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Recensione: “Un marchese tutto suo – Serie Wedded by scandal” di Stecy Reid

Buongiorno fenici oggi Lucia ha recensito per voi “Un marchese tutto suo – Serie Wedded by scandal” di Stecy Reid

Nonostante abbia fama di incallito libertino, Richard Maitland, marchese di Westfall, possiede comunque una qualità tutta speciale: la sensibilità. È stato proprio il suo temperamento, qualche anno prima, a indurlo a salvare la giovane Evelyn da un matrimonio di convenienza con un vecchio duca, instaurando con lei una casta amicizia. Adesso, un sentimento nuovo è tuttavia destinato a riaccendere i cuori di Richard e Evie, specie per l’ostinazione della ragazza nel ritenere che lui sia l’unico uomo di cui voglia davvero innamorarsi. Anche a costo di rapirlo…

Si fecero largo nella calca, con lui che la seguiva discretamente a qualche passo di distanza. Raggiunsero l’atrio e lord Beaufort chinò la testa, salutando Richard con un sorriso. Ma lui ignorò sia il conte sia la contessa, tirando dritto con decisione. I mormorii che si levarono dietro di loro le dissero che la cosa era stata notata: l’indomani, tutti i giornali scandalistici avrebbero riportato il fatto che lord Westfall aveva dato a lord e lady Beaufort un aperto benservito. Evie gemette tra sé notando l’imbarazzo dei Beaufort. Richard, che un tempo conosceva come un gentiluomo amabile e premuroso, era cambiato nel corso degli anni. Una volta gli aveva chiesto se fosse un libertino, ottenendo un deciso “no” come risposta. Ma adesso non poteva più negare che lo fosse. Passava per un degenerato e veniva considerato persino pericoloso, visto il suo disprezzo per le regole e le aspettative della buona società. Sembrava odiare tutti per qualche incomprensibile ragione e non compiva alcuno sforzo per celare il suo disgusto. Pertanto lei si stava comportando con imperdonabile avventatezza: nonostante la loro amicizia e il desiderio che le riempiva il cuore, la reputazione di lui era talmente compromessa che farsi vedere da sola in sua compagnia poteva rovinare anche lei.”

Lo storico di cui vi parlo oggi, Un marchese tutto suo, è il terzo e ultimo capitolo della serie Wedded by Scandal e finalmente ci fa assistere alla storia di Evie (Evelyn) e Richard che fin dal primo libro mi aveva intrigato.

È una giovanissima Evie quella che incontra Richard, marchese di Westfall. La giovane donna sta per fare il suo debutto, ma il suo destino sembra già scritto. Un ricchissimo duca di cinquant’anni infatti ha già preso accordi con la famiglia per farla diventare la sua duchessa. Richard è lì su invito dell’amico, il fratello di Evie, e la trova mentre sta vomitando all’idea di essere di nuovo baciata dal fidanzato. Affascinato da quella giovane donna che nonostante tutto si dimostra piena di spirito anche se disperata, le dà un consiglio che nella sua poca signorilità le permetterà di mettere fine al suo quasi fidanzamento. Evie si innamora di lui, già allora, ma Richard non le darà altro che un’amicizia sincera malvista dal ton che considera il giovane un libertino nullafacente. Secondogenito, viene ben poco calcolato persino dalla donna che ama, che si rivela una traditrice sposando un altro dal titolo prestigioso. Ma con il passare degli anni le cose cambiano: il fratello maggiore muore lasciandolo erede di un ducato, ed è proprio in quel momento che scopre di avere una figlia che la madre ha affidato a un orfanotrofio sperando che morisse. Ritrovarla per lui diventa una missione, e per questo il ton non lo perdona, mettendolo da parte. È inaudito che una figlia illegittima venga riconosciuta, ancora di più quando Richard porta a casa sua anche i bambini trovati insieme a lei, in una catapecchia dove un uomo crudele li costringeva a rubare frustandoli. Nonostante l’ostracismo del ton e il padre che non gli perdona lo scandalo e lo ha lasciato senza fondi, Richard diventa uno degli uomini più ricchi d’Inghilterra, e la sua amicizia con Evie continua negli anni, ma la giovane ora comincia a essere amareggiata. Sono tanti i corteggiatori che nel corso delle stagioni è riuscita a eludere, ma i suoi genitori sono stanchi e le danno un ultimatum: a Evie rimane poco tempo per tentare di far cambiare idea a Richard che ha giurato di non sposarsi mai, che non crede nell’amore, e che, pur provando una grande attrazione per lei, ha deciso che non può averla. Sposarla vorrebbe dire privarla degli inviti alle feste dove la sua bellezza brilla dell’ammirazione della nobiltà che la trova deliziosa e ne ha fatta la sua beniamina, e lui non vuole che la giovane finisca per pentirsi.

Devo ammettere che anche se il romanzo mi è piaciuto mi aspettavo una lettura diversa. Il loro è un amore che non si concretizza che tardissimo nel corso della trama, vi sono tanti momenti di passione rubata che durano un attimo e che vengono sommersi dai rimorsi di Richard che, pur stimando Evie, la considera incapace di vivere senza l’ammirazione del ton . Lei d’altra parte lo ha aspettato per anni, ha lottato con la sua famiglia, in special modo la madre, per rimanere sua amica e frequentarlo sapendo che questo sarebbe stato malvisto dall’aristocrazia, che vede in lui e nel suo volere cambiare le cose, sia un nemico che lo specchio della loro meschinità. Ma questo non tocca minimamente Richard, lui prova per loro un grande disprezzo ed è pervaso d’indignazione verso la classe cui appartiene, che non sembra accorgersi della grande povertà e delle leggi ingiuste che governano la gente comune, spesso costretti a vivere in condizioni miserevoli. Assieme ai protagonisti dei libri precedenti sta tentando di cambiare le cose, costruendo ospizi dove i bambini possono studiare e avere così la possibilità di un futuro migliore, e ospedali dove possano essere curati. Vediamo Richard messo al bando per aver fatto la cosa giusta, ma ancor di più per l’amore grandissimo che dimostra nei confronti di sua figlia. Evie lo ama, ma durante la lettura è impossibile non accorgersi che Richard non è completamente in torto; pur desiderando essere sua moglie al punto da ideare un piano strampalato che li porterà a creare uno scandalo, teme davvero di essere messa al bando e di perdere la possibilità di frequentare il mondo dorato in cui è sempre vissuta. Sembrano due personalità inconciliabili, eppure fra loro esiste un legame fortissimo.

Meno leggero dei libri precedenti, ha due protagonisti tratteggiati benissimo che vediamo cambiare nel corso di lunghi anni, in cui il loro rapporto sembra non avere una possibilità. L’autrice è riuscita a inserire anche una bella analisi del periodo storico, con le sue enormi diversità e divisioni di classi; il patriziato ignora completamente i problemi della gente comune, liberandosi di figli indesiderati senza nessuno scrupolo. La storia d’amore fra i due non è particolarmente romantica, ma riesce comunque a tenere desta l’attenzione del lettore. Le scene passionali sono poche, e non mancano, almeno all’inizio, anche momenti divertenti. Ma per quanto mi riguarda questo è il capitolo che ho meno apprezzato fra i tre della serie in quanto mi aspettavo qualcosa di più spumeggiante per questa coppia, e invece ho trovato un protagonista arroccato nelle sue convinzioni in modo così profondo da essere il peggior nemico di se stesso, ma più carente ancora la protagonista. Pur professando il suo amore, Evie non riesce a essere convincente; da un personaggio che non ha esitato un attimo a sacrificare la sua migliore amica, facendo in modo che fosse trovata nella camera del suo pretendente per non doverlo sposare (nel libro Nella stanza del Duca), mi aspettavo più passione e determinazione, e meno timore di perdere la stima del ton. Ma questa come sempre è la mia opinione strettamente personale.

  1. La stanza del duca;

  2. Tra le sue braccia;

  3. Un marchese tutto suo.

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