Recensione: “Un posto accanto a te” di Brittainy C. Cherry (Elements Series n. 3)
Momenti. Le nostre vite sono un insieme di momenti. Alcuni terribilmente dolorosi e pieni di rimpianto. Alcuni splendidi e carichi di promesse per il futuro. Ho vissuto molti momenti nel corso della mia vita: momenti che mi hanno cambiata, momenti che mi hanno messa alla prova. Momenti che mi hanno spaventata e momenti che mi hanno trascinata giù verso il fondo. Comunque, tutti i momenti più importanti – quelli che mi hanno spezzato il cuore o fatto trattenere il respiro – includono tutti lui. Avevo dieci anni quando ho perso la voce. Un pezzo di me mi è stato portato via, e l’unica persona al mondo in grado di “sentire” il mio silenzio era Brooks Griffin. Lui è stato la luce durante i miei giorni più oscuri, la promessa di un domani, fino a che non ha avuto luogo la sua tragedia personale. Una tragedia che l’ha trascinato in un abisso. Questa è la storia di un ragazzo e una ragazza che si sono amati a vicenda senza amare sé stessi. Una storia di vita e di morte. Di amore e di promesse infrante. Di momenti.
Dopo l’aria e il fuoco, ecco il terzo volume della serie Elements: l’acqua. Questa volta per affrontare e superare il dolore e la tristezza, per gioire dell’amore e della felicità conquistata duramente, Maggie e Brooks dovranno imparare a respirare sott’acqua.
Quando a soli dieci anni diventa testimone involontaria di un crimine orribile, rischiando di essere braccata e messa a tacere per sempre da colui che ai suoi innocenti occhi è il “demonio”, Maggie perde inesorabilmente una parte di sé, apparendo agli occhi del mondo un’emarginata. Negli anni che l’accompagnano dall’infanzia alla vita adulta, la sua famiglia le è sempre accanto, tuttavia la persona che più di ogni altra riesce a scalfire e attraversare il muro del suo silenzio è Brooks Griffin. Lui è l’amico di sempre, innamorato della vita e della musica, chitarrista e cantante talentuoso, ma soprattutto è l’ancora di Maggie. È anche la speranza di riuscire a infrangere le sbarre della gabbia di solitudine e mutismo in cui è intrappolata, la certezza che un giorno sarà capace di riprendersi la sua vita e vedere quel mondo che immagina soltanto, attraverso le avventure dei protagonisti che popolano i suoi preziosi libri.
Ma Brooks ha anche un altro amore: Maggie. E quando entrambi comprendono la profondità del sentimento che li lega, costruiscono una nuova dimensione con i baci, le attese, i batticuori e tutte le emozioni di cui si nutrono due anime gemelle. Purtroppo, però, crescere vuol dire fare delle scelte e quando Brooks è costretto a decidere se restare con Maggie o costruire il suo futuro, per lei inizia un lungo periodo di una nuova solitudine, ancora più straziante e disperata, fino a quando entrambi capiranno che vivere senza l’altro è, in realtà, vivere solo a metà.
Tuttavia la vita riserva sempre sorprese, a volte terribili, e nel momento in cui Brooks rischia di vedere tutti i suoi sogni infrangersi in maniera spietata e improvvisa, le parti si invertiranno e sarà proprio Maggie l’appiglio che dovrà impedirgli di annegare.
Ancora una volta, con il suo stile fresco e fluido, con una piccola caduta del ritmo dopo la prima parte, la Cherry ci regala una storia di sentimenti profondi e di purezza, di sofferenza e dolore, ma anche di determinazione, di battaglie e di trionfi. Maggie e Brooks si incontrano e si riconoscono, si aggrappano l’uno all’altra, per poi allontanarsi lungo il tortuoso percorso della loro esistenza, raccontata in un lasso di tempo lungo vent’anni. Alla fine, fortunatamente, la certezza e il bisogno di ritrovarsi sovrastano e offuscano qualsiasi logica o paura. L’acqua è l’elemento d’origine dei loro demoni, della loro disperazione, e nell’acqua si perdono, fino al momento in cui riusciranno a riemergere insieme, dopo un percorso di lacrime e rivelazioni.
L’acqua è la vita. La stessa vita che può regalare l’amore e privartene subito dopo, quella che mette alla prova tentando di scalfirti l’anima, rendendoti più forte e consapevole, la stessa che ti spinge a costruire i sogni, ma che ti impedisce di realizzarli senza sforzo o sofferenza, per permetterti di capirne davvero il senso.
La vita che nel bene e nel male ti sommerge e, per tenersela stretta, non c’è altra via d’uscita che imparare a respirare per non annegare.
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