Recensione: “Tempesta” di Lisa Henry & J.A. Rock (serie Playing the Fool #3)
Buongiorno Fenici, oggi Lucia ci parla di “Tempesta” di Lisa Henry & J.A. Rock (serie Playing the Fool #3)
Qualcosa di sinistro sta per accadere.
L’agente dell’FBI Ryan “Mac” McGuinness e il truffatore Henry Page sono di nuovo in fuga. Questa volta sono diretti là dove tutto è cominciato: Altona, nell’Indiana. Popolazione: alcune capre. Henry non è affatto contento di doversi nascondere nella fattoria McGuinness, ma non ha altro posto dove andare.
Mentre Mac combatte per riabilitare il proprio nome e Henry cerca di decidere da che parte stare, un fantasma dal passato minaccia di distruggere ogni cosa. E non è neanche la sola tempesta all’orizzonte. Tagliati fuori sia dal lato buono che da quello cattivo della legge, Henry e Mac devono sopravvivere basandosi esclusivamente sul loro fragile rapporto.
Se Henry riuscisse finalmente rivelare a Mac chi si nasconde dietro tutte le sue maschere, i nostri eroi potrebbero forse avere una possibilità di sconfiggere le forze che cospirano contro di loro. Il vero amore non ha mai vita facile, ma per loro due potrebbe essere davvero l’unica speranza di sopravvivere.
Henry era così. Distraeva Mac che, di solito, passava direttamente al bacio. Picchiettò sul volante mentre guidava. Ci mancava solo Henry, visto il casino in cui era. Eppure, nonostante la follia che lo circondava, non riusciva a immaginare di stare senza di lui. Non aveva mai capito fino in fondo il fascino del “bello e dannato”, prima di allora. E comunque, Henry poteva essere annoverato tra i ‘dannati’? Era un criminale, ma non aveva quell’aura oscura, pericolosa e minacciosa. Mac non credeva neanche che possedesse un giubbotto di pelle. L’unica cosa di cui era sicuro, era che rischiava di mandare all’inferno la sua carriera. E la sua sanità mentale. E il suo cuore. Lo zucchero. Henry era come lo zucchero. Dava più dipendenza dell’eroina. No, quella era la caffeina, non lo zucchero. O forse no, era lo zucchero. Glielo aveva detto Henry, quindi probabilmente erano stronzate. Eppure, un fondo di verità doveva esserci, quindi che importava?
E quello era un altro aspetto di Henry. A Mac il mondo piaceva in bianco e nero, ed ecco Henry che inseriva le tonalità di grigio. E anche altri colori, illuminando il suo universo con una risata o un sorriso. Cristo Santo! Illuminando il suo universo con un sorriso? Scrollò la testa per scacciare quei pensieri molesti e uscì dalla superstrada in direzione di Altona. Era proprio cotto.”
Con “Tempesta”, un libro che mi ha preso così tanto da farmi rimanere sveglia sino alle due stanotte, siamo giunti alla conclusione di questa trilogia che di libro in libro, si è rivelata davvero estremamente piacevole. Avevamo lasciato Henry e Mac in fuga, accompagnati da Viola. L’agente dell’FBI infatti si trova sotto inchiesta, qualcuno sta tentando di incastrarlo tramite prove costruite ad arte. Per prendere fiato e decidere il da farsi, si stanno recando ad Altona dove tutto è cominciato, nella fattoria dei genitori di Mac. Qui i due gemelli Viola ed Henry-Sebastian, si ritrovano per la prima volta da anni in un clima familiare, quello di cui hanno goduto per breve tempo, prima che la loro giovane madre cadesse vittima del vizio della droga. Sono molti infatti i momenti in cui scopriremo importanti particolari della loro vita e capiremo un po’ di più, le motivazioni di molte delle azioni che Henry ha compiuto per sopravvivere. Mentre il rapporto fra i due uomini è messo in forse dalle paure di Henry, il quale non riesce a tacitare l’istinto di scappare che da sempre lo pervade nei momenti di difficoltà, un nemico intenzionato a distruggerli, sta sistematicamente eliminando ogni prova che potrebbe scagionarli e si avvicina sempre più alle persone che loro amano. Solo l’aiuto di Val, il superiore di Mac, che non crede alla sua colpevolezza ha impedito loro di trovarsi già in prigione, ma ora la tempesta si sta avvicinando e Mac ed Henry dovranno usare tutto il loro coraggio e la loro determinazione per sopravvivere e salvare ciò che hanno di più caro.
Il capitolo più bello di una serie che è andata in crescendo. Un libro che presenta momenti divertenti e tranquilli, in cui spesso vedremo Mac tentare di resistere al desiderio di strozzare il suo istrionico amante, incapace di capire i suoi repentini cambi di umore, alternati ad altri dove vedremo Henry pervaso dall’istinto di fuggire e nascondersi o dal senso di colpa che, sempre, lo accompagna nei confronti della sua gemella Viola, l’unica persona che fino a poco tempo prima contasse qualcosa per lui; quella sorella che ha perso parte della sua mente tentando di salvarlo e di cui si prende cura da anni. È per lei che non ha esitato a vendere il suo corpo e a fare ciò che riteneva necessario, diventando poi un truffatore, un uomo dalle mille identità che trasformazione dopo trasformazione, ha perso di vista sé stesso, non sapendo più chi è Sebastian, quel ragazzino costretto a subire pur di sopravvivere. Scoprirsi incapace di lasciare Mac al suo destino e di andarsene come ha sempre fatto, lo spaventa a morte, così convinto di non meritare una vita diversa, incapace di vedere un modo diverso di vivere e provvedere alle costose cure della sorella. E mentre Henry lotta con i suoi sentimenti, anche Mac è alle prese con i suoi dubbi e la sua paura di vedere Henry sparire come ha già fatto più volte. Due uomini che tentano disperatamente di non farsi troppe illusioni.
La parte finale ci regala momenti di grande azione, in compagnia di una Viola che pur con i suoi deficit, si rivela piena di coraggio e protettiva nei confronti del fratello tanto amato, aiutata da una bambina deliziosa piena di grinta e straordinariamente intelligente. Una conclusione abbastanza incredibile in verità, ma davvero ben scritta e avvincente, così come assolutamente originale e insolito si rivela il voto del nemico che ha mosso i fili per distruggere Mac.
Peneremo molto per vedere Henry e Mac riuscire finalmente a esternare ciò che hanno nel cuore, ma l’attesa viene premiata da un finale molto divertente che ci lascia con la sensazione che, nonostante questa trilogia sia finita, potremmo avere ancora la fortuna di vedere i due gentiluomini di Altona deliziarci con nuove avventure.
E vi lascio con una curiosità: se la cover di primo acchito, sembra abbastanza strana, in realtà scoprirete che le uova e la costruzione di un pollaio hanno un significato profondo legato al contenuto del libro, così, come l’ombrello lo aveva nella cover originale, e non posso che complimentarmi con la Triskell per l’attenzione e la cura ai particolari.
#1 I due gentiluomini d’Altona
#2 Il mercante di morte
#3 Tempesta