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Recensione: “Un Amore Made in Japan” di Valentina Miglioranza

Titolo: Un amore Made in Japan
Autore: Valentina Miglioranza
Editore: Self
Genere: Romanzo rosa

Una mattina di febbraio Selene Magli, docente precaria di ventisette anni, con una laurea in Archeologia alla Ca’ Foscari di Venezia, viene improvvisamente convocata nell’ufficio del suo ex relatore di tesi, con una sintetica e misteriosa mail. Ad attenderla, tuttavia, ci sarà anche il professor Kou Tanaka, docente di Letteratura classica all’Università Meiji di Tokyo, che la catapulterà inaspettatamente in quella che Selene reputa la sua seconda casa: il Giappone. Proprio così! La ragazza, dopo un tradimento alle spalle a pochi passi dal matrimonio e una routine a casa dei suoi che inizia ad andarle stretta, è stata invitata a partecipare a un convegno seminariale della durata di sei settimane in tre delle più famose città del Sol Levante, per parlare dell’argomento della sua tesi. Per Selene è letteralmente un sogno che si realizza. Peccato però che a rendere la sua permanenza un po’ più pepata del previsto, ci penserà “Mr. Manzo”, alias Junpei Suzuki, professore di Archeologia classica, nonché suo collega seminariale. Tra viaggi su e giù per l’arcipelago nipponico, visite turistiche al limite del tour de force, strambi colleghi e fantasmi del passato, i due riusciranno a intendersi e ad andare d’accordo? Dal loro primo incontro, sembrerebbe proprio di no…

 

Ben trovate care Fenici, nella cultura orientale si racconta che le persone predestinate, coloro scelti come eterni amanti, sono legati tra di loro dal filo rosso del destino. Un legame che soverchia lo spazio e il tempo, facendoli rincontrare fino al congiungimento delle loro anime.

Selene si è da poco laureata in archeologia e storia dell’arte all’Università di Venezia. In una giornata come le altre, viene convocata in sede dal suo docente di tesi dove l’attenderà un’incredibile notizia. Lei è stata scelta per un giro di conferenze in Giappone, che consoliderà il gemellaggio con la prestigiosa Università di Meiji. A correlarla nelle sue esposizioni, come rappresentante locale, sarà il Prof. Junpei Suzuki. Da quel momento in poi tra i due comincia una complicata danza di sguardi, parole e gesti, che li porterà a scontrarsi a più livelli, per poi comprendere la profondità della loro anima, superando così i fantasmi del passato, per aprirsi a un futuro incerto, ma pieno di aspettative. A vegliare su di loro, il Prof. Tanaka e Yuki, amica d’infanzia di Junpei e sua collega.

Il Giappone con il suo fascino e i suoi misteri si apre a Selene. Attraverso i suoi occhi, possiamo godere delle antiche tradizioni e delle sue usanze, per tuffarci poi nella quotidianità e nel suo volto più tecnologico. La storia è molto accurata, riportando suffissi onorifici che accompagnano normalmente i nomi di battesimo e i cognomi, simboli di rispetto e di cordialità, a seconda delle situazioni. Una storia profonda e romantica quindi, ma anche ricca di cultura, scritta con un amore profondo e una cura peculiare della ricerca. Le scene di confronto tra i due protagonisti si caricano di comicità: lei indipendente ed energica ragazza occidentale, lui rigido e formale, nel pieno rispetto delle tradizioni orientali. Il mix non può essere che vincente.

Un viaggio quindi, che la protagonista fa, non solo di tipo fisico, ma anche culturale, spirituale e mistico, nel quale prende per mano il suo destino, affrontando con timore e trepidazione l’intensità della vita.

A presto care Fenici e buona lettura.

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