Recensione: Traded di A. K. Rose

Mi hanno mentito, usato… Si sono presi gioco di me.

L’Ordine mi ha tolto qualcosa…
La mia proprietà.
Vivienne.
E adesso lei appartiene ad un altro uomo…
Macoy Daniels.
Quello che lui non capisce è che, nel momento in cui ha firmato quel contratto, ha anche firmato la sua condanna a morte.
Con i figli, la rintracciamo.
Ma quando arriviamo lì, troviamo qualcosa di inaspettato.
Vivienne è… Selvaggia, piena di furia, come mai l’ho vista prima.
C’è un motivo se la chiamiamo gatta selvatica.
Non so bene se stia salvando lei dal suo rapitore… o viceversa.
Tutto ciò che so è che voglio risposte…
E voglio vendetta.
Divento l’uomo che ho lottato con forza per lasciarmi alle spalle.
Il mercenario freddo e senza cuore.
Userò… Tradirò… E mentirò.
Per lei andremo a caccia.
Per lei uccideremo.
E quando verremo forzati da Haelstrom Hale a fare uno scambio, a contrattare per una vita…
L’unica cosa che mi resterà da fare sarà seguire quell’istinto selvaggio che sento di proteggerla.
E mandare per posta Macoy Daniels sulla scrivania di Hale.
Pezzo per pezzo.

Halestrom Hale l’ha preso in giro, ha venduto Vivienne a Macoy Daniels a sua insaputa e ora lei è con lui. Per London St. James questa è una vera e propria dichiarazione di guerra.

Lui è sempre stato un uomo freddo e calcolatore, determinato a ottenere ciò che desidera, ma ora è selvaggio, un assassino con l’unico obiettivo di mettere in salvo la sua gattina e radere al suolo tutto il resto.

Affiancato dai figli Carven e Colt andrà a caccia e una volta trovato, distruggerà ciò che si metterà sulla sua strada. Nessuno può permettersi di toccare ciò che è loro… A meno che non voglia una morte lenta e dolorosa.

L’evento cambierà parecchio gli equilibri tra i quattro perché tutti gli uomini della famiglia, nessuno escluso, dovranno fare i conti con il legame che li unisce. Sono spezzati, anime oscure che trovano la pace solo grazie a Vivienne, verso la quale provano un assoluto senso di protezione. Tutti darebbero la vita per lei.

E se lei è il collante che li unisce, London è per tutti la guida, l’alfa indiscusso che conduce la loro famiglia.

“Eccoci di nuovo qui, a spingere l’uno contro l’altra, a tirare la corda, senza che nessuno dei due decidesse finalmente di lasciarsi andare al fuoco che ardeva chiaro tra noi.”

Paure, insicurezze, rabbia, dolore… sono sentimenti che fanno da cornice a una storia adrenalinica che vi terrà con il fiato sospeso.

Perché ovviamente i nemici non mollano, intenzionati a riprendersi colei che considerano una loro proprietà, consapevoli che è anche l’unico punto debole di un uomo altrimenti invincibile.

I protagonisti di questa trilogia sono sia vittime che carnefici, persone che faticano a mantenere la propria stabilità emotiva perché costantemente prede dei propri demoni e, cresciuti nella violenza, ne fanno di quest’ultima un’arma di sopravvivenza.

La storia si fa sempre più complessa: i misteri legati all’identità di King e del ruolo di Jack Castelmaine sono davvero ben lontani dal dipanarsi, fa inoltre il suo ingresso una terza sorella, Helene… Siete pronti a conoscerla?

Come nei capitoli precedenti della serie, Traded è scritto a POV alterni e con uno stile fluido e ben ritmato che tiene inchiodato il lettore alle sue pagine. La trama è complessa ma onestamente sto iniziando a scorgere qualche ridondanza con la precedente trilogia… Spero che AK Rose mi sorprenda con Claimed. Non vedo l’ora!