Recensione: “Tutte le nuvole del cielo” di Angela Contini
Buongiorno Fenici, oggi Tracy ci parla di “Tutte le nuvole del cielo” di Angela Contini
Estate del 1946. Sofia Mantico, giovane ragazza siciliana, lascia il suo paese per raggiungere l’America con la sua famiglia, portandosi dietro sogni e speranze. Pretty Creek, una deliziosa cittadina del Vermont, è la sua destinazione, dove incontra James, un pugile di belle speranze con un passato turbolento, che combatte clandestinamente per sbarcare il lunario. Sofia rimane subito affascinata dal giovane americano, ma James non sembra ricambiarla, fino a che la ragazza, con la sua spontaneità e solarità, riesce a suscitare in lui un affetto sincero. Gli ostacoli che dovranno superare non saranno pochi. La famiglia di lei non accetta la loro storia e stare insieme sarà più difficile del previsto…
Come si fa a non amare la Contini e le sue storie d’amore?
Perché è di questo che si tratta, di episodi di vita in cui si ritrova tanto amore!
Questa è una novella – che riprende il filone dei titoli dei precedenti – ed è ambientata anch’essa nel Vermont, a Pretty Creek.
Ma è una storia che arriva dal passato, in un tempo lontano, che per i giovani è quasi come se parlassimo di Narnia.
La guerra, gli strascichi del grande conflitto mondiale, hanno indotto molte migrazioni verso paesi lontani, sradicando intere famiglie, costrette a distaccarsi dalla loro casa, la loro cultura, la loro lingua, per una vita migliore.
È ciò che è capitato alla famiglia di Sofia, una bella e talentuosa ragazza siciliana, che si vede strappare dalla sua Sicilia per rincorrere il sogno americano.
Sogno che è decisa a concretizzare, visto che non si arrende alla sua “condizione’” di donna dell’epoca, dove l’unica cosa che le si chiedeva era di badare alla casa, sfornare bambini e attendere il marito a casa sempre col sorriso.
Ma Sofia non è quel tipo di donna. Pur essendo la seconda figlia, sulla quale cade il peso e la responsabilità della casa, è decisa a non ignorare il suo grande talento nel disegno e a una vita indipendente, nonostante le botte e le urla a cui la sottopone il padre, che pretende rispetto e sottomissione.
Secondo voi, si adatterà?
È vero, la novella non è lunghissima, non si fa in tempo ad affezionarsi che è già finita, ma la nostra ragazza tirerà fuori un caratterino mica da poco.
Soprattutto quando nella sua vita arriva James, introverso, bello come un angelo, massiccio perché fa il pugile.
È una folgorazione la sua, da farle mandare al diavolo insegnamenti, cultura, paura di non essere adeguata e soprattutto di non conoscere la lingua, così diversa dalla sua.
Cerca di avvicinarsi a lui tramite i disegni che tanto ama e che le fanno rappresentare la realtà in un modo tanto creativo che lascia lo stesso ragazzo completamente stupefatto.
Dolcissima, eppure così forte, Sofia; chiuso a riccio, James, ma con una voglia di riscatto e il desiderio di poter aspirare a qualcosa di meglio nella vita. E quella “cosa” è Sofia, con la sua baldanza, la sua purezza, la sua cocciutaggine.
Lo distraeva. Lo intrigava. Lo affascinava. Lo eccitava.
Ma Sofia non poteva rendersene conto. Certo, lei era una bambina innocente.
Lui era il figlio di un ladro, senza prospettive nella vita.
Ma la ragazza è decisa a lottare contro le malelingue, contro le convenzioni, contro tutto ciò che sente sarà il suo mondo, il suo futuro, il suo destino.
«Sei solo un codardo, James. Non riesci a essere mai sincero, non provi neanche a essere mio amico perché hai troppa paura, di cosa non lo so e, a questo punto, non credo di volerlo sapere.»
Come andrà a finire?
Ci metterete poco a scoprirlo, come a rendervi conto dell’ambiente in cui vi trovate, con una realtà e regole familiari così diverse, da lasciare pensierosi.
E vi segnalo solo una cosa: nelle favole, i principi arrivano con cavalli, carrozze, oppure su rombanti auto, ma credo che il migliore, come in questo caso, arrivi a bordo di una sgangherata bicicletta, dalle ruote sgonfie, che vi farà fare pazzie e battere il cuore all’infinito.
Buona lettura!