Recensione: Ultima notte a Manhattan di Don Winslow
Titolo: Ultima notte a Manhattan
Autore: Don Winslow
Editore: Einaudi
Genere: Thriller
Data di pubblicazione: 12 Gennaio 2021
Manhattan, alla fine degli anni Cinquanta, è all’apice del suo fulgore, il posto ideale per chi ha grandi ambizioni o vuole soltanto cambiare vita. Joe Keneally è un giovane senatore che mira alla presidenza. Walter Withers, invece, a New York ci è tornato. Ha lavorato a lungo per la Cia e adesso è un investigatore privato in una grande agenzia di sicurezza. Le loro parabole si intersecano quando a Withers viene chiesto di fare da scorta durante un party a Madeleine Keneally, l’affascinante e ricca moglie del senatore, la «principessa d’America» che sembra destinata a diventare First Lady. Un compito di routine, all’apparenza. Ma nello stesso albergo alloggia anche la giovane e bella amante del senatore. E il mattino dopo la ragazza viene trovata morta. Un suicidio, all’apparenza. L’unico a non crederci è Walter Whiters. Withers sa, per esperienza, che avvicinarsi troppo alla verità è pericoloso, in certi casi. Per salvarsi, e salvare chi ama, dovrà affrontare i suoi vecchi datori di lavoro e soprattutto l’Fbi di J. Edgar Hoover, che sono decisi a fermare l’ascesa di Keneally. E così si ritrova – lui, un maestro nell’incastrare gli altri – a essere, per la prima volta, in trappola.
Siamo nell’ultima settimana del 1958, a New York, città amata dal protagonista di questa spy story dall’intreccio magistrale.
Walter Whiters opera in Europa come agente della Cia, reclutando informatori tra le file dell’avversario sovietico. Il suo compito è quello di ingraziarsi diversi elementi di rilievo che possono rivelare informazioni scottanti. E lo fa in un modo un tantino subdolo, ovvero, usando foto compromettenti che, inevitabilmente, portano all’arruolamento forzato. Fino a quando, uno alla volta, i vari informatori spariscono dalle scene gettando il barlume di una talpa tra i suoi affiliati e Walter è così costretto a rientrare in patria, perché ormai la sua copertura è bruciata.
Negli anni del suo lavoro per la Compagnia, trova l’amore in una bellissima cantante jazz, Anne, che grazie alle sue esibizioni nei vari locali delle città europee può seguire Walter nelle sue “missioni”.
Al suo ritorno lavora per un’agenzia di investigazioni privata ed è proprio a causa di un incarico di essa che andrà incontro a un qualcosa più grande di lui, che lo porterà a fare scelte e cambiamenti radicali. Il suo compito è fare da bodyguard alla moglie di un senatore degli Stati Uniti, nonché il possibile futuro Presidente. Il senatore, però, ha un debole: le donne. La sua ultima amante viene trovata morta nella camera d’albergo prenotata a nome di Walter. Così, il nostro impeccabile e sfrontato protagonista, finisce immischiato in un gioco di potere in cui tutti vogliono qualcosa. Dovrà essere più furbo e scaltro di coloro che lo vogliono incastrare, se vuole salvare la sua vita e quella di Anne.
Non ho trovato un solo punto debole in questa storia. È ricca di adrenalina e ha personaggi ben delineati e strutturati. Ogni figura di questo giallo ha il suo vissuto, soprattutto la protagonista, New York, descritta così amorevolmente, con i suoi locali, i suoi teatri, le sue strade, i café aperti 24h, i parchi e la magia del Natale, che fa da sfondo a tutta la vicenda.
Don Winslow crea una vicenda inserendo personalità veramente esistite, come il famigerato direttore dell’FBI, J.E.Hoover, con i suoi vizi e segreti inconfessabili. Il libro è un mix di pura suspense e colpi di scena, con una scrittura che cattura e fa sentire il lettore parte di esso. Il punto di vista di Walter, il quale racconta la sua vita con uno sguardo disincantato e realista, piano piano cambia e noi assistiamo a questa sua nuova consapevolezza su chi sono davvero le persone che lo circondano. Ciò lo porta a rivalutare alcune sue convinzioni.
Ho apprezzato tutto di questo romanzo, ogni cosa, personaggio e avvenimento. Una lettura coinvolgente e scritta magistralmente.