Recensione: “Tuo per sempre” di Gwendolen Hope
«Hai libero accesso dentro di me. Ti ho fatta entrare. Non avrei voluto ma è accaduto e ora che sei entrata, ti sei presa tutto, ogni cosa. Tutto quello che ho qui dentro è tuo. Io sono tuo. Per sempre.»
Anna ha un sogno e non può raggiungerlo.
Andrei non ha sogni, ha solo una vita fatta di giorni tutti uguali uno all’altro, che scorre nel suo mondo intriso di sangue e violenza.
Quando Anna entra come un raggio di sole nella vita di Andrei, lui ne resta quasi accecato ed è tentato di arretrare e rintanarsi nella propria oscurità come ha sempre fatto. Ma Anna rappresenta un’attrattiva troppo forte e Andrei è troppo egoista per rinunciarvi. Quando viene fuori tutto il buio che si cela dentro di lui, ormai è troppo tardi. L’amore è qualcosa che non si può controllare e Andrei non è tipo che lascia andare ciò che è suo.
Sullo sfondo della New York della malavita, la storia d’amore di una donna e un uomo nati entrambi dalla parte sbagliata della barricata.
Fenici, questo che vi presento è un libro dai toni cupi, però interessante.
I toni cupi si adattano ad Andrei, risolutore di problemi della Famiglia Turturro.
Lui è una di quelle persone che anche le famiglie mafiose di New York non amano avere intorno da quanto sono pericolose, ma preferiscono comunque averle nei loro ranghi, in modo che tutti sappiano cosa gli può succedere se sgarrano.
Parlare di mafia mi fa sempre venire i brividi e purtroppo mi induce a ricordare casi di cronaca mai dimenticati.
Andrei è il migliore, lo chiamano il freddo, perché non prova nessuna emozione a fare ciò che deve.
Picchiare, torturare, o uccidere per lui è solo un lavoro che va fatto.
Mi spaventano a morte le persone che non hanno sentimenti, mi danno l’impressione di non essere umane.
Un giorno, per caso, incontra Anna, la secondogenita di Joe Turturro, il suo capo, e qualcosa in lui si rianima.
Avrete capito che questo protagonista maschile mi ha spaventato non poco all’inizio del libro, per fortuna col procedere della storia si vedono le ferite della sua anima e l’incrinatura nella sua corazza, riceviamo informazioni che ci fanno capire perché è diventato così.
Anna è una ragazza dolce e buona, insegna danza, e sente strette le restrizioni della sua famiglia.
Il matrimonio per i Turturro è un sodalizio tra famiglie e viene deciso tra i capi.
Quando lei vede Andrei per la prima volta, ne percepisce la pericolosità ma si sente attratta da lui.
Non mi è stato ben chiaro questo comportamento, ve lo assicuro, io se percepisco il pericolo cerco di andarmene se posso, lei invece ci si butta dentro come se stesse facendo un tuffo dalla scogliera.
Per lui Anna diventa un’ossessione, pensa a lei continuamente, ma anche la ragazza non riesce a togliersi dalla testa quell’uomo cupo.
Forse anche voi immaginerete che sia Andrei ad avvicinarsi ad Anna a tutti i costi, invece non è così; lei lo va a cercare e si mette anche in situazioni rischiose pur di vederlo.
Figuriamoci se in una famiglia così una ragazza può fare come vuole, suo padre viene a sapere del suo interesse per Andrei e manda il genero a parlare con l’uomo; deve stare lontano da sua figlia.
Lui sa benissimo che è molto meglio per Anna se gli rimane lontano, ma lei dopo un po’ che non lo sente lo va a cercare.
Essendo una storia d’amore ci aspettiamo romanticismo e gioia, in questo libro c’è tutto questo ma descritto in toni scuri e cupi, che per poterlo definire, ho dovuto far sedimentare un po’ il racconto dopo averlo letto.
Non vorrei narrarvi molto della trama perché a mio avviso questo libro va solo letto, ognuno di noi con le proprie emozioni sarà in grado di giudicarlo e viverlo.
Questi due protagonisti così diversi, con un vissuto così differente, vivono un’attrazione fortissima, che li porterà a correre rischi e fare scelte non scontate.
Prendendo tutto questo vi posso dire che il romanzo mi è piaciuto, anche se mi ha lasciato quella sensazione di buio dentro.
Scritto bene, gli argomenti sono stati approfonditi nel modo giusto e tutto è credibile.
Buona lettura