Recensione ” Ti ho vista” di Daniela Romano
AUTRICE: Daniela Romano
EDIZIONI: Albatros -Il Filo
Ebook € 9,49 – cartaceo € 14,02
Pagine :442
GENERE: contemporary romance
Jules è single, sta per laurearsi e vive a New York con Rachel, l’amica di una vita fidanzata con Josh. Sogna di lavorare in ambito editoriale e d’incontrare l’uomo dei suoi sogni, in grado di spazzare via le insicurezze di sempre e di cogliere la sua verginità. Infatti non è mai stata innamorata e non ha mai avuto una storia ‘seria’. Un giorno, per caso, un affascinante ragazzo la salva prima di essere investita da un’auto. Quegli occhi impenetrabili, capaci di leggerle l’anima e accenderle il desiderio, iniziano a tormentare i suoi pensieri. Ma in una metropoli come New York, quante sono le possibilità d’incontrare due volte la stessa persona? Eppure a Jules il destino concede una seconda chance: l’uomo del mistero si chiama Dean, ed è il fratello di Josh. Tra i due scoppia immediatamente un’attrazione fisica incontenibile, ma l’oscuro passato di Dean non gli permette di lasciarsi andare, e mentre lui vuole tenere la relazione su un piano puramente sessuale, Jules s’innamora… Una storia incredibile, una passione capace di far sognare e di restituire fiducia nella magia dell’amore.
Ho scelto questo libro per diversi motivi, innanzitutto la copertina è molto intrigante con quel gioco di luci e ombre, le figure appena distinguibili e al centro le loro mani che si sfiorano. Rimanda moltissimo non tanto alla trama presentata, quanto piuttosto al fulcro del romanzo. Un’immagine che è lo specchio di due anime, di un legame, di un tormento. L’autrice poi è italiana e questa è la sua prima pubblicazione, non potevo certo lascarmi scappare la possibilità di leggerlo e conoscere meglio colei che ha dato vita ai personaggi; infine, il titolo semplice ma d’effetto, mi ha fatto pensare a possibili evoluzioni della trama.
Vi dico subito che, inizialmente, sono rimasta piuttosto basita, i primi capitoli narrano la quotidianità di Jules e della sua amica del cuore da sempre, oltre che compagna di università, Rachel. Jules è descritta come una ragazza dolce e di sani principi, si è concessa pochissime occasioni di conoscere e frequentare i ragazzi ed è ancora molto ingenua e inesperta. Romantica e sognatrice, attende il vero amore, e nessuno sino ad ora è stato all’altezza delle sue aspettative né le ha fatto battere il cuore.
Rimane però affascinata da un uomo che le salva la vita con provvidenziale prontezza, mentre persa nei suoi sogni non si accorge dell’auto che sta per investirla. Lui è stupendo ma scappa via pochi istanti dopo essersi accertato dell’incolumità di lei.
“Allora io vado. Posso lasciarla da sola o mi tenterà un altro suicidio?”
Jules cade vittima di un colpo di fulmine. Qui mi è venuto un mancamento: ho pensato “mannaggia un’altra Anastasia Steele” e chi di voi mi conosce sa benissimo cosa penso io della signorina Steele alias Sig.ra Gray. Però… sì, c’è un però, non ho saputo individuare esattamente cosa mi abbia convinto a concedere ancora qualche capitolo a questa storia ma tant’è l’ho fatto e non me sono pentita.
Lo stile narrativo è fluido, e la scelta di narrare la vicenda con punti di vista alternati è vincente, perché davvero facilita la comprensione delle emozioni profonde e dei tormenti interiori dei protagonisti che, altrimenti, sarebbero difficili da cogliere. L’autrice compie inoltre un’ulteriore scelta nella narrazione da parte dell’ombroso, cupo Dean: ci racconta i suoi pensieri e questo aspetto ha mosso la mia curiosità e mi ha fatto mettere comoda, luce giusta, gatta sul collo e, in poche ore, ho divorato tutta la storia.
Nonostante ciò, la scrittura è molto acerba con alcune terminologie che non ho trovato appropriate a una storia ambientata a New York, perché più in uso qui da noi, così come l’utilizzo di un linguaggio gergale e ricco di improperi, da parte di Dean in particolare, espressioni molto forti, moderne se vogliamo, ma che non apprezzo se non a piccole dosi.
Tenendo conto che si tratta di un’opera prima, il prezzo a cui è proposto anche in formato ebook e la casa editrice che la sostiene, rendono questo scritto qualcosa di decisamente più raffinato di un self e, di conseguenza, mi aspetto una maggiore ricercatezza nell’uso della lingua italiana così come la cura nel correggere le espressioni caratteristiche del linguaggio parlato, diverso regione per regione; su questo punto, non ci siamo. La trama però è intrigante e devo ammettere che conquista, nonostante non si distacchi molto dalle tendenze più recenti del romanzo rosa con qualche puntina di piccante che non disturba.
Nel corso della lettura, l’uso del parlato scurrile e crudo si attenua, divenendo più dolce e curato. Mi domando se l’autrice non abbia avuto in mente di utilizzare anche questa modalità per accompagnare il grande cambiamento che avviene soprattutto in Dean, del quale ovviamente non vi racconterò nulla per lasciarvi il gusto di scoprirlo da sole.
Ma torniamo ai nostri personaggi, in realtà io ho individuato una storia nella storia. Questo aspetto è da menzionare a favore, perché riusciamo a conoscere e apprezzare sia i due protagonisti sia la coppia secondaria, che a me è piaciuta moltissimo, ovvero Rachel e Josh. Deliziosi insieme e validi sostegni per i due innamorati, oltre che fautori di numerosi incontri tra i due.
Jules accompagna Rachel a una cena, per sostenerla dato che la ragazza incontrerà per la prima volta il fratello di Josh, il suo fidanzato. Il fratello in questione, tra milioni di persone che popolano la grande mela, è chiaramente il nostro Dean. Turbato nel rivedere la donna che ha salvato e da cui è scappato a gambe levate senza però riuscire a dimenticarla, Dean offrirà alle due ragazze tutto il suo repertorio da uomo senza cuore-menefreghista, interessato solo a incontri occasionali con donne-oggetto che non vede mai una seconda volta. È assolutamente arrogante, per non usare termini offensivi. Ma, poco dopo, si scusa e, grazie appunto agli excursus nella sua mente, capiamo che in realtà è un uomo ferito, in una fase turbolenta, dolorosa e critica della vita.
Jules, dal canto suo, così candida, bellissima ma innocente, in attesa del vero amore a cui donare la sua verginità, ha un rapporto ambiguo con il padre spesso assente, che ha segnato la sua vita rendendola meno audace e forse un pochino insicura nei rapporti con gli altri. Avrei voluto vederla più decisa, padrona della situazione e combattiva per tutto il romanzo, invece anche lei acquisisce maggiore coraggio verso la fine della storia, quando compie alcune azioni a beneficio di Dean che contribuiranno a regalarci il gran finale.
Lei lo ama fin da subito, ma è spesso travolta da momenti d’incertezza in cui emerge la sua indole insicura. Le scelte che compie nel tentativo di allontanarsi da Dean la pongono sovente in situazioni complicate e critiche.
Lui rifiuta di ammettere il suo amore per Jules, aggrappandosi strenuamente a uno stile di vita particolare, e affermando che tra loro due potranno esserci soltanto incontri sessuali. Tuttavia, interviene spesso come un angelo custode provetto per salvare la sua donna dai pasticci in cui lei si va a infilare e, gradualmente, il lettore s’innamora di questo personaggio tenebroso e tormentato. Anche se è scontato, anche se lo abbiamo già letto… non importa: Dean vi piacerà.
“Chiusi gli occhi. E come sempre quando lo facevo, da due settimane a questa parte, pensai a lei. Non l’avevo più vista dopo la cena eppure era costantemente nei miei pensieri, nei miei sogni. La cosa mi turbava parecchio. Ne parlai anche col dottor Herbert, ma quello che lui mi disse non mi piacque per niente: “Lei è la via per la tua salvezza, Dean. Conoscila, frequentala… e lasciati andare”. Frequentarla? Non se ne parlava proprio. Per fare cosa? Fidanzarmi e diventare come quegli idioti che festeggiano San Valentino e comprano stupidi regali? No, non fa per me. E poi, dopo la morte di mia madre, mi ripromisi di non fare entrare più nessuno nella mia vita. Di non affezionarmi a nessuna donna. E avrei sempre tenuto fede a quella promessa. Perché la verità è che evitare i sentimenti era l’unica cosa che mi teneva in vita. L’unica cosa che mi avrebbe sempre tenuto in vita.”
Una storia d’amore adatta a chi desidera un momento di relax, un’autrice italiana agli esordi la cui scrittura non mi ha convinto del tutto, così come la trama un pochino “già sentita”, ma nemmeno delusa. Leggetelo e fateci sapere cosa ne pensate.
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