Recensione: The final down di Irene Catocci

Reid

Tornare alla Ohio State potrebbe essere l’errore più grande della mia vita.

Sono il puma, il tight end che in campo non teme niente, ma è solo un’illusione perché rivedere Darren riporterà a galla la valanga di ricordi che cerco di tenere nascosti in fondo al mio cuore.

Farà male. Tanto.

“Ho buttato anni della mia vita dietro a un codardo.”

Parole vere. Dolorose. Che graffiano il cuore.

Ho solo un desiderio: rivederlo, anche se mi odia. Sfiorargli il viso, anche se brucerà.

Darren

Volevo solo una cosa da Max Reid: rispetto.

Mi ha deluso, tradito nell’anima.

Per lui sono sempre stato solo un segreto, qualcosa da nascondere e con cui sfogare i suoi desideri più nascosti.

Credevo di essere uscito dal tunnel buio in cui ero precipitato dopo la nostra rottura. Mi sbagliavo.

Il puma è tornato e io non riesco a respirare se non il suo odore.

Dopo The Best Player, The Friend Zone, The Fake Game e The Second Match, siete ponte/i per scendere in campo con il puma? Che la sfida finale abbia inizio.

Fenici, siamo arrivati all’ultimo capitolo di questa serie, purtroppo, dico purtroppo,perché ogni volume è stato particolarmente bello e ha trattato tematiche sempre diverse senza mai annoiare il lettore. Ma, bando alle ciance, buttiamoci nella recensione di questo sport romance.

Reid é il tight end dei Bengals e fratello di Pilar, moglie di Roho. Viene, come abbiamo già visto nella storia di Pilar e Roho, da una famiglia che definirla disfunzionale è poco. I suoi genitori sono anaffettivi, pensano solo al loro tornaconto personale anche quando si tratta della felicità dei  figli e fanno di tutto pur di salvare la facciata e di non creare scandalo. Anche se la storia si svolge nel ventunesimo secolo e di scandaloso c’è ben poco, per le loro menti contorte e arcaiche certe cose getterebbero la vergogna sull’intera famiglia. Di che sto parlando? Del fatto che Reidsia gay, o meglio omosessuale. Dato che suo padre è anche il suo agente, per salvare la facciata, grazie ai quattrini, lo accoppia a una modella, Cloe, arrivista senza scrupoli, cuore e cervello, che giungerà addirittura a minacciarlo. Lui sta malissimo in questa situazione perché sta perdendo quello che è più importante per una persona: l’amore della sua vita. Vi chiederete chi sia, se siete stati attenti e avete letto i libri precedenti, il nome che vi sto per fare non vi stupirà. Non è nessun’altro che Darren, fratello di Diva e miglior amico di Theo. Darren si è stancato di vivere il loro amore di nascosto e per di più di vedere Reid con quella sciacquetta e quindi lo lascia. Ma ambedue si amano così tanto che separati  stanno malissimo e si può dire che non vivono più ma arrancano. Darren sa di essere gay da tutta la vita, mentre Reid lo ha scoperto recentemente, perché l’unica persona di sesso maschile che l’abbia mai attratto è stato sempre e solo quest’ultimo. Infatti ci impiega un bel po’ per venire a patti con quello che prova. Oltre che a farsi diecimila “pippe” mentali, il povero Reid non si sente mai adeguato e pensa di dover assecondare in tutto suo padre, sia per avere una sorta di rapporto padre/figlio con lui,  sia a causa di un evento del suo passato che si è tenuto dentro per tutta la vita e che gli pesa come un macigno. Complice il ritiro della squadra che si terrà nell’Ohio State, i due si rivedranno. Non sarà per niente facile il loro incontro perché Reid cercherà di riconquistarlo ma Darren, giustamente sarà indeciso: lo odia e lo ama allo stesso tempo e ha paura di far soffrire di nuovo il suo cuore. Ma Fenici, lo potete immaginare, quando si è di fronte al vero amore, quello con la V maiuscola, niente e nessuno vi potrà mai tenere separati da esso. E infatti, fra un litigio e l’altro, tra i due scoppia di nuovo una passione bruciante, anche perché, da quando si sono detti addio qualche mese prima, ambedue non riescono ad andare con nessun altro. Ma a volte l’amore non basta a eludere degli ingranaggi che sono più grandi di noi e un passato che pesa troppo. Serve un coraggio enorme per decidere di andare contro tutti, donare te stesso e le tue paure all’altro, e metterti totalmente a nudo,  per lasciarti guardare fin dentro l’anima, pur sapendo che quello può significare perdere la persona che ami. E Reid, dopo averci pensato a lungo, lo fa.  Ma Darren? Lo lascerà? Riusciranno ad amarsi alla luce del sole e non soccombere al passato e ai ricatti? Non vi dico di più perché la storia merita di essere letta.

Fenici, questo romanzo mi ha spiazzato per la dolcezza di ambedue i personaggi:Reid, all’apparenza il più tosto, rispetto a Darren ha un anima nobile, dolce e romantica che ha dovuto purtroppo  celare. La sua vicenda ti taglia davvero in due e ho sperato fin dalle prime pagine nel lieto fine, perché per accontentare chi non merita e per la sfiducia in se stesso, lui si stava perdendo. È il personaggio che muta più di tutti non soltanto in questo romanzo ma nell’intera serie. Affronta un cambiamento molto importante che riguarda la sua sessualità nell’età adulta. L’autrice Irene Catocci lo gestisce con delicatezza, ci porta attraverso i capitoli del libro a empatizzare sempre di più con lui e a capire cosa accade e come affronta il cambiamento. Sarcasmo e sorrisi non mancheranno,  sono presenti ma meno rispetto agli altri volumi della serie, e penso che sia una scelta corretta da parte dell’autrice visto il tema che tratta. Vi scapperanno dei dolci sorrisi quando leggerete le incertezze dei sentimenti di Reid; occhi a cuoricino e romanticismo, invece, quando leggerete di come si sono frequentati, e delle poesie o canzoni che si sono dedicati,  e  più vi addentrerete nella lettura e più amerete questo romanzo, non smetterete di leggerlo fin quando non arriverà l’ultima riga. Io l’ho praticamente divorato!

Mi rattrista inoltre pensare che ci sono, ancora oggi, persone, come i genitori di Reid, che disprezzano i propri figli basandosi solo sulla loro sessualità.  Spero che ogni essere umano possa trovare la sua metà e vivere felice, a testa alta, la propria scelta d’amore, fregandosene di coloro che disapprovano, così come ha fatto il nostro protagonista.