Recensione: Standing in the storm di Elizabeth Rose

Colorado, 1867
Cade Hatcher ha giurato a sé stesso che non prenderà mai più moglie, ma, quando gli viene proposto di sposare Judith per denaro, accetta per l’unica cosa a cui tenga davvero: il suo ranch.
Judith stringe un patto con Cade: sposerà quel vedovo ombroso e scostante e si prenderà cura di Noah, il suo bambino, solo per pochi mesi. Poi cercherà un posto da chiamare casa e in cui sentirsi al sicuro.
Entrambi desiderano essere liberi e il matrimonio è solo una fase di passaggio. Ma giorno dopo giorno, le loro vite si avvicinano e si intrecciano e rimarranno solo due possibilità: rispettare il loro accordo o ammettere ciò che provano l’uno per l’altra.
Cade rifiuta con caparbietà la seconda occasione che si è abbattuta sulla sua vita e Judith vuole fuggire da un matrimonio senza amore: nessuno dei due ha intenzione di ripetere gli errori del passato.
Ma il Colorado, forse, ha in serbo altri piani…

Wow!!! Avete presente quando capita di voler scoprire come andrà a finire e nel contempo sperare che non succeda mai? Ecco, questa lettura mi ha suscitato queste emozioni contrastanti. Alla parola fine avrei voluto rileggerlo!!! 

Prima di tutto consiglio di leggere le Note dell’autrice che permettono di mettere a fuoco particolari situazioni e condizioni che incontreremo immergendoci nella lettura. Sì, è una storia d’amore, ma non solo, infatti con delicatezza tocca argomenti delicati come le condizioni delle donne all’epoca, l’abolizione della schiavitù, l’integrazione sociale e la scolarizzazione.

Scrittura scorrevole, trama ben articolata, assenza di refusi e personaggi ben delineati.

I protagonisti principali sono Judith e Cade, entrambi con un bagaglio emotivo piuttosto pesante, ma meravigliosi, li ho amati quasi subito. Lei, intelligente generosa e bella. Lui, orgoglioso, onesto, giusto e all’inizio parecchio rude (sviscerando la trama si capiranno le ragioni). Judith è figlia del primo matrimonio del Sig. Brooken, ricco commerciante di Denver che si è risposato con Linda e ha avuto una seconda figlia, Marianne. Judith è quindi cresciuta in un ambiente, dove matrigna, sorellastra e perfino il padre non l’hanno fatta sentire parte della famiglia. Cade è un vedovo con un figlio che dubita sia suo e che quindi fatica ad accettare. Accanto ai nostri protagonisti troviamo una coppia di colore affiatatissima e innamorata, Lorna e Rob. Quest’ultimo ha partecipato insieme a Cade alla guerra negli Unionisti. E poi c’è Noah, il figlio di Cade che avrà un ruolo importante nella storia. Judith se ne innamora a prima vista.

Dalla trama è chiaro che Judith e Cade non si sposano per amore ma per interessi, ma la convivenza forzata, le “strigliate” di Lorna e Rob e l’amore di Judith per Noah faranno sì che le reciproche iniziali antipatie e pregiudizi scompaiano lasciando il posto a un profondo rispetto e a un Amore con la A maiuscola. Quel tipo di amore che fa sì che il benessere dell’altro venga al primo posto sempre!

Non vi dico altro salvo che LEGGETELO!