Recensione: “Un rifugio in gabbia” di Tempeste O’ Riley
Kaden Thorn, un chirurgo dentale con una vita tranquilla, non crede che troverà l’amore che tanto desidera. Un attacco omofobo gli è costato l’uso delle gambe, confinandolo su una sedia a rotelle. Ha perso la speranza di incontrare un Dom, o anche solo un compagno con preferenze più convenzionali, che lo ami. Quando la sua migliore amica lo costringe a partecipare a una cena, l’ultima cosa che si aspetta è di conoscere un Dom determinato che riesce a vedere al di là della sua carrozzina.
Deacon James è un architetto e un Dom esigente, ma ha passato gli ultimi due anni senza un sottomesso o un compagno. Quando un suo impiegato lo invita a una cena per conoscere la fidanzata, Deacon fiuta una trappola, ma accetta comunque. Si vanta di essere bravo a giudicare le persone, e quando incontra il giovane dentista, vede oltre la sua disabilità e trova un adorabile sottomesso che suscita in lui qualcosa di più di un semplice interesse.
I demoni e le paure che perseguitano Kade costituiscono per Deacon una sfida a usare tutto quello che ha imparato come Dom per guadagnare la sua fiducia e la sua sottomissione. Ma Deacon è determinato e combatterà per avere Kade al suo fianco e ai suoi piedi.
“La reazione gli suggerì che sì, qualcuno aveva usato l’infermità di Kade contro di lui, e non solo verbalmente o umiliandolo. Deacon si era incupito, ma non era troppo preoccupato. Intanto Kade teneva lo sguardo inchiodato alle sue mani. “Gary, il mio ex, lo faceva per mettermi in castigo quando si arrabbiava con me. Dopo l’ultima volta mi sono sbarazzato di lui, ma…” Deacon gli si avvicinò e gli si accovacciò accanto, come aveva fatto la prima sera che si erano conosciuti. “Guardami, Kade.” L’uomo alzò la testa di scatto spalancando gli occhi e deglutì. “Sì?” “Ti punirò quando sarà necessario, ma ti prometto che non userò mai la tua sedia a rotelle o la tua infermità come arma contro di te. Un Dom non prende la tua sottomissione, è il sottomesso che la offre. Questo lo sai, vero?”
Essere sé stesso è costato tantissimo a Kaden. La prima volta gli è costato la famiglia, che lo ha buttato fuori di casa dopo che lui ha fatto coming-out. La seconda volta ancora peggio: dopo essere uscito da un club molto privato, dove qualche volta passava la serata, è stato pestato a sangue da cinque uomini sbucati fuori dal nulla, e dopo che era quasi riuscito a scappare, lo hanno preso e gettato in strada sotto una macchina. La perdita dell’uso delle gambe è stato il risultato. Essere confinato su una sedia a rotelle non gli ha impedito di diventare un noto chirurgo dentale, e l’aiuto della sua amica Kate gli ha impedito di isolarsi totalmente, ma la sua vita sessuale è ora praticamente inesistente. Dopo l’incidente, un solo uomo si è avvicinato a lui, Gary, e anche se non era in grado di soddisfare pienamente i suoi bisogni, era sembrato per poco tempo la soluzione migliore. Ma ben presto si era rivelato più innamorato del suo denaro che di lui. Dopo questa esperienza umiliante, e nonostante le insistenze di Kate, Kaden ora è solo da molto tempo, finché a una cena cui partecipa costretto dall’amica, non conosce Deacon. E tutto cambia.
La maggioranza della gente si trova a disagio di fronte ad un invalido, e gran parte di essa è convinta che un uomo su una sedia a rotelle sia debole e limitato. Questo nella vita di Kaden ha pesato ancora di più, dato che lui ha bisogni particolari per quanto riguarda la sua vita sessuale. Prima dell’agguato, era un sottomesso molto richiesto nei club che era solito frequentare grazie alla sua dolcezza. Ma al ritorno nel mondo BDSM dopo la sua lunga degenza, sulla sua sedia a rotelle, nessun dominatore ha più voluto giocare con lui o lo ha preso in considerazione, e Kaden ha così rinunciato a trovare qualcuno che fosse in grado di dargli ciò di cui necessitava per essere felice. Quando incontra Deacon, e questi si rivela essere un Dom e, anche se grato che lui voglia conoscerlo meglio, non si fa molte speranze, convinto che ben presto le sue limitazioni fisiche lo deluderanno. Deacon, da parte sua, si rivela un uomo meraviglioso: è attratto da questo ragazzo dolcissimo, ma ne capisce immediatamente le paure e cercherà in ogni modo di dimostrargli che la sua sottomissione e devozione non sono meno gradite solo perché non riesce a inginocchiarsi o a rimanere in piedi, facendo in modo che, piano piano, Kaden si senta sempre più a suo agio e che capisca uaquanto lui sia diventato importante per la sua vita.
Due personaggi pieni di dolcezza e forza nello stesso tempo. Una storia d’amore dolcissima, nonostante il tema BDSM che, comunque, per quanto non possa piacere a tutti, è trattato in modo molto soft. Ho amato tantissimo Deacon, così protettivo e pieno di attenzioni. Il primo a capire di essersi innamorato, e disposto a tutto per ridare a Kaden la fiducia in se stesso e nel suo valore come sottomesso e come amante. E ho adorato Kaden, con la sua ostinazione nel voler essere autonomo, e così ferito dai pregiudizi nella gente ma che, a poco a poco, grazie alle premure che Deacon riversa su di lui, comprende infine che una sedia a rotelle può essere un ostacolo di fronte ad una scala, ma non per un amore sincero. Non è importante ciò che non puoi fare, ma ciò che sei disposto a dare di te stesso alla persona che ami. E mi accomiato da questo libro emozionante con la dedica che l’autrice ha scritto per i suoi lettori, che io ho trovato molto bella:
“Per chi cerca un amante che riesca a vedere al di là di un corpo diverso. Per quelli che hanno cuori che sperano disperatamente di essere amati per ciò che sono, non per ciò che la società gli impone.”