Recensione: The Perfect Day di Francesca Redeghieri Serie Sweety#2
Titolo: The Perfect Day
Autore: Redeghieri Francesca
Serie Sweety vol.2
Genere: New Adult, Seconde Possibilità
Pag: 280
Data di uscita 29 Luglio
– Pancake per due (Prequel della serie)
– The Perfect Game #1
– The Perfect Day #2
Archer Ripley è felice della sua nuova vita in Vermont dove si divide tra donne sempre diverse, una fattoria da gestire e cavalli da domare, ma non ha fatto i conti con il passato che, prepotente e impetuoso come un branco di Mustang selvaggi, è deciso a travolgerlo e, quando la lettura di un testamento lo riporta in New Hampshire, si scontra con la stessa donna che un tempo aveva catturato il suo cuore al lazo.
Runa Walsh ha folti capelli rossi e occhi intensi e brillanti quanto i quadrifogli, ma è anche indomita e focosa come la sua terra di Irlanda.
Tra una lite, un dispetto e, uno scontro dal sapore antico, il rapporto di Runa e Archer degenera fino a diventare una vera e propria sfida e la passione che un tempo li aveva uniti divampa di nuovo portando con sé gli echi di vecchie incomprensioni che però adesso richiedono di essere risolte.
NO SPOILER
“Ricordati che siamo nati per essere felici.”
Un libro che suona una dolce melodia, come un inno all’amore e, tra note acute e gravi, si insinua nel cuore del lettore spingendolo a provare ogni sentimento che esplode in questo splendido romanzo, da cui non è possibile allontanarsi fino all’ultima pagina.
L’amore “dolce” è il Leitmotiv che accompagna la serie Sweety, nata dalla sublime scrittura di Francesca Redeghieri. Dopo aver letto tutti e tre i romanzi, uno più emozionante dell’altro, credo che The Perfect Day sia l’emblema del romanticismo con quel tocco di eccitazione e passione.
Avevamo già conosciuto Archer in The Perfect Game, un cowboy dagli occhi azzurri e dal fisico scultoreo che trasudava sensualità in ogni suo gesto. Sfido chiunque a non aver avuto intenzioni peccaminose solo a pensarci; il ragazzone con i suoi Denim in perfetto stile country aumenta i livelli di dopamina al solo sguardo. Credo che basti guardare la bellissima cover per desiderare di incatenarlo a sé una notte dopo l’altra.
Il libro narra l’amore tra Archer e Runa, chiamata “Scones” (dolcetti irlandesi) dal nostro cowboy. Tutto inizia sei anni prima, quando i due si conoscono e si innamorano nella scuderia dei Walsh. Entrambi giovani e impulsivi, celando la verità a Patrick Walsh, padre della ragazza, decidono di non poter fare a meno l’uno dell’altra e si promettono il per sempre. Ma nuvole cariche di lacrime si intravedono all’orizzonte e Archer commetterà l’unico errore che spezzerà Runa nel profondo. Il sogno si infrange. Il cuore perde un battito. Tutto diventa nero e le strade si separano. La vita implacabile prosegue e, come un fiume in piena, spinge i detriti a riva.
Il salto temporale di ben sei anni viene descritto tramite flashback puntuali che permettono al lettore di comprendere al meglio sia la trama che, soprattutto, i sentimenti e le emozioni provate dai nostri protagonisti, grazie anche alla voce narrante che consente un punto di vista esterno. Quando Archer scopre che Patrick Walsh è deceduto e lo ha incluso nel suo testamento, tutto riaffiora a galla come dopo un uragano, perché per quanto Dillon, Rafe e la piccola D siano ormai la sua famiglia, il cuore non ha mai dimenticato l’amore per la sua Scones e per l’uomo che lo ha accolto come un figlio.
A volte la vita dona una seconda possibilità.
Da qui iniziano un turbinio di momenti in cui è impossibile non entrare in empatia con Archer e Runa. Si percepisce nel cuore ogni scheggia di dolore, sulla pelle l’emozione del rivedersi, la passione in quel primo bacio. L’amore si consuma e incendia i loro corpi tra le lenzuola con scene peccaminose e cariche di sfrenata sensualità senza mai scadere nel volgare. Da non dimenticare le uscite esilaranti di Logan, l’amico speciale di Runa, un personaggio eclettico che mi ha strappato più di un sorriso.
Un libro stupendo, una scrittura scorrevole con dialoghi ben curati, descrizioni dettagliate e per nulla scontate dell’ambientazione rustica, in cui i paesaggi e l’amore per gli animali ne fanno da padrone.