Recensione: Suck my life di Andie M. Long

Mya

Un attimo prima sto lavorando in libreria, e quello dopo un vampiro decide di uccidermi.

Vi presento lo straniero alto, moro e affascinante che di recente si aggira per il negozio. Viene con un’offerta che – dice – non posso rifiutare. Le mie opzioni sono: a) morire, oppure b) diventare una vampira, La Regina dei Dannati.

Bello, vero? Ovviamente ho scelto la b).

Ora eccomi qui: a cercare non solo di abituarmi al mio nuovo stato di non-morta, ma anche al ruolo di regina, la responsabile della Casa delle Anime Inquiete. Già, spiriti di neo-deceduti: tormentati, infelici e pronti a causare guai. Tutti per me.

Se volete un fantasy che ha come protagonisti la morte e un vampiro entrambi sexy, con una trama al limite dell’assurdo ma divertente, questo è il libro che fa per voi!

Mya è una ragazza che ama leggere e non riesce proprio a vivere senza Louboutin, le mitiche scarpe con la suola scarlatta, e i libri, tanto che proprio questi diventano il suo lavoro. Ama lavorare nella libreria e consigliare la giusta lettura ogni cliente, per lei è come regalare degli attimi felici e incantevoli. È una ragazza dalla battuta sempre pronta e ha un carattere forte, deciso, divertente e non si scoraggia mai. 

Morte ricopre questo ruolo da circa 10 anni, a quanto pare il suo predecessore si era stancato di essere l’uomo con la falce, ma purtroppo lui non ricorda nulla di chi era o cosa faceva prima di diventare quello che è ora. Ha il compito di decidere chi mandare all’inferno o in paradiso delle anime che non riescono a trapassare da sole e che stazionano nel suo castello, deve a visionare alcune morti per essere certo che trapassino ed è sempre super impegnato. Ha bisogno di un aiuto per smaltire gli spiriti che continuano ad arrivare e affollano il suo castello e il libro, dotato di poteri soprannaturali e in cui c’è scritto la data di morte di ciascuno essere vivente, gli suggerisce il nome di Mya; Morte si troverà così a contendersi la libraia con il vampiro che le ha messo gli occhi di sopra.

Il rapporto tra Morte e Mya sarà a dir poco esilarante, ci sono scene che vi faranno ridere e non poco, avvenimenti e personaggi particolari che daranno molto pepe al libro.

E soprattutto Mya e Morte si invaghiranno l’uno dell’altra, non invaghirsi di morte impossibile, e molto sexy! Succederanno un paio di cose ridicole e divertenti, (solo un piccolissimo spoiler: Morte scoprirà di aver paura di provare dei sentimenti e Mya dopo alcune vicissitudini manderà molti uomini all’inferno!) Ma non vi dico di più che vi ho già svelato troppo.

Il romanzo ha tanto potenziale che, secondo me, non è stato sfruttato al meglio, ma essendo il primo libro di una serie mi riservo il giudizio definitivo dopo la lettura del secondo. A volte i primi sono preludi, aperture per l’intera saga. 

Lo consiglio? Si, se non avete troppe aspettative e desiderate leggere qualcosa di leggero e divertente sotto l’ombrellone.