Recensione: That Sik Luv di Jescie Hall
Autrice: Jescie Hall
Genere: dark romance
Editore: Virgibooks
Data di pubblicazione: 15 luglio 2023
La fornicazione è peccato.
A quanto si legge, dovremmo sfuggire all’immoralità sessuale. Tutti gli altri peccati che le persone commettono sono proiettati al di fuori del corpo, ma l’individuo sessualmente immorale compie un peccato che va contro il proprio corpo.
Ci insegnano che questi pensieri e queste azioni sono immorali. Ma quel lato oscuro che vive dentro ognuno di noi – la vera natura dell’uomo – ci spinge a cercare quel bisogno che ci arde dentro, pretendendo di essere liberato. Nel midollo delle nostre ossa giace quella necessità intrinseca, un disperato tentativo di fuga. Un comportamento innato, apparentemente fuori dal nostro controllo.
Un’attitudine che brama a gran voce i peccati che ci dicono essere la nostra dannazione.
Aero è la gola da cui caccio quelle urla.
Le parti oscure di me che voglio tenere nascoste a questo mondo sono l’unica cosa che vede quando mi sbircia da dietro l’ennesima maschera.
È il demone che mi affoga nei miei desideri occulti.
Potrebbe non fermarsi mai. Almeno finché non soccomberò alle mie verità o morirò sotto il peso della sua morsa inesorabile.
Perché, secondo lui, la vita che sto vivendo è un inferno molto peggiore della morte.
“That Sik Luv” è uno standalone Age Gap St4lker Dark Romance di Jescie Hall che tratta tematiche che potrebbero disturbare durante la lettura. Si invita caldamente a leggere le avvertenze a inizio libro prima di addentrarsi nella lettura.
Un avvertimento iniziale: anche se chi si approccia al dark romance può essere aperto su molti fronti, mi sento in dovere di segnalare che il testo è piuttosto dissacrante e potrebbe infastidire per le critiche non troppo velate su temi religiosi.
L’ambientazione, infatti, è piuttosto anomala e viene chiarita un po’ alla volta; ci troviamo in una congrega ultra-cattolica circoscritta in un territorio proprio, che si fonda su leggi e regole di tipo confessionale e governata dagli esponenti delle famiglie più influenti e capaci di dimostrare maggiore fede. Briony, un’anomalia, è la prima donna riuscita a raggiungere i gradini più alti della sfera rappresentativa e senza accorgersene sta mettendo in discussione un intero sistema patriarcale.
Mi giro verso di lei e lei sussulta per la sorpresa. Le stringo i capelli bagnati e appesi in un pugno dietro il collo, le tiro la testa all’indietro e i miei fianchi coperti dall’asciugamano spingono i suoi contro il muro alle nostre spalle. “No” le dico severamente. “Se hai bisogno che io ti dimostri la mia devozione con un tocco morbido e gentile, allora ti aspettano molte notti tristi e insonni.” Faccio uno sbuffo di scherno, liberandole i capelli. “E delle lacrime sprecate per un uomo che non esiste.”
Da un punto di vista più generale, è un dark di certo non per tutti, che esplora in modo estremo la perversione di rapporti senza romanticismo e senza rispetto, in cui un angelo viene corrotto, umiliato, degradato nel modo peggiore. L’autrice è abile nel mantenersi sempre sul filo del consenso implicito, lasciando intendere che Briony, seppur vergine e ingenua, apprezzi delle pratiche un po’ volgari e sporche, pur non riuscendo all’inizio neppure a immaginare quanto possano risultare umilianti, dolorose o la possano far sentire usata. Questo contrasto tra il suo candore virginale e la perversione di ciò che Aero le fa rende il tutto piuttosto scabroso, ma siamo ancorati alla correttezza morale dal fatto che la ragazza mostri, prima e dopo l’esperienza, di apprezzare un approccio al sesso animalesco e privo di dogmi, e questo ci impedisce di scandalizzarci troppo per scene che possono risultare piuttosto forti, non tanto in senso didascalicamente pornografico quanto per la gestualità (ad esempio lo sputare in bocca).
So che è vergine. Sarà difficile per me farla abituare a questa situazione a poco a poco, quando in realtà voglio possederla spezzandola in maniera devastante. Ma inizieremo con calma, introducendola ai suoi desideri sconosciuti, compiendo atti di peccato che altri uomini hanno predisposto per addomesticarla. Prima che se ne accorga, sarà lei a possedere me con quel fuoco indomabile che ha dentro. “Ora fai la brava ragazza e succhiami la lingua,” la esorto, chinandomi in avanti e offrendogliela.
La lettura è sconsigliata anche a chi è incline a giudicare troppo facilmente protagonisti maschili psicotici, disturbati, privi di moralità e scrupoli nel corrompere giovani donne innocenti. La storia infatti ha inizio con Aero, uno stalker, che corteggia la sua vittima con regalini notturni e segni di una presenza inconsapevole. Via via che l’interazione tra loro si approfondisce, risulta più chiaro che dietro a tutto il suo agire vi sia un piano, una motivazione profonda e strategica, ma occorrerà tempo per capire se lui abbia cattive intenzioni o meno.
Aero è un personaggio che ho apprezzato in tutta la sua (voluta) ambiguità e che viene ben bilanciato dalla personalità di Briony, tutt’altro che remissiva. La trama si guarda bene dal replicare il cliché di un’innocente che viene manipolata e traviata a sua insaputa; si tratta invece del risveglio di una guerriera che prende coscienza di sé, del proprio potere e del proprio destino, scegliendo di partecipare a un progetto spregiudicato. Che lo faccia per curiosità, interesse o perché davvero si rende conto di essere stata fino a quel momento manipolata dai benpensanti, è decisa finalmente ad aprire gli occhi e a sperimentare la vita vera, con tutte le potenzialità per cui il suo Dio l’ha creata.
“Tu, Aero, sei la gola attraverso cui mi è stato permesso di urlare” sussurra, con il potere secolare delle dee nel suo tono risoluto. La sua mano abbranca il lembo del mio asciugamano e lo abbassa sotto i bordi del mio addome tatuato. “Ma io sono gli occhi attraverso i quali, prima o poi, riuscirai a vedere tuo valore.”
I protagonisti si incontrano abbastanza presto, lasciando il tema dello stalking e del corteggiamento solo in una prima parte che viene bevuta via in un attimo.
Gli obiettivi e le motivazioni di Aero emergono pian piano, dopo una lunga suspense su quello che possa volere da Briony. Ucciderla? Stuprarla? Giocare con lei? A conti fatti, lui stesso probabilmente non ha ancora deciso cosa farne, pur avendo una strategia, degli obiettivi, un passato e uno scenario ben chiaro in mente. Aero sviluppa una vera e propria ossessione per lei, nella quale vede non solo una cattolica puritana che aspira a un ruolo di pregio nella sua congregazione, ma un animo in cui scorge lati oscuri che vuole liberare. È palese che voglia rubarle la castità, ma non è abbastanza: vuole risvegliare le sue passioni, il suo lato lussurioso e ribelle. Quindi la stuzzica mettendola alla prova con enigmi e citazioni bibliche, facendole assaggiare un po’ di perversione, violenza, sangue.
“Ti amo con ogni battito del mio cuore oscuro e cavo, nella cui voragine risiede il fantasma in frantumi della mia anima. Ti amo con tutte le lacrime spezzate della mia mente torturata. Con ogni respiro agonizzante che esalo.”
L’adrenalina segue il flusso dei tentativi di contaminare un’anima pura e di fede, ma importante è anche il filone sotterraneo che delinea una strategia di demistificazione precisa ricca di indizi e indovinelli che guidano Briony attraverso un percorso pianificato volto a far sgretolare sotto ai suoi piedi il mondo corrotto e viscido che le sta attorno e a rivelarle “la luce”, quella vera, quella che fa parte della natura dell’uomo e della donna.
Si comprenderà che il romanzo è ricco di tantissimo sesso tutt’altro che vaniglia, ma ciò che rende la lettura davvero irresistibile è il mix che lega l’ossessione di Aero per questa ragazza virginale e il suo desiderio di addestrarla a essere sempre più oscura, con una caratterizzazione femminile che dipinge una guerriera che non si fa sottomettere se non quando lo vuole e perché lo vuole. Meravigliosa l’affermazione: “non ho mai voluto essere la regina di qualcuno. Io sono un re”.