Recensione: Sei tu il mio per sempre di Katy Evans (Serie Real Vol 1)
“Una notte è bastata. È sufficiente un suo sguardo e dimentico persino il mio nome. Sono attratta da lui come mai prima in vita mia. Lo voglio. Lo voglio senza paura. Senza riserve. Se solo sapessi che cosa vuole lui da me…”
Brooke ha reinventato se stessa dopo la tragedia che le ha cambiato la vita, e ora lavora come fisioterapista. Quando la sua migliore amica la trascina a un combattimento clandestino di pugilato, basta uno sguardo di Remington Tate – l’enigmatico vincitore dell’incontro – a sconvolgere ogni sua certezza. Data la sua fama, quando Remington la invita nello spogliatoio Brooke pensa che si tratti solo di una notte di sesso. Invece il dolce viso di Brooke l’ha colpito con la stessa forza di un gancio che ti coglie alla sprovvista. Remy la vuole a ogni costo e, pur di averla accanto, la assume come fisioterapista.
Brooke accetta subito, anche se non ha la minima idea di che cosa l’aspetta. Resistere alla bellezza e alla perfezione di quel corpo è impossibile. Resistere alla sensualità di quelle labbra e di quel sorriso sfrontato è totalmente inutile. Brooke non ha altra scelta che abbandonarsi a Remington, a quel piacere devastante che soltanto lui è capace di farle provare e all’amore incondizionato che pretende. Ma cosa succederà quando il lato oscuro di Remy prenderà il sopravvento?
Ero curiosa, curiosissima di avere fra le mani questo libro che tanto si è fatto attendere nella sua versione italiana. E quando approcci a una lettura tanto acclamata o aspettata, a volte la paura di rimanere delusi è li, latente, e ci devi fare i conti.
Così, la curiosità diventa un misto fra la voglia di scoprire una nuova storia e quella di non sapere se poi questa rispecchierà le tue aspettative. Bè, ragazze, Remington Tate le aspettative le soddisfa tutte, e la protagonista femminile, Brooke Dumas non è da meno.
Ma cerchiamo di conoscere questi due ragazzi. Remington è un pugile di quelli che non si battono nei circuiti ufficiali, e leggendo ne scopriremo il perché. È indubbiamente bello, visto che orde di ragazze vorrebbero diventare la “sua” ragazza. Argomento che invece, almeno nei primi capitoli, non interessa alla nostra Brooke, che ignorando del tutto l’identità di Remington, accompagna la sua amica Melanie all’incontro di pugilato che le cambierà la vita (Mel di Remington Tate è fan accanita).
Basta uno sguardo fra i due perché le loro esistenze vengano stravolte.
“Ma che…” borbotto confusa, e mi ritrovo a fissare il petto sudato di un uomo. Salgo più su e incrocio un paio di brillanti occhi azzurri. Sto perdendo il controllo. È vicinissimo, e il suo profumo mi stordisce come una scarica di adrenalina.
“Come ti chiami?” mi chiede ansimando, il suo sguardo selvaggio che mi trafigge.
“Brooke”.
[…]
Fa un passo avanti e mi appoggia una mano sulla nuca. Poi china la testa e mi stampa un bacio veloce sulle labbra. Il cuore mi sta esplodendo. È come se mi stesse marchiando. Come se mi stesse preparando a qualcosa di incredibile che potrebbe cambiarmi la vita. O distruggerla.
“Brooke…” dice dolcemente staccandosi da me con un sorriso. ”Io sono Remington”.
Brooke sta cercando di mettere ordine nella sua vita. Ha sacrificato buona parte di essa per lo sport, e lo ha fatto con l’obiettivo di partecipare alle Olimpiadi e vincere una medaglia. Poi un infortunio ha cambiato tutto, e la sua carriera sportiva è finita prima che lei potesse raggiungere i risultati prefissatesi nella testa e nel cuore. Nonostante questo è anche una ragazza forte e decisa, che ha ripreso in mano la sua vita decidendo di diventare fisioterapista per aiutare gli altri. Però il lavoro tarda un po’ ad arrivare, quindi la proposta di Remy e del suo staff, non si può proprio rifiutare. Essere la fisioterapista di Remington Tate, durante il campionato di pugilato, farà certo molto bene al suo curriculum.
E quindi, Brooke si ritrova a viaggiare per l’America con il team di Riptide (così Remington è chiamato sul ring!). E se in alcune parti del romanzo si può pensare che nonostante i suoi ventitré anni compiuti sia, nei sentimenti e nei suoi dialoghi interiori un po’ troppo adolescente, forse il suo passato ci può aiutare a capirla. Non è mai stata ragazzina, perché gli anni in cui gli ormoni dovrebbero dare il meglio di sé in quanto a irrazionalità, lei li ha passati ad allenarsi e correre sulla pista di atletica. E questo, almeno ai miei occhi, giustifica alcuni atteggiamenti e pensieri a tratti probabilmente un po’ troppo ridondanti.
Cosa dire, quella che si presenta come una trama forse un po’ scontata, da questo momento prende un’altra piega. Remington Tate è davvero un uomo affascinante e a tratti anche un po’ misterioso. Letale sul ring, nasconde dentro di sé grandi dolori e piano piano, mentre la trama procede, scopriremo come la vita lo abbia segnato. Conosceremo meglio Melanie, e incontreremo Pete, l’assistente personale di Remy e Riley il suo allenatore in seconda.
Tutti questi personaggi fungono da meraviglioso contorno alla storia di Brooke e Remy, soprattutto perché, dalle righe del libro, traspare chiaramente l’affetto che gli uni verso gli altri provano. Il romanzo è ricco di colpi di scena che stravolgono l’idea che il lettore si era fatto per l’epilogo. C’è da dire che pur essendo parte di una serie, il romanzo ha un finale, cosa che di questi tempi non è così scontata. Tratta temi delicati, come i rapporti familiari, la malattia mentale e le conseguenze di scelte che non sempre sono state fatte per noi e da noi.
Uno di quei romanzi che ti tengono incollati alle pagine, Remington e Brooke vi assicureranno almeno una notte in bianco, perché non resisterete alla curiosità di scoprire come finisce.
L’alchimia fra i protagonisti poi è resa speciale dal modo in cui la vivono (che non posso raccontarvi per non fare troppo spoiler), e il loro rapporto è uno di quelli in cui nelle scelte di entrambi, prevale sempre il bene della persona che amiamo. La fisicità del loro rapporto, inevitabilmente accentuata dal lavoro di Brooke che per un motivo o per l’altro ha sempre le mani addosso al bel pugile, rende tutto più piccante.
Il libro è scritto in maniera scorrevole e la lettura è aiutata, a mio avviso, dalla narrazione in prima persona, la trama procede per voce di Brooke.
La serie è una di quelle che promette bene, c’è davvero del bel materiale per i prossimi libri.
Concludendo: se amate il genere, questo è uno di quei romanzi che non potete fare a meno di leggere, perché questi ragazzi vi resteranno nel cuore. Si tratta però di unalettura a tratti anche dolorosa, perché fa luce su alcuni temi che sebbene trattati spesso, l’autrice approfondisce bene e sempre con una sorta di serenità. Mi è piaciuto leggere di Remy e Brooke, perché pur in un ambiente non facile come quello dello sport non “ufficiale”, dove quindi anche le regole sono decisamente meno chiare, il loro amore, la loro storia sanno di buono e fanno sperare che per tutti esista una persona capace di amarti al punto da salvarti.
Aspetto il secondo libro, curiosa di sapere che cosa succederà a questi due ragazzi, sperando che adesso che la pubblicazione ha preso il via, non saremo costretti ad aspettare un altro anno e mezzo prima di poter leggere il seguito.
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