Recensione: “Troppe volte vorrei dirti no” di Samantha Towle
Care Fenici, oggi Nayeli ci parla di “Troppe volte vorrei dirti no” di Samantha Towle
L’amore può essere una scommessa rischiosa.
Sono stato abituato ad avere sempre il controllo della situazione. Fuori e dentro l’ufficio. Così quando i miei genitori hanno agito alle mie spalle, assumendo a mia insaputa un co-direttore per aiutarmi a gestire gli affari di famiglia… diciamo che non l’ho presa benissimo. Specialmente quando ho scoperto che la persona in questione è un’insopportabile conoscenza del college. Mi ha sempre giudicato un playboy viziato, ma lei non è altro che un’odiosa signorina so-tutto-io. E adesso è qui, nel mio ufficio, a insegnarmi come gestire la mia compagnia. Ho lavorato sodo per arrivare dove sono e non mi farò mettere da parte da lei perché mi giudica un donnaiolo impenitente. Devo solo riuscire a togliermi dalla testa le sue gambe mozzafiato… Ma sì, ce la faccio. E ormai ho deciso: la signorina Morgan Stickford imparerà presto che Wilder Cross è l’unico che comanda.
Wilder è un instancabile e convinto donnaiolo, ma quando lo sguardo gli cade su Morgan, l’unica donna che non cade ai suoi piedi e che l’ha sempre detestato dai tempi del college, inizia una caccia che non potrà finire bene.
Vaffanculo a Morgan e alla cazzo di maledizione che ha lanciato sul mio uccello. La odio.
Okay, non la odio.
L’orribile, fottutissima verità è che non riesco a fare sesso con nessuno perché voglio lei. Nessun’altra, solo Morgan.
E odio il fatto che non posso averla.
La trama non è particolarmente complessa, così come la vicenda non è molto tormentata, però è ben gestita l’alternanza di capitoli tra le vicende passate, che raccontano di una Morgan giovane, innamorata e cicciottella (una 42, a dire il vero), e quelli attuali, visti dal punto di vista di uno spumeggiante Wilder, allupato e irresistibile.
Mi giro verso di lei e…
Porca puttana.
Porta un abito di pizzo nero. Ha il rossetto e i capelli lunghi, sciolti e lisciati con la piastra, le cadono ben oltre le spalle.
Cazzo, è magnifica.
Sarà dura non avere un’erezione stasera.
«Ehi. Stai bene». Sei sexy. Scopabile.
Una prima parte tutta basata sull’attrazione e sulla seduzione, sul desiderio inespresso, che verranno sfogati in una seconda parte fisicamente impegnativa (se mi capite, senza vestiti), che si riempie via via di desideri nuovi in fatto di sentimenti e di progetti futuri.
Morgan è il mio nuovo waffle. La voglio tutto il giorno, tutti i giorni, in ogni maniera possibile. E non credo che mi passerà mai.
È una lettura leggera e piccante, con personaggi che mi sono piaciuti da subito, complice anche la confidenza con cui Wild ci parla nella sua prima persona presente. È un ragazzo spavaldo, ex campione di Lacrosse, bellissimo e dotato in tutti i sensi. Morgan è invece una ragazza seria, che ha sofferto per essersi innamorata di un donnaiolo che non la degnava di uno sguardo, e che ha puntato tutto sulla carriera. Fino a quando lui si è accorto di lei.
«Hai un pessimo effetto sul mio ego, sai».
«Wild, non ti serve il mio aiuto con quello. Il tuo ego è già più grande del Grand Canyon». Okay, forse sono un po’ sbruffone, però ho i miei motivi per esserlo: sono straordinario.
Una penna senza dubbio piacevole, molto frizzante, esperta. Al di là di un paio di refusi (non mi abituerò mai a leggere “a lavoro”) lo stile e il vocabolario sono perfetti, con scene di sesso esplicite ma affatto volgari, che riescono a trasmettere moltissimo con poche pennellate precise.
In sostanza, non troverete grossi colpi di scena, ma passerete un paio d’ore col sorriso sulle labbra. A volte basta anche questo, no?
Signore e signori, Wilder Cross vuole smettere di essere il sexy single.
Voglio essere un sexy… non lo so. Come si chiama un uomo in una relazione di coppia? Fidanzato. Voglio essere il sexy e superattraente fidanzato di Morgan.
E questo pensiero non mi fa venire l’orticaria.
Be’, questa è una cazzo di sorpresa.