che sua cugina Fenella, è rimasta vedova per la quarta volta in quattro anni. Un segreto le unisce, una tragedia di cui solo Fenella e Saidh sanno tutti i risvolti. Per questo, un dubbio comincia ad assalire Saidh, e la giovane come è suo carattere si precipita ad indagare. Giunta alla casa della cugina viene a conoscenza che ormai molta gente sia convinta che Fenella sia un’assassina, anche se i soldati del re, mandati ad appurare la verità, l’hanno assolta, perché la giovane non era mai presente al momento delle morti. Ma Saidh vuole esserne certa e decide di fermarsi qualche giorno. È proprio in questo modo che conosce Greer, l’erede dell’ultimo marito della cugina e nuovo Laird dei MacDonnell. Greer non aveva mai pensato di poter ereditare delle terre: lui è sempre stato un mercenario e quella giovane donna, così diversa da tutte le altre, che sembra aggredire la vita con una passione incredibile, lo affascina irresistibilmente. E nonostante l’incredulità di Saidh, che ha sempre pensato che nessun Laird avrebbe accettato in moglie un simile maschiaccio, chiede la sua mano ai suoi fratelli, e per sicurezza fa in modo che non gli possa essere negata. Da quel momento in poi, la vita di Saidh subisce continui attentati.
Una premessa va fatta: la coerenza storica è abbastanza improponibile. Saidh è un’eroina moderna, sia nelle azioni che nel pensiero, troppo libera e troppo passionale per l’epoca in cui è narrata la storia. Ma nonostante questo, a me il libro è piaciuto moltissimo. Ho amato le tante scene di passione fra i due protagonisti e anche qui, il comportamento dell’eroina è ben distante da quello che ci si aspetterebbe. Ho adorato il protagonista maschile che neppure per un momento ha pensato di cambiare qualcosa di questa sua moglie così esuberante, accettandone ogni originale aspetto. E sono bei personaggi anche i fratelli di lei, che nella seconda parte avranno un ruolo molto importante. Mi piacerebbe poter leggere le loro storie in futuro, ognuno con un proprio particolare carattere, ma tutti così protettivi verso la sorella cui non riescono a tenere testa e che riesce a vincere ogni loro scontro. Ma anche Alpin, il piccolo scudiero dalla grande saggezza che redarguisce i suoi signori quando il loro comportamento non si addice a un Lord o a una Lady, è un delizioso personaggio. Tutto questo ha reso “Sposare un Highlander” una bella lettura, un giallo collocato nella Scozia del passato con un colpevole sorprendente, che mi ha fatto passare ore molto piacevoli.