Recensione: Still Your Guy di Devon McCormack
Titolo: Still Your Guy
Autore: Devon McCormack
Genere: Romance MM contemporaneo
Data di uscita: 15 Marzo 2021
Chase Rogan e Mason Finley si sono innamorati da ragazzini e hanno trovato il loro lieto fine a diciott’anni… o così pensavano.
CHASE
Dopo più di dieci anni lontano dal suo ex, Chase ritorna alla fattoria Finley per festeggiare il fidanzamento della sorella di Mason. Ma fare ritorno nel posto in cui si trovano i suoi ricordi più cari – il luogo in cui lui e Mason hanno riso, giocato e si sono amati – costringe Chase a rivivere tutti quei sentimenti, ricordandogli la fiamma che non era mai riuscito a estinguere.
MASON
Nonostante i tentativi di dimenticare Chase, Mason non riesce tuttora ad andare avanti: non può scordare il suo più grande amore. Quando Chase torna alla fattoria, tutti quei vecchi sentimenti riemergono, più potenti che mai. Un’incerta speranza prende forza, facendogli credere che forse… solo forse… potranno trovare un modo per mettersi il passato alle spalle e creare un futuro insieme. Ma non è facile, e ogni volta che lui si fa avanti, Chase si tira indietro. Per quanto Mason voglia che funzioni, se non succede, cosa dovrebbe fare?
Come puoi andare avanti quando – dopo tutti quegli anni – in cuor tuo sai che lui è ancora il tuo uomo?
«Come se negli ultimi dieci anni fossi stato a digiuno e alla fine mi avessero concesso un pasto. Ed è più di questo corpo. È perdersi in questi bellissimi occhi. È vedere la persona chiusa lì dentro, il ragazzo che ricordo, e sapere che è diventato l’uomo che voleva essere. Un uomo di cui sono davvero fiero. No, Chase, nessuno mi ha mai preso come mi prendi tu. Con altri ci sono state delle scintille, ma tu sei un cazzo di inferno.»
(Tratto dal libro)
La narrazione inizia a metà della storia, undici anni dopo che due ragazzini appena maggiorenni si sono sposati quasi per gioco, convinti delle loro emozioni ma ancora troppo giovani per decidere del futuro, prima che potessero crescere.
Ci troviamo in Georgia, dove Mason è proprietario di una fattoria insieme alla sua famiglia, e Chase arriva da Los Angeles per i preparativi di un matrimonio.
Li troviamo separati, arrabbiati e colmi di frustrazione per cose non dette o mai chiarite, eppure entrambi ancora tremendamente attratti da colui che formalmente è ancora il loro marito.
Ci si chiede cosa sia successo per farli separare, e lo capiremo strada facendo, grazie a una serie di capitoli al passato alternati alla narrazione presente.
«Ci credevo davvero in quelle promesse quando le ho pronunciate, Chase. Che ti avrei amato per sempre. Ogni volta che torni, continuo a pensare a quanto sarai cambiato… che ti vedrò diverso, ma quando ti guardo, vedo ancora il ragazzo di cui mi sono innamorato.»
(Tratto dal libro)
Nonostante indubbiamente l’amore che provano sia profondo, le loro vite, crescendo, si sviluppano in modo da andare in direzioni diverse. Mason rimane alla fattoria e Chase studia per diventare avvocato. Troppo complicato e doloroso gestire tutto questo in una relazione a distanza, e Chase teme che il marito finisca per sacrificarsi rinunciando ai luoghi a cui è affezionato e alla sua famiglia trasferendosi in città per lui, cosa che non può accettare. Pertanto il Chase diciannovenne prende la decisione di dare un taglio netto per permettere che ognuno possa realizzarsi nella carriera che ha scelto.
«Eravamo così distanti. Ognuno di noi cercava di tirare l’altro in una direzione che non voleva intraprendere.»
«Oh, lo ricordo.»
«Abbiamo fatto ciò che era giusto al tempo, non è così?»
«Abbiamo fatto ciò che era giusto per te.»
(Tratto dal libro)
Nonostante questa scelta razionale, undici anni dopo nessuno dei due è riuscito davvero a voltare pagina e si è dimenticato dell’altro.
Le scintille tra loro prendono di nuovo fuoco e i due uomini decidono di “mettere in pausa” la separazione e donarsi questa settimana di tempo per fare finta che non esista futuro. Vivono i momenti che riescono, si riscoprono, rievocano i vecchi ricordi e tutto ciò che li aveva uniti, e comprendono di non aver mai smesso di amarsi.
Non è ancora un nuovo inizio, ma una piccola bolla in cui possono essere di nuovo se stessi, fare molto (molto, davvero tantissimo, quasi troppo) sesso e volersi ancora bene; riattivare la loro amicizia, la confidenza, il dialogo e iniziare a spiegare le motivazioni che li hanno allontanati. Ma non vogliono ancora parlare di ostacoli insormontabili e delle loro vite che sono, come prima, inconciliabili.
Le audaci sensazioni familiari riempirono Chase di una passione che sapeva di non poter raggiungere con l’avventura di una notte. Quello che Mason gli stava dando in quel momento proveniva dalla loro profonda connessione, non solo per l’intimità fisica vissuta nel tempo trascorso insieme, ma per l’intimità spirituale che mai avrebbe provato con un altro.
(Tratto dal libro)
Quando si rincontrano tutto quello che era stato il loro passato torna a galla; sono ancora gli stessi ragazzini innamorati che hanno lottato per sposarsi, ma allo stesso tempo ora sono anche due uomini che hanno fatto esperienze separate. Chase e Mason si prendono del tempo per conoscersi di nuovo, per capire cosa sono diventati, non solo nella carriera, che li rende entrambi orgogliosi dell’altro, ma su tutti i pezzi di vita che hanno arricchito la loro nuova identità, non ultime le storie con altri uomini.
Al sicuro in questa bolla in cui non guardano al futuro, cercano di tenersi in contatto anche in una relazione a distanza, e si rinnamorano di nuovo uno dell’altro. Nessuno dei due può lasciare per molto tempo il lavoro ed entrambi sono davvero realizzati in quello che stanno facendo, ma rimanere lontani è straziante.
«Che stiamo facendo, Mason?»
«Ha importanza? Non possiamo semplicemente godercelo? La fiamma c’è ancora. Non è una brutta cosa. La maggior parte delle coppie sposate non può dire la stessa cosa.»
«È triste, ma hai ragione.»
(Tratto dal libro)
Finché la bolla scoppia e diventa necessario capire come riuscire a farla funzionare.
Come undici anni prima, l’istinto di Chase è quello di tirarsi indietro e lasciare che ognuno possa andare per la sua strada. Pensa che mollare prima che le cose diventino serie, che la speranza abbia fatto radici e che poi finiscano per fallire possa risparmiare a entrambi molto dolore. Ma chi non lotta non vince mai. E neppure Mason, che invece ha sempre creduto in loro, ha mai lottato, nella convinzione che per farlo bisogna essere in due.
Ora che sono adulti, però, hanno anche la maturità e gli strumenti emotivi ed economici per reggere una storia così complicata.
«Mi è piaciuto. Molto,» confessò Chase. «Ma…»
«Siamo sposati, quindi nessuno può accusarci di vivere nel peccato.»
Gli rivolse un sorriso malizioso che fece indurire di nuovo l’uccello di Chase.
«Fa’ il serio,» lo rimproverò.
«Faremo i seri più tardi.»
Baciò la guancia di Chase, poi il collo e giù lungo il corpo mentre strisciava all’indietro verso il fondo del letto.
«Facciamolo. Facciamo ciò che vogliamo. Come lo vogliamo. Posso renderti felice, Chase. Posso renderti felice, cazzo. Lo sai che faccio il serio.»
(Tratto dal libro)
Ammetto che il fattore legato alle due vicende così lontane e inconciliabili è talmente opprimente da tenerci agganciati fino alla fine, con la smania di vedere che cosa si potranno mai inventare. La risoluzione, però, è così rapida e semplice che, da un certo punto di vista, mi ha lasciata inappagata. Se è vero che “basta pensarci, basta volerlo davvero e la soluzione si trova” per far vincere l’amore su ogni difficoltà, è anche vero che un finale più elaborato avrebbe potuto meglio appagare le aspettative maturate durante la lettura del romanzo.
«Concordo. Troveremo un modo,» confermò Chase.
«È solo che non voglio che finisca come è già successo. Quando eravamo al college, eri nervoso perché non riuscivamo a vederci, e…»
«Ero impaziente, e volevo vedere mio marito, l’uomo che amavo.»
«Allora cosa è cambiato adesso? Sei diventato più paziente tutto all’improvviso?»
Mason sorrise. «No, non sono più paziente di allora. Ma so solo che preferirei soffrire sapendo di avere la possibilità di vederti di nuovo piuttosto che star male sapendo di non poterti rivedere.»
(Tratto dal libro)
La traduzione non è eccelsa, quindi le frasi a volte sono un po’ farraginose, e la narrazione in terza persona ma focalizzata ora sull’uno ora sull’altro porta talvolta a confondere i soggetti.
Ho trovato inoltre che le scene di sesso siano un po’ troppe e i protagonisti abbiano caratterizzazioni poco marcate.
D’altro canto, c’è tantissimo romanticismo e l’amore trasuda ovunque, così come il senso straziante di qualcosa di incompiuto, e questo porta a chiedersi da subito dove sia il problema e a sintonizzarsi sulla ricerca di una possibile soluzione, spingendoci a voltare le pagine velocemente.
«Lo so che non possiamo tornare indietro. Lo so che non funziona così, ma mi sei mancato in questi anni. Non sai nemmeno quanto tu mi sia mancato. Quante volte avrei voluto chiamarti. Scriverti. Supplicarti di tornare da me. Ma non sono uno stupido. Non mi illudo su come stanno le cose tra noi, ma questo non cambia ciò che provo quando ti tocco. Quella scintilla che chiaramente hai sentito anche tu.»
(Tratto dal libro)