Recensione “Sugar Daddy” di Lisa Kleypas (serie Travis #1)
Liberty Jones, quattordici anni, vive a Welcome, piccolo villaggio del Texas; il suo giovane e intraprendente cuore scalpita. Ai suoi occhi, solo l’amore per Hardy Cates dà gioia a quel luogo privo di attrattiva. Per Hardy, invece, la ragazza rappresenta un ostacolo sulla strada verso la realizzazione dei suoi progetti, che vanno ben oltre il ristretto orizzonte di Welcome. E quando Hardy se ne va, anche Liberty lascia Welcome per la grande città, decisa a conquistare un futuro migliore per sé e la sorellina a cui deve fare da madre. Gli anni passano e le cose cominciano ad andare per il verso giusto: Liberty conquista l’amore di un milionario, che sembra farle dimenticare quella disperata passione di gioventù. Ma un giorno Hardy ritorna.
Da una delle più amate scrittrici di romanzi d’amore, un libro ricco di emozioni e ironia che ha ricevuto entusiastici consensi internazionali.
Questo romanzo è molto più di quanto la frase di copertina suggerisca. Non si tratta solo di una donna contesa fra due uomini o di una scelta d’amore che può renderla felice o infelice per sempre.
È la storia di una bambina che diventa ragazza e poi donna, di una crescita personale che interessa tutte le sfacettature della sua personalità.
Liberty arriva a Welcome che è ancora bambina. Piccola, povera, orfana di padre e con una scarsissima stima di sè, incontra il mito del campo di roulotte in cui si è appena trasferita, Hardy Cates.
L’amore e l’attrazione scattano all’istante, ma Liberty è timida e insicura, e Hardy non vuole legami, quindi la loro non storia procede così, fra incontri casuali e richieste di aiuto, mentre Liberty cresce e invece di affrontare la vita come una qualsiasi adolescente della sua età si ritrova a occuparsi da sola della sorellina e a fronteggiare problemi e tragedie che distruggerebbero chiunque.
Invece Liberty resiste, ed è questo ciò che mi è piaciuto più di tutto il resto. La forza interiore di un personaggio che pagina dopo pagina diventa così reale da sembrare fatto di carne e ossa. La sua determinazione a raggiungere gli obiettivi che si è prefissata, la volontà di non scendere a compromessi e di non sacrificare i propri principi, e la sua fame d’amore. Ma non di un amore qualsiasi. Di quello che ti devasta il cuore, che ti annebbia i sensi, che ti penetra sottopelle scendendo in profondità sconosciute.
La storia si srotola lentamente, momento dopo momento, ma le descrizioni che fa l’autrice sono così belle, ben articolate, e gli episodi così interessanti pur nella loro semplicità, che nemmeno per un momento mi sono sognata di saltare qualche pagina per arrivare più velocemente al “dunque”.
Il titolo, invece, mi ha molto spiazzato. Mi sono chiesta fino alla fine perché proprio “Sugar Daddy” quando in realtà questa figura, questo ricco signore di mezza età che prende sotto la propria ala protettrice una ragazza piacente e bisognosa di aiuto economico, a conti fatti, nemmeno compare, se non di sfuggita. Poi ho capito.
Avere uno sugar daddy è tutto quello che Liberty rifiuta, un compromesso a cui mai si abbasserebbe pur avendone bisogno. Ma è proprio uno sugar daddy che dà una svolta alla sua vita. È lui che la fa sentire a casa, ed è lui che le presenta qualcuno in grado, finalmente, di cancellare il ricordo di Hardy.
E questo è il “dunque” di cui parlavo prima e di cui ovviamente non posso rivelare nulla… ma vi assicuro che vale davvero la pena arrivarci.
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