Recensione: The summer proposal. Un’estate per innamorarsi. di Vi Keeland
Autrice: Vi Keeland
Genere: sport romance
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 13 giugno 2023
La prima volta che Georgia Delaney incontra Max Yearwood è a un appuntamento al buio: lui, affascinante, divertente e sexy, è esattamente quello di cui ha bisogno dopo che il fidanzato Gabriel è scappato in Inghilterra e le ha chiesto una relazione aperta. O così crede… Finché non arriva l’uomo che davvero doveva incontrare, che fin da subito si rivela un tipo noioso, con cui ha ben poco in comune.
Prima di andarsene, Max le regala un biglietto per una partita di hockey a pochi isolati di distanza, nel caso in cui le cose con l’altro non funzionassero. Quindi, tornando a casa, delusa e scoraggiata, Georgia si ferma al palazzetto e solo alla fine del match si accorge che chi ha appena segnato ha delle fossette sexy… proprio come quelle di Max.
La chimica tra loro è irrefrenabile e lei è indecisa se lasciarsi andare: Max ha firmato un contratto con una nuova squadra a cinquemila chilometri di distanza e presto partirà per Los Angeles. E così quando le propone di trascorrere l’estate insieme, per dimenticare il suo ex, a Georgia sembra un piano perfetto: le cose non possono diventare troppo serie quando si ha una data di scadenza, no? Ma si sa, l’amore scombina sempre i piani…
I contemporary romance di Vi Keeland sono un appuntamento fisso e attesissimo dalle lettrici italiane: questa volta l’autrice bestseller del New York Times e di USA Today ci racconta l’avventura estiva tra una donna infelice e un affascinante giocatore di hockey professionista, capace di farle conoscere il vero amore.
Cercavo un romanzo leggero da gustarmi sotto l’ombrellone e mi sono lanciata su questo sport romance autoconclusivo di un’autrice che ancora non conoscevo e devo dire che mi è piaciuto parecchio.
A un appuntamento al buio, Georgia Delaney, manager di successo e instancabile lavoratrice con una situazione sentimentale a dir poco inusuale alle spalle, incontra Max Yearwood, un ragazzo intelligente, divertente e pure sexy. Tra i due, ovviamente, scatta subito la scintilla dell’attrazione… almeno finché arriva il vero appuntamento al buio di Georgia e, per farsi perdonare, Max le regala i biglietti per una partita di hockey che si svolgerà quella stessa sera a pochi isolati di distanza.
Inutile dire che il vero appuntamento si rivelerà noioso e privo di punti in comune tra i due, e Georgia decide di interromperlo per tornare a casa, ma quando passa davanti all’arena dove si svolgerà la partita, decide di fare una follia e raggiungere Max. Cosa non si aspetta? Di rivedere il bel viso di lui sul maxischermo dopo che ha segnato… Già, perché il nostro protagonista è un giocatore professionista della NHL.
La situazione tra i due non potrebbe essere più complicata: lei sta con Gabriel, fidanzato che è volato per lavoro in Inghilterra chiedendole una relazione aperta fino al suo rientro; lui ha già firmato con una nuova squadra e dopo l’estate si trasferirà a cinquemila chilometri di distanza. Come si risolve una situazione simile?
Max le propone di trascorrere l’estate insieme per poi salutarsi prima della sua partenza per Los Angeles e a Georgia, nonostante una titubanza iniziale, pare sia il piano perfetto.
La trama mi è piaciuta, sebbene non fosse una novità, e i personaggi mi hanno conquistata perché molto diversi tra loro ma complementari (lui spensierato e divertente, lei riflessiva e razionale).
Lo stile dell’autrice è scorrevole e mi ha presa fin dall’inizio, in particolare per i dialoghi frizzanti e il protagonista maschile a cui è impossibile non affezionarsi. Sì, perché Max non è solo un Bel Faccino (come il suo soprannome), ma è un ragazzo attento che riuscirà a far sbloccare la protagonista realizzando ogni punto della sua lista di cose da fare.
Un romanzo piacevole, molto dolce, che si legge in poche ore e che regala emozioni forti quando si toccano argomenti delicati.
Unica nota dolente? La punteggiatura ogni tanto sembra messa lì a caso; in alcuni punti, le virgole cambiano proprio il senso delle frasi. Insomma, da una CE così grande mi aspetterei maggiore attenzione.