Recensione: Tiranno è l’amore di Bertrice Small
Serie: O’Malley Saga vol.1
Serie: O’Malley Saga vol.1 Autore: Bertrice Small Genere: romanzo storico tudor Editore: Mondadori I Romanzi Introvabili Data di pubblicazione: 03 febbraio 2024
La serie O’Malley Saga è composta da:
- Tiranno è l’amore
Skye O’Malley ha imparato a camminare e navigare sulla tolda della nave del più famigerato marinaio d’Irlanda, il capoclan di Innisfana, suo padre. Con gli occhi e il carattere del mare in tempesta, è promessa sposa fin da bambina a un uomo che detesta, ma la sua prima, dolcissima notte di nozze viene reclamata come ius primae noctis da Niall, lord Burke, del clan MacWilliam. Quando il destino concederà loro una seconda possibilità, un assalto piratesco li dividerà ancora. Perduta la memoria per lo shock, Skye viene portata ad Algeri e venduta a Khalid el Bey, con cui ritrova la felicità. Ma il sogno presto finisce. All’improvviso ricchissima, si rifugia in Inghilterra alla corte di Elisabetta I, dove tra intrighi, vendette e dolci ritiri nella campagna inglese ritorna dalle nebbie della memoria quel Niall dagli occhi di ghiaccio tanto amato. Skye però non è più la stessa…
Nell’estate del 1541 O’Malley di Innisfana salpò dalla sua roccaforte
sull’isola di Innisfana e quello fu il primo dei molti viaggi di Skye.
La bambina mosse i primi passi incerti sulla tolda della nave paterna e i suoi dentini lasciarono il segno sulla ruota del timone.
Wow amici Fenici, che avventura! Tante cose da dire e poche righe per esprimerle tutte, che guaio…
Il romanzo ricorda molto il famoso cult di Angelica, l’indomabile marchesa degli angeli un film del 1964 (se non lo avete visto, ve lo consiglio). Di fatti la vera protagonista è Skye O’Malley nonostante le figure maschili, seppur con un ruolo di centrica, sono messe in secondo piano dalle peripezie della donna.
Il viaggio travagliato di Skye inizia fin dalla tenera età, in un periodo storico dove le donne a quattordici anni erano considerate zitelle, quindi abbiate già da subito una mentalità aperta sotto questo punto di vista.
La bellissima, intrepida e combattiva Skye è viziata dal padre nonostante sia la più piccola tra le sue figlie. Dopo sei femmine e nessun maschio è destinata da prima a prendere i voti per mancanza di una dote, poi viene vista dal padre come l’unica tra la sua prole ad avere le qualità giuste per portare avanti il nome degli O’Malley quindi viene cresciuta come una lady oscar marinara.
Skye divenne la sua erede riconosciuta, e i marinai la idolatravano e la viziavano.
Ma di che tipo di eredità si parla? Non solo di discendenza ma bensì, della necessità di portare avanti il lavoro di pirateria della flotta del padre. Skye è una ragazza con i contro c*** ma è pur sempre una donna e il padre la obbliga a sposare il capo di un potente clan vicino che lei odia.
Rimane invece folgorata dai sentimenti che prova per Niall MacWilliam, figlio del signore feudatario di suo papà venuto in visita alla roccaforte Innisfana per puro caso. E amici, è subito un instant love sconcertante nel vero senso della parola, roba da ti amo e ti voglio sposare dopo un bacio. Ma ahimè i due non riescono a convolare a nozze ma solo a ottenere la loro prima notte.
Da qui in avanti ne succedono DI TUTTI I COLORI, e sì l’ho scritto in maiuscolo perché non voglio spoilerare troppo su ciò che succede a Skye.
Quest’ultima inizierà un viaggio per il mondo, saltando da un uomo all’altro (ALT non prendetela per una poco di buono perché c’è un motivo e se volete scoprirlo dovrete leggere il romanzo) e avendo da alcuni di loro dei figli. Viene usata, maltrattata, rapita, rinchiusa, fatta diventare una cortigiana e chi più ne ha più ne metta fino addirittura a inimicarsi la Regina Elisabetta Tudor… cioè riuscite a capire dove riesce ad arrivare a forza di essere sballottata di qua e di là? Intrighi, tradimenti e in tutto questo ambaradam Skye e Niall sono come due calamite che si cercano oltre oceano.
Il romanzo è diviso per praticità in tre parti: Irlanda, Algeri e Inghilterra e in ognuno di questi luoghi Skye scopre una diversa parte di sé e differenti tipi di amori, ma pur essendoci un epilogo lieto, la ragazza che parte dalle coste dell’Irlanda non è la stessa donna che conclude il suo viaggio in Inghilterra.
Mi è piaciuto molto come l’autrice è riuscita a far variare la personalità di Skye nel tempo, come le fa affrontare gli ostacoli e non le consente di abbattersi anche nei momenti in cui ne avrebbe diritto, come nonostante siamo in un periodo storico in cui gli uomini la fanno da padrone, Skye dimostra quanto una donna possa influenzarne le decisioni.
Il romanzo è molto descrittivo e con punti di vista multipli ed è un bene perché così è possibile carpire meglio tutte le sfumature di questa peregrinazione.
Consigliato!