Recensione: “Strada senza ritorno – Hounds of Valhalla MC” di KA Merikan (serie Sex and Mayhem #5)
Care Fenici, oggi la nostra Kiki ci parla di “Strada senza ritorno” di KA Merikan (serie Sex and Mayhem #5)
Zak. Tatuatore. Indipendente. Non ama avere relazioni.
Stitch. Motociclista fuorilegge. Rifiuta la propria sessualità. Non ama condividere ciò che è suo.
Il giorno del divorzio di Stitch, la personificazione della lussuria entra nel bar dove lui sta festeggiando. Pieno di tatuaggi e piercing, sfacciato, e bello come il peccato, Zak è l’erezione che Stitch ha atteso per tutta la vita. Tutto quello che Stitch desidera è poterne assaggiare anche solo un morso. Quello che segue invece è un banchetto sensuale dopo il quale nulla sarà più come prima. Costretto a nascondere la sua nuova relazione al mondo intero, Stitch cerca di mediare tra famiglia, club e criminalità, ma è solo questione di tempo prima che diventi troppo difficile.
Zak si trasferisce a Lake Valley in cerca di pace e tranquillità, ma quando cade tra le grinfie di un Hound of Valhalla, la sua vita diventa tutto meno che semplice. Per poter stare con Stitch, il sogno erotico di Zak deve tornare a nascondersi. Per quanto quella relazione sia infuocata, i segreti, il doversi nascondere, la violenza, la gelosia e l’atteggiamento bigotto della città colpiscono Zak nel modo peggiore. Quando fingere di non sapere cosa fa il suo uomo diventa impossibile, Zak deve decidere se la vita con un motociclista fuorilegge è davvero ciò che vuole.
Quando la vita del club e le questioni sentimentali entrano in conflitto, tutto quello che rimane nelle vite di Zak e Stitch è il caso.
Il libro di cui vi parlo oggi è Strada senza ritorno di Kat e Agnes Merikan, quinto volume della serie Sex and Mayhem pubblicato in Italia grazie alla traduzione di Quixote Translations.
Pronti a tornare in mezzo ai centauri delle Merikan? Questa volta, invece dei Coffin Nails ci troviamo tutte alle prese con gli Hounds of Valhalla, club motociclistico che fa base a Lake Valley. Come capita in tutti i libri di questa serie, i motociclisti protagonisti della trama vivono ai margini della legalità, in parte collusi con il crimine organizzato.
Di essi fa parte Stitch, fresco di divorzio, bellissimo e arrabbiato con il mondo. Muscoli guizzanti, capelli lunghi, tanti tatuaggi e la pettorina degli Hounds sempre presente, a memoria dell’appartenenza a un mondo crudele e da cui è impossibile uscire.
La sua vita cambia quando a Lake Valley si trasferisce Zak, giovane tatuatore, anticonformista e allergico alle relazioni stabili, uno spirito libero e un sogno ambulante, sexy e peccaminoso.
Tra i due protagonisti nasce una relazione bollente e inaspettata, che muove emozioni potentissime, anche nel lettore. Stitch ha aspettato tutta la vita un amore così: brama quel corpo maschile sodo e vigoroso, con un desiderio quasi fanciullesco a cui si abbandona estatico. La promiscuità di Zak suscita in lui una profonda gelosia, nata dall’incapacità di comprendere le dinamiche delle relazioni omosessuali senza impegno a cui il tatuatore era abituato. Tra loro nasce, un po’ alla volta, una relazione che va oltre la fisicità dirompente degli incontri sessuali: il lettore assiste con meraviglia alla trasformazione di Stitch in un uomo che si permette di provare desiderio e credere nel futuro.
Ma i due amanti devono nascondersi, perché il credo del club non prevede froci o mammolette in giro per la città. Già messi alla prova da questo fatto dovranno decidere cosa fare quando la strada degli Hounds prende la direzione del crimine vero e proprio. Zak deve capire se stare accanto al suo uomo, che si avvia a diventare un fuorilegge a tutti gli effetti.
Bravissime le autrici che hanno saputo scrivere con il solito occhio un po’ folle un testo che parla tantissimo di diritti negati, di coraggio e di amore. Quella che Stitch prende è davvero una strada senza ritorno: dopo aver assaggiato Zak non può più tornare indietro. Non può vestire più i panni dell’eterosessuale cazzuto dietro cui si è nascosto per i suoi quasi trent’anni.
Da amante delle Merikan ho davvero apprezzato questo libro. È molto intenso, lo voglio dire in modo chiaro, perché i temi trattati sono estremamente sensibili. Stitch mi ha provocato fitte dolorosissime di rimpianto, è stata molto dura vederlo soffrire, combattuto tra due amori (Zak e il club) che non sono compatibili. È un uomo che rischia di perdere tutto, anche la figlioletta adorata, e che deve trovare il coraggio di fare una scelta. È un testo che tratta il tema dell’omofobia come non leggevo da anni: ultimamente la letteratura m/m dà poco spazio a questo argomento, come se fosse stato superato. In Strada senza ritorno, invece, questo tema torna preponderante: è un pugno nello stomaco, quasi una coltellata.
Lo stile delle autrici, così visuale e senza filtri, rende paradossalmente questo libro di una dolcezza infinita. Zak e Stitch non hanno mezze misure e io credo siano due dei loro personaggi più riusciti di sempre. Però mi mancano i Coffin Nails, che erano il club motociclistico perfetto, tollerante e pieno di folli figli di puttana. Mi mancano Denti, Tristo e pure Loki, con le loro ossessioni e le feste rumorose. Forse sono impazzita…
Se volete un pizzico di follia nella vostra vita leggete tutti i libri delle Merikan, non solo questo. Fatevi guidare da loro lungo una storia assurda, che alla fine vi avrà regalato emozioni e spesso un insegnamento profondo.
#1 In sella col diavolo – Coffin Nails MC
#2 A qualunque costo – Coffin Nails MC
#3 Rosso Fuoco – Coffin Nails California MC
#4 Il sangue è il suo colore preferito – Coffin Nails MC
#5 Strada senza ritorno – Hounds of Valhalla