Serie: I Mali Necessari vol. 4 Autore: Onley James Genere: Dark romance MM Editore: self Data pubblicazione: 17 ottobre 2023
La serie I Mali Necessari è composta da:
- Recensione vol.1—->
- Psicopatico vol.2
- vol.3
Asa Mulvaney è la metà di un intero psicopatico. Lui e il suo fratello gemello vivono insieme, fanno festa insieme… ammazzano insieme. Del resto per i Mulvaney l’omicidio è l’attività di famiglia, e gli affari vanno bene. Così, quando un esperimento separa i gemelli, Asa è costretto a farsi strada nel mondo da solo per la prima volta nella sua vita.
Zane Scott è un blogger da quattro soldi che si occupa di criminalità, ma che sogna una firma su una testata importante, e i suoi sospetti riguardanti Thomas Mulvaney stanno per rendere quel sogno una realtà. Tuttavia, quando viene invitato a una noiosa raccolta fondi e quello che si trova davanti non è il miliardario che sta seguendo come aveva sperato, bensì Asa Mulvaney, Zane si ritrova intrappolato in una gabbia da lui stesso creata, perché a quella festa non può fare a meno di condividere con il gemello un incontro intenso e appassionato.
Nel frattempo, in un college vicino, c’è un focolaio di suicidi, ma la situazione è ben diversa da quella che sembra. E quando suo padre gli chiede di indagare, Asa vede l’opportunità perfetta per sfruttare il suo piccolo giornalista e rimetterlo in riga. D’altronde ha bisogno che questo accada. Zane è sospettoso circa le sue motivazioni, ma anche mezzo convinto che morirà in ogni caso, eppure non ha alcuna intenzione di dire di no alla possibilità di sbirciare dietro le tende della famiglia Mulvaney.
Così i due portano alla luce una storia alquanto sinistra, ma al contempo l’ossessione di Asa per Zane cresce, e Zane scopre che essere l’unico focus di Asa è più importante quasi di tutto, forse persino della sua carriera – il che è un bene per Asa, perché amare un Mulvaney è un lavoro a tempo pieno. Riuscirà a convincere Zane che vale la pena entrare a far parte di una famiglia di psicopatici e a tollerare un gemello così vicino da risultare fin troppo fastidioso? O Zane imparerà nel modo peggiore che i ragazzi Mulvaney ottengono sempre quello che vogliono? Perché è così: lo ottengono sempre.
Svitato è una storia d’amore psicopatica intensa ed eccessivamente sensuale, in cui i protagonisti passano da amanti a nemici/amici; ha un lieto fine e nessun cliffhanger. Incontreremo uno psicopatico maniacale e calcolatore, e un aspirante reporter che non si fermerà davanti a nulla pur di accaparrarsi la possibilità di approdare in qualche testata importante. Come sempre, c’è violenza gratuita, umorismo molto oscuro, abbastanza assassini da riempire un auditorium e sufficiente ardore da sciogliere il vostro Kindle. Questo è il quarto libro della serie I Mali Necessari. Ogni libro segue una coppia diversa.
Ancora una volta la famiglia Mulvaney si trova a intrecciare la propria strada con un ragazzo pericoloso per la tipologia di attività secondaria che porta avanti: Zane infatti è un aspirante giornalista alla ricerca di uno scoop.
Nel tentativo di avvicinare uno qualsiasi dei fratelli e indagare sui loro sporchi segreti, passa una notte con Asa e non riuscirà più a districarsene, come una mosca finita sulla colla.
Non si tratta di semplice sesso bollente. Così come Zane è il tipo che si butta a capofitto nel pericolo, Asa è un ragazzo spavaldo che ama giocare. Ama l’adrenalina scaturita dalla caccia e, in quanto psicopatico, non ha filtri per contenere l’aspetto più selvatico del possedere appieno la preda appena catturata. Insieme, in un gioco erotico che attiva tutti i loro sensi, sprigionano un’adrenalina eccitante e impossibile da replicare con altri partner.
La notte di sesso si conclude in modo imprevisto, frapponendo alla chimica e alla tensione sessuale un elemento di pericolo e contrapposizione di ruoli che non fa altro che provocare ulteriormente, stuzzicare, rendere le scintille tra loro ancora più brucianti.
Zane e Asa, pur conoscendosi solo da qualche ora, finiscono per essere legati da una missione comune, ovvero indagare su una serie di suicidi di giovani universitari che paiono stranamente collegati: un fatto molto simile a quello che è successo al fratello di Zane anni prima.
A quel punto Asa si sdraiò sulla schiena, troppo smanioso di riprendere fiato, ma si strinse addosso Zane, il quale prese a divincolarsi furiosamente. «Stai. Fermo.» L’amante si irrigidì, ma poi si afflosciò contro di lui, seppellendo il viso nel suo petto. Tuttavia Asa gli afferrò il mento per poi costringerlo a incrociare il proprio sguardo. Quel ragazzo era un macello di lacrime, moccio e saliva, ma a lui non era mai sembrato più sensuale. Sembrava profanato. Dissoluto. Sembrava il protagonista di una dannata scena del crimine, e Asa non si era mai sentito più eccitato in vita sua.
L’aveva fatto lui. Era stato lui a marchiarlo, reclamarlo e possederlo, ed era stato il momento più intenso della sua esistenza, il che era molto se messo a paragone col mucchio di corpi che si era lasciato dietro. Afferrò dei fazzoletti e gli pulì delicatamente il viso, poi gli baciò la fronte. «Ora dormi, Lois.»
Il modo in cui l’aspirante giornalista riesce ad accalappiare Asa entrando nella sua sfera di fiducia davvero ristretta è da attribuirsi prevalentemente alla particolare sintonia nel praticare il role play e il “con non-con”, quel particolare tipo di giochi in cui uno dei due partner pare non consensuale pur essendolo. Lo stuzzicarsi, il contrapporsi, il minacciarsi o il rincorrersi non sono più che preliminari in un gioco di ruolo volto a sfogare gli istinti più primitivi e limbici.
Ho amato entrambe le personalità dei protagonisti: Asa, così alfa, rude e brutale ma al contempo divertente e ironico, sa essere anche molto intuitivo e comprensivo nei confronti del partner, oltre a essere abbastanza esperto dei giochi di sottomissione per sapere come prendersi cura del suo partner quando cade nel sub-drop. E Zane, per quanto finisca per essere sottomesso una volta conquistato, non ha un carattere remissivo, ed è abbastanza combattivo e propenso al rischio da essere perfetto per la famiglia di cui andrà a far parte. Il suo essere provocatorio e sfidante mentre viene braccato è delizioso, e la sua freddezza di fronte agli omicidi lo qualifica come un buon detective.
«Vorrei sapere qual è la cosa giusta da dire in questa situazione,» ammise lui con sincerità. «Però posso dirti che se mio fratello morisse non ci sarebbe mai una ragione abbastanza buona da consentirmi di mettermi l’anima in pace. Non ci sarebbe mai un modo per fermare l’emorragia qui dentro.» Si batté il petto dolorante. «Non ci sarebbe una punizione abbastanza severa, nessuna rappresaglia abbastanza barbara, per la persona colpevole di avermelo portato via.» «Ma se scoprissi che la persona che te l’ha portato via è lui stesso?» gli chiese Zane, la voce roca. «Probabilmente impazzirei,» rispose con onestà. «Però tu sei molto più forte di me.»
Mi ero approcciata alla lettura di questo episodio con un grande punto di domanda: in che modo un terzo elemento avrebbe potuto inserirsi tra Asa e Avi, i gemelli praticamente siamesi, che comunicano telepaticamente e vivono in simbiosi? Se del possibile partner di Avi abbiamo avuto qualche indizio a partire dal terzo volume (cosa su cui stiamo maturando un sacco di aspettative), ho apprezzato il fatto che in questo episodio siamo riusciti a focalizzarci solo sul maturare del legame tra Asa e Zane, senza andare a complicare troppo e troppo velocemente la trama con complessità che meritano per forza di cose ampio spazio.
Mi aspetto che la questione dei gemelli, entrambi innamorati di altri partner, finisca nel prossimo volume per portare a una situazione in qualche modo esplosiva (chissà se anche in termini bollenti?), e non vedo l’ora di immergermi in quell’intreccio.
Ma per il momento, in questo quarto volume, la trama si è soffermata sull’approfondire la forza dei legami profondi e intimi con i propri fratelli, motivo per il quale Zane ancora soffre per la perdita del proprio. I gemelli comprendono e appoggiano senza remore il suo desiderio di vendetta, sostenendolo nella battaglia contro i criminali che hanno provocato questa tragedia.
Tema delicato nel quale è interessante entrare è quello dei suicidi giovanili istigati da giochi inventati da hacker sadici, sulla scia ad esempio della Balena Blu. Una riflessione che porta con sé una tragedia per le vite perse così precocemente e il dolore e il senso di colpa dei loro familiari che credono di non essere stati abbastanza attenti da cogliere per tempo i segnali.
Ritroviamo naturalmente anche in questo episodio una bellissima traccia “marvelliana” trainata (??) da eroi giustizieri, e bei momenti investigativi che culminano in un po’ d’azione; grande soddisfazione finale nel vedere il cattivo finire nel peggiore dei modi, che ho trovato particolarmente creativi.