Recensione: “Troppo vicino” di R. Phoenix
La vita di Skylar Orion è stata complicata fin da quando sua madre ha abbandonato lui e sua sorella Evie. Arrivare a fine mese sembrava impossibile, finché Tate Chandler non li accoglie, un cavaliere dalla scintillante armatura che fa in modo che la loro vita sia più di un semplice sopravvivere. Ma Tate non è l’uomo che sembra essere, e persino il suo bisbigliare “vi voglio bene” e i suoi generosi regali fanno ben poco per lenire il dolore che lui stesso causa. Sapendo di non poter dare a sua sorella tutto ciò che merita senza l’aiuto di Tate, Skylar rimane con lui, facendo affidamento su terribili giochi di parole e un pessimo senso dell’umorismo, per continuare la farsa.
Farebbe di tutto per sua sorella, anche se ciò significa comportarsi da adulto responsabile e tornare nella sua vecchia scuola per incontrare Dexter Weston, l’attraente insegnante di matematica capace di rendere interessante perfino l’algebra. Volano scintille fra loro, ma a causa della sua dipendenza da Tate, Skylar non è libero di seguire il proprio cuore. Ciò che vuole è il meglio per Evie, ma riuscirà a non lasciarsi sfuggire l’opportunità di trovare l’amore che guarisce piuttosto che ferire?
Questo è un libro che ha quattro grandi protagonisti: la Paura, l’Amore, la Riconoscenza e la Speranza .
L’Amore è quello grandissimo che Skylar ha per Evie, sua sorella. Dopo che la madre se n’è andata lasciandoli soli, Skylar, che allora aveva diciassette anni, ha fatto di tutto per tenerla con sé. E quando si accorge che con il lavoro che ha trovato, non riesce a mantenerla, è disposto a vendersi. È così che conosce Tate, un ricco uomo d’affari, che compra la sua verginità. Dopo vari incontri in cui si è sempre comportato con grande dolcezza, Tate propone a Skylar di andare a vivere nella sua casa, e il giovane accetta, perché in questo modo Evie avrebbe avuto la possibilità di finire gli studi e di avere una bella casa in cui vivere. Ma una volta iniziata la convivenza, le cose cambiano in fretta. Tate ha scoppi di violenza inarrestabili e la vita di Skylar diventa un inferno. Solo Evie gli permette di andare avanti. Evie che non sopporta Tate, ma che non conosce tutta la situazione.
La Paura è quella che prova Skylar ogni volta che Tate torna a casa, quella sensazione di claustrofobia che gli prende la gola, aspettando di conoscere quale sarà il suo atteggiamento, la costante sensazione di panico nell’aspettare l’attimo in cui il carattere violento di Tate si scatena in schiaffi e mortificazioni. E dopo ci sono le lacrime di Tate, il suo chiedere perdono, le sue promesse mai mantenute e il suo sommergerlo di regali. Skylar vive in un limbo di tristezza, giustificando quell’uomo che dice di amarlo ma lo picchia, che gli regala una macchina, ma che pretende di trovarla immacolata con neppure un alone sui finestrini. Una sorta di eterna ispezione, in cui ogni più banale cosa non sistemata al posto giusto può scatenare violenza. L’unico posto in cui si sente al sicuro nella casa di Tate è il giardino, il suo piccolo regno, in cui quel ragazzo che si sente dare dell’incapace e che pensa di non valere niente, ha creato un’oasi di pace e bellezza, un posto in cui Tate non va mai e che permette a lui ed Evie di parlare in solitudine.
La Riconoscenza è quella che Skylar prova nei confronti di Tate, quella che gli fa tollerare il suo pessimo carattere, che gli fa trovare delle scusanti per un uomo che non ne ha. Skylar riesce ancora a vedere Tate come l’uomo che gli ha permesso di mandare a scuola Evie, che lo ha aiutato ad averne la custodia, che gli ha dato una casa, dei vestiti e un’auto. Ma si sente anche in colpa, perché lui ormai non riesce più ad amarlo: ogni volta che viene picchiato gli è sempre più difficile perdonarlo. E questa routine sarebbe forse continuata all’infinito se il rendimento scolastico di Evie non fosse improvvisamente crollato, e il suo professore di matematica non avesse convocato il suo tutore per discuterne. Conoscere Dexter e cominciare ad avere pensieri di una vita diversa, farà sì che la vita di Skylar abbia lo scossone necessario per cambiare.
Skylar ha creduto di aver trovato un uomo che lo amasse, un uomo che voleva toglierlo dalla strada e proteggerlo. Ma una volta andato a vivere con lui, si è trovato di fronte un uomo che pensava di possederlo, di averlo comprato e di potersi permettere qualsiasi cosa, mentre Skylar, per amore di sua sorella, glielo ha permesso. Tate non ha solo usato le mani, ha anche fiaccato il suo spirito, convincendolo di essere un incapace, sempre al di sotto delle sue aspettative. Perciò, quando conosce Dexter e comincia a frequentarlo grazie alle ripetizioni di Evie, Skylar intravede un nuovo modo di vivere una relazione. Stare vicino al professore non lo agita. Non c’è quella sottile paura sempre presente nella casa di Tate. Decidere di lasciare un uomo come Tate non è semplice, e ancora di più è difficile prendere in mano la propria vita quando per tanto tempo non hai mai dovuto decidere niente e tutto ti è stato imposto. Ma ancor più difficile è convincersi del proprio diritto di essere felice.
E qui entra in gioco un altro protagonista, la Speranza. Alle volte, in situazioni impossibili, basta solo qualcuno che ti tenda una mano, qualcuno che si accorga di te e del tuo disagio, che ti aiuti a comprendere che sei una persona di valore e che puoi e devi permetterti di essere felice. Che non c’è amore in chi ti picchia ma solo un desiderio di possesso, che trasforma tutti i sentimenti in cenere, e che annienta la tua umanità.
È un libro di sentimenti potenti, di personaggi splendidamente tratteggiati. Una storia che ha momenti davvero emozionanti, che parla di rinascita, di amore e di amicizia; che rattrista, ma nello stesso tempo è piena di speranza per il futuro. Uno di quei libri che ti accompagna anche dopo la parola fine, e che non dimenticherete facilmente. E per una volta, una cover che ha davvero un’attinenza profonda con il libro all’interno. Davvero bellissimo.
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