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Recensione: “Un diavolo arrogante” di R.S. Grey

Titolo: UN DIAVOLO ARROGANTE
Titolo originale: Arrogant devil
Autore: R.S. Grey
Editore: Always Publishing
Genere: Contemporary Romance
Prezzo: cartaceo € 13,90
Pagine: 320
Data di uscita: 2 Luglio 2020

A ventotto anni Meredith Avery, stella del jet set di Beverly Hills è sposata a un celebre produttore cinematografico, vive una vita da sogno, fatta di glamour e feste. Ma la realtà quotidiana del matrimonio di Meredith è molto lontana da una favola e così lei, da donna caparbia e determinata qual è, una notte decide che ne ha abbastanza del marito insensibile e offensivo e scappa via con solo gli abiti che ha addosso.
La sua destinazione? Cedar Creek, Texas, dove ad accoglierla ci sarà sua sorella maggiore. Nella sua impulsività, però Meredith non ha fatto bene i conti e ben presto scopre che Helen è in viaggio e la sua casa inagibile.

Jack McNight è la sua ultima speranza: il capo di sua sorella può offrirle un lavoro temporaneo al Ranch Blue Stone, e un tetto sulla testa. Peccato che si tratti di un cowboy burbero che si è già fatto una pessima opinione di lei ancor prima di conoscerla. Jack pensa che Meredith sia una principessa viziata di città in cerca di attenzione, giunta in Texas per fare un dispetto al marito e portare problemi nel suo ranch.

Ebbene, ha sottovalutato la forza della disperazione di Meredith, che non si lascia scoraggiare dal dover pulire bagni per tutto il giorno, dormire in una catapecchia, o dar da mangiare a un golden retriever troppo espansivo.

Il problema di Meredith, in effetti, potrebbe essere un altro…
Si sa, i diavoli sono maestri di tentazione, e per quanto lei vada d’accordo con Jack quanto l’olio con l’acqua, non può negare il suo fascino diabolico, la voglia di zittire le sue proteste con un bacio per farlo arrabbiare ancora di più. Con il passare delle settimane, quella che era cominciata come una battaglia si trasforma in una alleanza.
Una regina del jet Set catapultata nella dura vita di un ranch.
Un cowboy diabolico e arrogante determinato a liberarsi di lei.

Meredith è una donna in fuga dal marito e, come tale, non ha ideato un vero e proprio piano; ha con se solo i vestiti e ha pagato il viaggio vendendo un costoso bracciale di diamanti, uno dei tanti regali super lussuosi del marito Andrew, uno di quelli con cui lui pensa di metterla a tacere ogni volta che si concede una breve scappatella. Per Andrew, in fondo, lei è solo una bella bambolina da mostrare al suo fianco, ma Meredith un giorno dice basta a quella vita artificiale, un matrimonio che in realtà e un palcoscenico dove recitare la commedia dei perfetti innamorati. Così, una mattina si alza e prende il primo aereo per il Texas, dove abita la sorellastra Helen, con la speranza di poter ricominciare la propria vita da zero. Peccato, però, che nella sua fuga mal progettata non abbia messo in conto che, proprio in quei giorni, la sorella si trovasse a Parigi. È così che Meredith comincia a lavorare per il capo di Helen, il proprietario del ranch Blue Stone, Jack.

A causa delle pessime raccomandazioni di Helen, che la descrive una ragazzina viziata dedita alla bella vita del jetset, il rapporto lavorativo tra Jack e Meredith comincia nel modo peggiore possibile: essendo prevenuto nei suoi confronti, Jack le riserva un’accoglienza tutt’altro che piacevole, mettendola costantemente alla prova e affidandole i compiti più faticosi. Ma Meredith non ha paura del duro lavoro, per la prima volta nella sua vita è serena e ha la possibilità di dimostrare il proprio valore, infatti conquisterà presto il cuore di tutti i lavoratori del rach e soprattutto della nonna di Jack, Edith.

Non ci vorrà molto prima che Meredith, con la sua incredibile dolcezza, faccia breccia anche nel cuore del burbero proprietario, abbattendo il muro di pregiudizi nei suoi confronti; a quel punto un meraviglio happy ending li attende dietro l’angolo.

La storia è molto piacevole, il racconto sempre scorrevole e mai noioso. Ciò che ho apprezzato sicuramente di più è il modo in cui viene trattato il tema della violenza domestica. Meredith non ha mai subìto violenza fisica dal marito, ma il modo in cui lui la trattava, la denigrava, la faceva sentire una nullità ha avuto su di lei lo stesso effetto. La violenza psicologica non è meno distruttiva di quella fisica. Andrew, pur non sfiorandola con un dito, stava comunque annientando la sua anima, e la scelta di Meredith di chiudere definitivamente questa spirale di violenza è un messaggio molto importante, che dovrebbe arrivare a tutte le donne che si trovano nella sua stessa situazione.

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