Recensione libriRecensioni Harmony e romanzi mondadori

Recensione: Un amore illecito di Greta Gilbert

Titolo: Un amore illecito

Autrice: Greta Gilbert

Editore: HarperCollins Italia

Genere: romance storico età romana

Target:+18

Data di pubblicazione: 14 aprile 2023

In un mondo crudele e ingiusto, riusciranno a trovare la strada dell’amore?
Roma, 122 d.C.

Disperata per la difficile situazione in cui si trova a causa del divorzio dal violento e adultero marito, Vita cerca l’aiuto delle matrone alle terme, ma qui invece incontra un avvenente schiavo che porta in fronte  l’infamante marchio dei fuggitivi. Da subito, Vita scorge in Ven un’anima affine e il migliore degli alleati per scappare lontano e costruirsi entrambi un’esistenza più felice. Ma la libertà, compresa quella di amarsi, potrà essere conquistata solo a un prezzo davvero alto.

Bentornate Fenici!

Oggi vi parlerò di questo nuovo romanzo che mi ha incuriosita fin da subito, sia per la copertina che mi ha fatto capire che l’ambientazione sarebbe stata l’Antica Roma, ma anche per la trama e i personaggi diversi dal solito.

Vita Sabina è una moglie tradita che divorzia dal marito adultero e violento e vuole riavere la sua libertà e indipendenza. Lei è una barbara, figlia di un senatore romano e di una schiava della tribù dei Caledoni.

Ven è uno schiavo, un barbaro della tribù dei Briganti, e il suo nome è il diminutivo di Venator, ovvero Cacciatore in latino, dato che in celtico risulta difficile da pronunciare. 

Siamo nel 122 d.C., l’imperatore è Adriano e sta per essere costruito il famoso Vallo in Britannia per dividere i barbari da loro stessi e non dai romani. Ven, scopriamo, è uno schiavo erudito che si innamora a prima vista di Vita, così diversa da tutte le donne romane proprio perché non lo è,  in quanto un misto delle due culture e per questo ostracizzata. La loro storia d’amore è tormentata, parecchie persone si metteranno in mezzo e sarà lui a infonderle coraggio per ritrovare la libertà di entrambi.

Il periodo storico è uno dei più incasinati, nella Britannia le tribù dei cosiddetti “Celti” sono divise in tante più piccole, nemiche tra di loro e in poche alleate, e questo avviene tutto prima dei clan, ma anche lì ci sono sempre state lotte interne e alleanze.

Il divorzio in epoca romana era consentito e la donna tornava dal padre ma, in questo caso, Vita ha dovuto affrontare mille peripezie per essere indipendente. 

Proprio perché è un libro diverso dal solito mi è piaciuto parecchio, si vede che l’autrice si è documentata, la scrittura risulta scorrevole, senza errori di battitura o di traduzione (alleluia aggiungo), e la lettura è gradevole e mai noiosa.

Vogliamo anche mettere che i protagonisti sono sempre belli da fare schifo? Ma soprattutto, Vita non è la classica bellezza: è formosa, piena, con occhi cangianti e io approvo in toto. Finalmente protagoniste “vere”!

Lo consiglio.

Alla prossima

Un saluto dalla vostra Mal

 

Articoli Correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio