Recensione: Taken di Natasha Knight

Sono una delle quattro figlie Willow. Lui è il primogenito della famiglia Scafoni. E abbiamo una storia in comune.

Per generazioni, la famiglia Scafoni ha richiesto un nostro sacrificio. Una figlia vergine per espiare dei peccati così vecchi, da non ricordare nemmeno più quali siano.

Ma quando hai così tanti soldi quanti ne hanno loro, non segui le regole. Le fai.

E Sebastian Scafoni detta ogni regola.

Nel momento in cui l’ho visto, ho capito che avrebbe scelto me. Perfino con il marchio che mi dichiara impura. Perfino con le mie bellissime sorelle accanto a me, offerte a lui, lui ha comunque scelto me.

Mi ha fatta sua.

E poi ha fatto in modo di distruggermi.

Due famiglie: i Willow e gli Scafoni.

Due storie intrecciate fin dai secoli scorsi che portano con sé una tradizione fatta di dominio, potere, sacrificio e sottomissione.

La consuetudine vuole che un maschio Scafoni, il capo famiglia, scelga una delle fanciulle Willow per portarla nel suo mega impero luccicante e fare di lei ciò che desidera per un anno, poi la stessa verrà devoluta in favore del prossimo fratello Scafoni per un massimo totale di tre fratelli (un anno a testa, i conti son facili possiamo usare anche le dita… è un triennio; voi vi chiederete perché tre e non due o cinque? Perché non sopravvivono mai più di tre uomini Scafoni!).

Per quale motivo la famiglia Willow dovrebbe cedere così una ragazza (meglio se illibata se no alla consegna anziché il fiocco rosso avrà una bella striatura di sangue sulla pancia a indicare quanto sia impura) senza scomporsi troppo? Eh, la risposta è perché sono un manico di bastardi a cui andrebbero marchiate a fuoco le chiappe, ma per essere political correct diremo che la tradizione vuole così per il benessere di entrambe le famiglie.

Helena ha fatto di tutto per non essere la prescelta, si è resa impura, non è certo la più affascinante tra le sorelle Willow tutte bellissime Barbie bionde tranne lei, dai capelli corvini con un ciuffo striato di grigio, ma incarna la maledizione, come la zia di cui porta il nome e che è riuscita a sopravvivere tre anni in casa Scafoni.

Sebastian, il capo famiglia, farà la sua scelta.

Ragazze, che super libro! Forte, non certo per le fragili di cuore o per chi si aspetta fiori e cuori, qui non c’è nulla di realmente romantico… o quasi, diciamo talvolta, ma anche no!

Il valore del romanzo lo fa la personalità di ogni personaggio da quelli di rilievo quali Sebastian ed Helena a quelli di sfondo, che non solo hanno mille sfaccettature che emergono nei fatti e negli sguardi girando le pagine ma soprattutto che sono coerenti e concreti; tirano fuori ogni tipo di coraggio, tenacia, meschinità, pazzia e crudeltà allo stato puro. Senti le frustate sulla pelle quando quel maledetto cavo le sferza la schiena; ti fanno male i polsi quando la senti perdere le forze legata a quel maledetto palo della tortura alzato in onore delle ragazze Willow. Ho apprezzato maggiormente la personalità di Helena perché per essere una ventenne ha quel carattere che non si arrende, amo quelli che non cedono mai (o quasi) anche se a furbizia lascia a desiderare; Sebastian non è un vero dominatore, è un “falso” cattivo diciamo che per un vero bdsm sarebbe dovuto essere più spietato e incline alla violenza fisica (RICORDIAMOCI CHE È SOLO UNA STORIA INVENTATA, SONO CONTRO OGNI VIOLENZA FISICA E PSICOLOGICA VERSO QUALUNQUE ESSERE UMANO E ANIMALE. Al giorno d’oggi è meglio specificare!); Gregory, il più piccolo dei fratelli Scafoni, ha una personalità poliedrica e maligna che non vedo l’ora di affrontare; la zia Helena è colei che ha vinto e l’anello ne è la prova tangibile (vorrei sapere ogni cosa della sua storia).

Il mistero che si cela attorno al passato di queste famiglie spinge il lettore a una curiosità estrema e ammetto che una cinquantina di pagine in più su tutti i retroscena sarebbero state tanto gradite, l’autrice piano piano ci spiega e ci mostra ciò che è stato ma non abbastanza. Sono avida di sapere! Mi è rimasta non poca curiosità che spero venga colmata nei prossimi volumi. Questa a mio avviso l’unica pecca, una scrittura fluida con buoni dialoghi in un pov alternato tra Sebastian ed Helena che attira e piace.

Notizie indiscrete danno per giugno 24 l’uscita del secondo volume, incrociamo le dita e aspettiamo!